pensiero per guarire

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Re: pensiero per guarire

Messaggiodi ROSANNA » 31 mag 2010, 12:08

Cara Daniela,
scusa la mia franchezza, ma tu hai avuto una piccola storia con il tuo prete, Vittoria l'ha vissuta realmente come coppia.
La cosa è un pò diversa!!! Comprendo che alla fine le situazioni si ripetono per tutte, ma però un conto è viverle pienamente.
Capisco benissimo Vittoria perchè anch'io ho una relazione con un sacerdote da ben 13 anni.
Dopo tutto questo tempo non è ancora in grado di decidere, si sente sempre tanto "PRETE" ma nello stesso tempo anche "UOMO".Il suo conflitto interiore è forte e presente.
Quello che lui dice " NON LO SO. NON RIESCO A DECIDERE. SENTO TE E ANCHE IL MIO ESSERE" .. è realmente così.
Non è per mancanza di affetto nei confonti dell'amata, ma perchè il loro amore è diviso a metà, uno per la donna, l'altro per la Chiesa, entrambe importanti nella loro vita.
Scegliere diventa un incubo!!!!
Non voglio giustificare il loro atteggiamento, ma lo capisco.
Il cambiamento spaventa chiunque ...e loro ancora di più.
Io non chiedo nulla al mio Don, perchè è una decisione che deve prendere da solo.
Sò, che se dovessi fare pressione le cose potrebbero cambiare......ma ora non ho voglia di soffrire!!!!!!!!!.
Lui sà quanto gli voglio bene e quanto desidero stargli accanto.
Ora attendo con tanta speranza.
Con affetto
Rosi
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Re: pensiero per guarire

Messaggiodi Tanya » 31 mag 2010, 14:23

Cara Rosanna,
13 anni.....
il tuo messaggio mi dà tantissimo da pensare........
qual è la tua situazione? Lavori? Sei nubile? Come si fa a poter sperare per tanto tempo ed ancora di più visto che stai ancora sperando?
La mia speranza invece sta morendo , credo....
Le situazioni lette su questo blog hanno qualche comune denominatore, ma sono tutte uniche e diverse tra loro.
Ed è vero , come dici, che questi uomini particolari vivono un enorme conflitto, che rappresenta un problema. E quel problema, qui, ahimé, sono io.
Così da un lato ho trovato l'uomo dei miei sogni, e dall'altro la mia presenza nella sua vita è un problema; ed io che lo amo come non ho mai amato, non vorrei mai creare dei problemi a lui, tantomeno incarnarli. E mi sento amata, come nessuno ha mai saputo fare, e nessuno potrà saper fare mai più.
Ed è vero pure che al di là della Chiesa ,intesa come gerarchia, qui ci si mette in confronto direttamente con una scelta di Fede, fatta di fronte a Dio.
Ci rendiamo conto?
Sono così confusa.....mi è venuta pure la gastrite.....
Grazie delle vostre confidenze.
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Re: pensiero per guarire

Messaggiodi ROSANNA » 31 mag 2010, 17:18

Cara Tanya,
è l'amore.
E' quello che mi fa andare avanti a sperare.
Io sono divorziata e quindi libera. E' lui che ha confusione e anche l'età (56 anni) che non gli permette di cambiare.
Mi sono detta più volte "chiudi, lascialo andare per la sua strada", non ce la faccio, non ce la facciamo.
Abbiamo tentato più volte di troncare la nostra relazione, ma dopo un giorno o due di sofferenza, tutto torna come prima.
Non riusciamo a stare l'uno senza l'atro.
Lui, cerca di starmi vicino come meglio può, si ritaglia degli spazi per me per il fine settimana.
Ormai, sono 4 anni che facciamo qualche giorno di ferie insieme, e ora, se tutto va bene, faremo una settimana.
Purtroppo, sappiamo entrambi di essere innamorati e di stare molto bene insieme, ma ................. il destino ............
Spero sempre in un suo ripensamento, augurandomi di continuare ad avere la pazienza di "Giobbe".
Voglio essere ottimista perchè lui ha bisogno di me!!!!!!!!!!
Per tua informazione sono mamma (che presto diventerà nonna) e ho un buon lavoro.
Ciao
Rosi
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Re: pensiero per guarire

