La donna, "rivale di Dio", così dice il superiore...

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

La donna, "rivale di Dio", così dice il superiore...

Messaggiodi Stefania » 8 ott 2008, 18:12

Dalle molte testimonianze che ascolto, giorno dopo giorno, emerge questo tratto. Il prete/religioso in balia dei propri sensi di colpa, che interpreta la "doverosa rinuncia" come una sorta di strumento di fedeltà, che porterà a chissà quale premio futuro.
Quindi, dapprima si lascia andare, cerca, trova, promette, poi, tra varie altalene di ripensamenti, spesso giunge alla conclusione che è meglio "non vedersi più".
Il superiore lo chiede, il diritto canonico lo prevede, e il sacro ministro risponde. E intanto la donna che fine fa?
Di solito... aspetta. Aspetta che lui ci ripensi nuovamente, o di riuscire a dimenticare. Ma, pur nell'attesa, continua a farsi mille domande, per le quali però non esiste una risposta logica, né dal punto di vista teologico, né tanto meno sentimentale o umano.
Si domanda: "chi è lui veramente"? Non lo riconosce più. E non si riconosce più. E' stata parte di una coppia, pur se per breve tempo, ma il suo cuore non riesce a spiegarsi come tutto possa sembrare finito, svanito nel nulla. Che fine ha fatto l'amore che è stato dichiarato, dove sono gli abbracci, i baci che ci si scambiavano fino a poco tempo prima? Può lui rinunciare a questo? E perché?
Perché prevale tutto ciò che amore non è. Prevale la legge, prevale la vergogna di aver disubbidito, prevale la paura di perdere la faccia, il ruolo e anche lo stipendio, perché no...
Ma se l'amore non fa parte della vita di un uomo che ha scelto le ragioni dell'amore (almeno in teoria), di che vita stiamo parlando?
Dio vuole la felicità degli uomini, quindi anche dei preti, come delle donne che si imbattono in loro, allora perché tanta infelicità, procurata e subita?
Aiutiamoci a capire.
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Re: La donna, "rivale di Dio", così dice il superiore...

Messaggiodi antonella carisio » 11 ott 2008, 11:37

Ciao Stefania, ci conosciamo già perchè da parecchio tempo ci sentiamo quasi giornalmente e mi aiuti ad affrontare tutto... Leggendo le tue parole mi ritrovo completamente. Per noi è stato proprio così: mi ha cercata lui, abbiamo iniziato una storia d' amore in tutti i sensi, ci vedevamo quasi quotidianamente, baci, abbracci, facevamo l'amore, ci sentivamo in continuazione, lettere, messaggi, mails... Siamo stati insieme a Parigi, abbiamo passato tantissime notti uno nelle braccia dell'altro. Mi diceva Ti amo, mi ha anche regalato un anello per Farmi capire quanto sono inportante per lui... Poi, da un giorno all'altro, dopo che ci hanno scoperto, è cambiato totalmente. Ha parlato con i suoi superiori ed ha promesso di chiudere questa storia e di non sentirmi più. Ora ci sentiamo ma lui ripete in continuazione che mi ama, che sono importante ma che non possiamo continuare a vederci come prima. E per scappare da me, per fuggire da questo sentimento, ha deciso di andare in Brasile... Ed io? Aspetto, non so bene cosa ma aspetto...
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Re: La donna, "rivale di Dio", così dice il superiore...

Messaggiodi Stefania » 15 ott 2008, 16:20

Ripensavo ad una frase che in questi giorni mi risuona nella testa. Una frase ricorrente, che spesso il prete dice per giustificare la presunta incompatibilità tra la presenza di una donna da amare e il ministero. "Il nostro è un Dio geloso". Cioè a dire che Lui non sarebbe disposto a condividere il cuore del prete con nessun altro.
Questa è davvero una bestemmia!
Si attribuiscono a Dio i sentimenti, le paure, i limiti propri di una certa umanità, solo per giustificare la vigliaccheria, l'incapacità di "seguire la coscienza" oltre la paura di perdere le grandi presunte certezze.
Dio nessuno l'ha mai visto (e checché se ne dica), nessuno ci ha mai parlato; solo Gesù ne è la piena rivelazione, e, per quanto mi sforzi, non ho mai letto affermazioni di quel tipo sui vangeli.
Possiamo davvero immaginare questo Dio che fa una scenata di gelosia, come una moglie tradita? Uno che magari ti tiene il muso?
Ma siamo seri...
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Re: La donna, "rivale di Dio", così dice il superiore...

