di admintore » 17 giu 2010, 19:54
Inserisco un post di Giuseppe Zanon che per problemi tecnici non può farlo.
PERCHE’ NON EVANGELIZZARE INSIEME CON LA MOGLIE?
Voglio rispondere anch’io alla domanda semplice e spontanea di Daniele ‘Perchè non continuare a fare la pastorale insieme con la moglie?’. Immediata la risposta: perché c’è conflitto tra il Vangelo di Cristo e l’Istituzione della Chiesa! A maggioranza, se potessero parlare, anche i fedeli farebbero al vescovo e al papa la domanda di Daniele e, a maggioranza, non vedrebbero difficoltà a conciliare le due cose, ministero sacerdotale e matrimonio, salva sempre la sostanza della cosa e cioè la fede in Cristo e la vocazione.
L’attuale gerarchia ecclesiastica dice che il celibato sacerdotale è ‘sommamente conveniente’ alla
vita del prete perché così egli è totalmente libero per il Signore e per i fedeli. Non discutiamo, ma ci permettiamo di osservare che il celibato ecclesiastico è anche ‘semplicemente conveniente’: alla economia ecclesiastica perché il prete celibe costa meno e dà tutto alla chiesa; alla organizzazione ecclesiastica che può spostarlo come vuole (senza la ‘zavorra’ della famiglia!); alla mentalità eccle-siastica che dovrebbe rinnovarsi e di molto (e non solo nel codice di diritto canonico): nella conce- zione che il celibato sia importante quasi come i comandamenti di Dio, nella concezione che la casa canonica venga dissacrata se al posto di una meritevole e indefinita perpetua, c’è una moglie vera, una madre preoccupata ( come al solito) e dei figli vivaci e chiassosi ( come sempre)!
Un passaggio difficile questo cambio di mentalità, che avrà bisogno di tempo e di tanto tempo, co-me dice bene il giornalista A. M. Valli:’Il clericalismo è la vera malattia dei pastori perché li spinge a comportarsi da funzionari anziché da padri, li fa vivere in un mondo a parte, li allontana dal co-mune sentire, li abitua a considerarsi superiori ed intoccabili, li spinge a mettersi al servizio della istituzione più che della verità. E’ in questo senso che andrebbe affrontato il problema del celibato. Esiste un nesso tra celibato obbligatorio e clericalismo. Il fatto di essere uomini consacrati, che fan-no della purezza sessuale uno dei tratti distintivi più importanti se non il più importante in assolu-to, può spingere alcuni vescovi e sacerdoti a concepire loro stessi come membri di una casta. Di qui l’idea di essere sostanzialmente intoccabili e di non dover rispondere alle domande ed alle obiezioni del mondo’. ( ‘Quel narcisismo clericale’ in ‘Europa’ del 11 giugno 2010)
Ma i tempi cambiano, stanno cambiando; ad esempio l’Austria col suo cardinale C. Schoemberg, con i suoi vescovi e i suoi fedeli ha chiesto ufficialmente al Papa che il celibato ecclesiastico sia fa-coltativo e che ci possano essere anche preti sposati.
Giuseppe Zanon