Messaggiodi daniela » 31 mag 2010, 17:53

avete ragione , io non ho avuto una storia con il mio prete, è stata solo una banale sciocchezza ma continuo a pensare che un uomo innamorato voglia stare con la sua donna a tutti i costi e, se non lo fa, non la ama abbastanza. E' come l'amante sposato che non lascia la moglie,non dico che non provi sentimenti per l'"altra" , è che ama di più la moglie o , peggio, gli conviene stare con lei. Illudersi mi sembra peggio che prendersi una facciata. Se i nostri preti non vogliono vivere con noi non sono diversi da qualsiasi altro uomo, perchè se un laico ci tiene sulla corda per 13 anni è uno str.....o e se invece lo fa un sacerdote è scusato?. Non gli succede assolutamente nulla se lasciano l'abito, il peggio che gli può accadere è che debbano guadagnarsi la vita come facciamo tutti, se un uomo ti ama on ha paura di questo, nessun uomo comune , che abbia perso il lavoro, pensa di non poter amare la sua donna. Ripeto:è' solo questo che gli succede: perdono il lavoro.Solo per un attimo pensate se davvero vi amano abbastanza , se valgono tutte le voste sofferenze, o se riempite solo i loro enormi buchi di solitudine, creando voragini nel vostro cuore. Voi vi prendete cura di loro, ma a voi chi ci pensa?
daniela
 
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Re: pensiero per guarire

Messaggiodi signorafantasia » 1 giu 2010, 0:30

Ciao a tutte/i,e bentrovate/i.
é da un bel pò che non passo da queste parti,ogni tanto mi capita di leggere quello che ognuna/o di voi lascia qui. Un pezzo di cuore,uno sfogo, qualche lacrima magari,e sicuramente tanto,tanto dolore. E sono stufa. Stufa di vedere quante vite costrette dalle oscure prigioni che spesso,ahimè, siamo noi stesse a creare. Stufa di vedere il Vangelo continuamente offeso,ab-usato,e travisato. Stufa di vedere l'unica cosa davvero Sacra,fatta a pezzi e buttata via come se non valesse niente. Sto parlando dell'Amore,che si manifesta nel volto dell'altro,nel nostro volto,nella nostra esistenza. Dio non chiede nessun tipo di sacrificio,ma soprattutto,non ha bisogno di nessun "canale preferenziale". Ricordo bene come ci si sente, conosco bene il turbamento,ogni più piccola felicità segreta,ogni malessere consumato nel silenzio. E la rabbia. Quella che cresce,subdola,alimentata paradossalmente dalle speranze che vengono prontamente disattese,dai dubbi che attanagliano,dalle risposte che non arrivano. Vorrei ricordare,per l'ennesima volta,che l'amore maturo richiede parità,reciprocità,significa denudarsi completamente e donarsi all'altro,in un perfetto e sincrono scambio. Per come si è,non per quello che ci viene chiesto. L'Amore è libertà assoluta,non impone niente, non costringe. Non imprigiona. Diversamente,si tratta di dipendenza affettiva,qualcosa di molto lontano dall'Amore. Soprattutto, l'Amore non può che crescere,e allargarsi. Dire "non ho mai amato nessuno così" è plausibile; affermare "non amerò mai + nessuno in questo modo" non solo è superficiale,ma è limitativo,se non insensato. L'ostacolo non è il celibato,(tra l'altro privo di qualsiasi fondamento non solo spirituale,ma anzitutto logico) ma la consapevolezza. Di essere noi stessi Amore,e che tutto ciò che ci viene chiesto è di comunicarlo, vivendo giorno per giorno,ciascuno secondo la propria capacità di "sentire". Sentire l'altro,la gioia della vita che ci sfiora giorno per giorno, delle infinite possibilità che ci si spalancano innanzi. La consapevolezza che Gesù non ha mai voluto creare nè un esercito di eunuchi,nè una generazione di "prescelti". Che non esistono "scelte di fede" più degne di altre. Tra le altre cose,il solo pensiero mi fa orrore. Un abbraccio a tutte,con il cuore...
Ange
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Re: pensiero per guarire