Messaggiodi antonella carisio » 25 ott 2008, 10:44

Purtroppo le assurdità che sento e leggo sono sempre di più. Penso che siamo quasi arrivati ad un giro di boa. La Chiesa per prima si sta rendendo conto delle assurdità che dice e vive e cerca in tutti i modi di non affondare, di non cedere. L'amore è un dono di Dio, un dono per tutti. I preti sono uomini e come tali soggetti ai sentimenti di tutti gli uomini, alle debolezze ed alle passioni. Tutti lo sanno ma pochi lo vogliono ammettere. Frasi come quella scritta da Stefania sono un evidente "arrampicarsi sugli specchi", un cercare di giustificare un qualche cosa che giustificazioni non ha. Dio stesso ci ha insegnato ad amare e "loro" vogliono farci credere che questo stesso Dio vorrebbe impedire proprio a chi gli sta più vicino, in teoria, di sperimentarlo? Non ci credo. Comunque inizio ad avere seri dubbi he il Dio nel quale credo, il Dio del Vangelo, sia lo stesso Dio di cui parla la Chiesa.

Antonella
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Re: La donna, "rivale di Dio", così dice il superiore...

Messaggiodi mara57 » 8 apr 2009, 22:19

ciao a tutte! finalmente posso scrivervi.voi sapete che la relazione con il "mio" prete era finita già. ma sapete anche che ero rimasta impigliata in quella storia finita
proprio quando più si è sentito più coinvolto. poi paletti quando mi avvicinavo e "richiami" quando mi allontanavo. ebbene : gli ho scritto una lettera in cui gli dico che ora la chiudo io dentro di me la storia ; quanto lo amavo ; ma soprattutto quanto ha perso. forse poi starò meglio ; senz altro mi servirà per rinascere ma per il momento
sto male. ci siete ''? mara
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Re: La donna, "rivale di Dio", così dice il superiore...

Messaggiodi Stefania » 9 apr 2009, 11:45

Carissima Mara, finalmente leggo il tuo nome qui nel nostro blog!
So cosa provi, so che è difficile lasciar andare qualcosa che si è vissuto intensamente. Lui ha certamente perso la sua possibilità più grande per vivere in pienezza. Ma non lo sa, perché è talmente pieno di se stesso da non accorgersi dei propri bisogni e calpestare quelli degli altri, nonostante le supposte buone intenzioni.
Dopo questo terremoto, in tutti i sensi, è tempo di ricostruzione. Noi siamo qui sempre, ma purtroppo ognuna deve fare la propria parte, e tu la tua.
Prima di tutto la certezza assoluta di volerne uscire, senza rimpianti e senza ripensamenti.
L'amore, quando è tale, si fa in due. Per fortuna.
Un abbraccio forte
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Re: La donna, "rivale di Dio", così dice il superiore...

Messaggiodi mariastella » 9 apr 2009, 19:02

ciao, Mara. Sono contenta di incontrarti. So quanto stai soffrendo perchè è lo stesso per me, solo che tu sei un passo avanti. Mi sono data Pasqua come ultimatum . Ti auguro una Pasqua serena e un sereno cammino. Spero di leggerti presto.
"Uso" questo spazio per augurare a tutte e tutti gli amici di qusto blog una buona Pasqua e ringrazio tutti dell'aiuto che mi state dando. Leggere i vostri interventi mi fa sentire meno sola. Un abbraccio
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Re: La donna, "rivale di Dio", così dice il superiore...

Messaggiodi elena » 11 apr 2009, 0:15

Un ciao di cuore a tutte voi! Io oramai di pasque così ne ho già passate tante....! Sono arcistufa della sua ipocrisia solo ora capisco quanto sono vere le parole del Cristo "lasciateli stare sono guide cieche.... se un cieco segue un'altro cieco tutte e due finiranno in una fossa" Ed io adesso finalmente ho aperto gli occhi. Basta....!
elena
 

Re: La donna, "rivale di Dio", così dice il superiore...

Messaggiodi Stefania » 11 apr 2009, 10:15

Cara Elena, benvenuta fra noi.
Gli uomini che abbiamo conosciuto sono apparentemente divisi tra senso del dovere, rispetto delle regole e sentimenti.
In realtà quelli che abbiamo sempre pensato essere i problemi legati al celibato obbligatorio sono problemi ben più complicati e profondamente radicati tra le pieghe dell'istituzione cattolica.
Ciò che non permette, in fin dei conti, ad una relazione di decollare è la presenza di fattori che disturbano anche il riconoscimento pieno dell'amore dentro di sé.
Umanizzarsi significa sminuire la propria divinità. Ecco la menzogna più grande.
Dato che il prete è un "eletto" e può restare tale solo se continua a sentirsi superiore, a guardare il mondo dall'alto della sua scelta, abbassarsi alla carne del suo cuore è davvero troppo.
A noi donne, e certamente anche al resto dei "fedeli", pur in forma diversa, restano le conseguenze di questa incapacità.
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