Messaggiodi Vittoria » 4 giu 2010, 11:12

Ciao a tutte. Tutta la forza che credevo di avere è già svanita nel nulla e, nonostante i miei propositi (non farò mai più l'amante), abbiamo ricominciato a vederci, stavolta veramente di nascosto da tutti. Alcuni giorni penso che sia sbagliato, che la mia è una dipendenza e il suo solo egoismo e non amore. Altri giorni, invece, mi dico che se amo veramente non posso e non devo voler pretendere da lui la scelta di "mollare tutto per me". Che in fondo lui mi fa sentire amata, e quando vedo alcune mie amiche distrutte e tradite per matrimoni fallimentari, quasi mi sento fortunata. E così si va avanti. Cerco di uscire, vedere amici, conoscere altre persone, magari con il tempo passerà. L'importante è non farmi mai più illusioni e accettare la relazione così com'è. Il più grande dispiacere, se dovesse continuare per sempre, quello di rinunciare ad avere figli. E non credo che se una donna decide di stare con un prete lo faccia perchè ha una vita "vuota": mi riferisco alla domanda che è stata fatta a Rosanna. Anch'io ho un ottimo lavoro e tanti amici e interessi. E vedendomi nessuno crederebbe che mi sono messa in questo "pasticcio". Ringrazio tutte, mi fa bene leggere tutti i punti di vista, anche i più duri. C'è qualche incontro organizzato prossimamente ? se fosse io verrei.
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Re: pensiero per guarire

Messaggiodi Stefania » 7 giu 2010, 16:36

Carissima Vittoria,
una sola cosa mi risuona nella mente e tutte quante l'abbiamo sperimentata:
SIAMO NOI A DOVER DECIDERE.
Lo so che sembra un paradosso, sembra che sia lui a dover stabilire il da farsi. Invece non è così.
Dobbiamo decidere noi come vogliamo che sia la nostra vita, il nostro futuro, e decidere anche per lui, o forse potrei dire meglio "nonostante lui".
Spero che tu abbia chiaro in mente che la tua storia con lui può essere solo così. Questo è il suo modo di manifestarsi, queste sono le sue dinamiche, i momenti belli ad essa legati e quelli brutti. Ormai li conosci.
Come dicevo sta a te decidere se è questo che vuoi. Hai tutti gli elementi per fare una scelta, conosci i pro e i contro, le gioie e i dolori di questa vostra storia.
Non ci sono molte alternative, ma tutte quelle che esistono, sono legittime, purché consapevolmente scelte.
Perché alcuni giorni pensi sia sbagliato? Cosa pensi sia sbagliato?
L'alternanza, l'assenza assoluta di determinazione non fa che complicare le cose, perché aggiunge le tue incertezze ad altre incertezze, le sue.
Ad esempio, prova a pensare ad una situazione, che può sembrare grottesca, ma forse non lo è così tanto.
Tu gli dici: "Ho un grande rispetto per il sentimento che mi lega a te e non posso permettere che venga distrutto e sminuito in questo modo. Non lo permetto neanche a te".
Cioè l'amore è esigente. Esige rispetto e considerazione.

Che ne pensi?
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Re: pensiero per guarire

Messaggiodi cuoreinfranto » 8 giu 2010, 12:34

Ciao a tutti, sono nuova del forum e non so ancora bene come funziona...volevo raccontarvi la mia storia ma non so come si apra un nuovo argomento di discussione...
Purtroppo sono in crisi,sto troppo male ed il motivo è sempre quello...mi sono innamorata di un sacerdote, e lui ricambia il mio amore. La nostra amicizia è nata circa un anno fa. Siamo stati subito complici è nata da subito una grande sintonia...un'amicizia che però piano piano si è trasformata in amore. abbiamo condiviso tanti momenti di tenerezza e di affetto...e siamo arrivati a fare l'amore...
é stato un anno all'insegna di tira e molla per i sensi di colpa che dopo una coccola in piu sopraffacevano il mio lui...
Adesso però vuole dare un taglio netto vuole vedermi ma solo in amicizia evitando quei momenti solo nostri, ma io non ci riesco sto troppo male non so cosa fare...non lo accetto non voglio rinunciare al mio amore per dei dogmi imposti non da Dio ma da un istituzione non voglio rinunciare per una legge fatta dall'uomo e non da Dio. Sono distrutta, vorrei dimenticarlo...non vederlo piu ...poi no perke mi manca terribilmente e non capisco come faccia lui...avrei voluto non averlo conosciuto mai...
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Re: pensiero per guarire

Messaggiodi Tanya » 11 giu 2010, 11:22

Cara cuoreinfranto,
so benissimo come ti senti.
Non credo che tu voglia veramente non averlo conosciuto mai.
Perchè anche per una manciata di minuti di felicità (vera) che hai condiviso con lui, secondo me, ne vale la pena.
Ma , mi chiedo, come funzionano queste storie? Nessuna di noi avrebbe MAI immaginato una cosa del genere.
E , credo, nessuno di loro si sarebbe MAI fatto coinvolgere o , ancor meno, preso l'iniziativa . Perchè la loro formazione li prepara a tutto, pure a questo. Quello che penso è che se un uomo "normale" ci pensa due volte ad imbarcarsi in una storia "irregolare", per loro è 100 volte più difficile. E lo stesso per noi donne. Quindi, mi dico, è per forza amore vero, sennò tutto questo gran soffrire, nostro e loro, cosa lo giustifica?
Questo , secondo me, è il paradosso che potrebbe essere la chiave del "non scandalo" , che invece puntualmente si manifesta quando un sacerdote viene "scoperto" innamorato di una donna (che diventa automaticamente "donnaccia").
Ed invece il nostro Amore è un Amore , credo, più elevato.....proprio per la ragione che ho scritto ma anche perchè ci sono di mezzo la Fede.....e Dio....e ci preghiamo anche!! Perchè siamo coscienti che se facciamo da soli , facciamo un casino.....
Però...è pure vero che è una situazione pesante.
Per tutti e due.
Spesso ci siamo chiesti se sia o no un inganno....ma il nostro contrastare , allontanare , l'eventualità di questo amore all'inizio, e poi il nostro continuo esaminare, discutere, scandagliare tutti gli aspetti per trovare un punto di forza per staccarci che non viene mai trovato, mi fa pensare che sia una cosa buona.....e non cattiva.
Lui si prende cura di me , e lo ha fatto fin dall'inizio. Non fisicamente, che anche quello è importante, ma moralmente, spiritualmente. Ed io faccio lo stesso con lui. E tutto questo senza sforzi. Naturalmente.
L'unico sforzo enorme che facciamo (enorme per davvero) è quello di non "consumare".....
Continuo ad amare e soffrire....continuiamo, cioè.....
Cara cuoreinfranto, non ti scoraggiare. Leggi la storia di Rosanna. Ricorda comunque, che se anche c'è qualche aspetto comune tra le nostre storie, ogni storia è unica.
E tu sai se lui ne vale la pena o no. Solo tu.
Un abbraccio forte.
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Re: pensiero per guarire

Messaggiodi Stefania » 11 giu 2010, 11:37

Cara Tanya,
le scelte di ciascuno sono legittime e rispettabili, specie se consapevoli. Questa è la premessa fondamentale.
Non posso però non domandarmi per quale ragione il pensiero della "consumazione", come la chiami tu, continui ad essere considerato una sorta di tentazione diabolica.
Assecondare questa idea di amore "sublimato", pensando che così diventi più accettabile, rende l'amore scambievole, che in una coppia si esprime anche attraverso il dono e l'accoglienza del corpo dell'altro, una sorta di inganno da cui scappare.

E' una sofferenza ingiusta, che il Dio di Gesù, il Padre, colui che vuole solo la nostra felicità, non ci ha mai chiesto né mai ci chiederebbe (come sono certa non voglia nessuna sofferenza o sacrificio, ben inteso).
A meno che non pensiamo che comunque il sesso abbia in fondo qualcosa di sporco o, ancor peggio, che un amore tra una donna e un prete corrisponda ad un adulterio, caso in cui dobbiamo tornare, secondo me, un po' alle origini di questa legge del celibato per rasserenarci.

Gesù è stato messo a morte per salvarci ... sì ok. Espressione abusata e svilita.
Salvarci da cosa? Dalla mancanza di libertà alla quale le istituzioni religiose del suo tempo costringevano le persone, uomini e donne. E non era nei piani del Padre che lui morisse, ma degli uomini di potere che in lui e nel suo messaggio liberante, vedevano giustamente un attentato.
Ecco la Buona Notizia.

Coraggio!
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