io sono sicura che solo voi possiate darci qualche risposta in modo da "digerire" le nostre storie senza fare danni a nessuno, nemmeno a noi stesse. Alcune ne ho già trovate nel blog ma non tutte ( e come sarebbe stato possibile?)
queste le mie domande , di donna che si è innamorata di un prete ma che vuole ,a tutti i costi, toglierselo dalla mente perchè ci tiene al suo matrimonio ma non di meno trova assurdo che questa cosa venga vista come una ragedia indicibile e non vissuta come una cosa che è capitata senza molta importanza. ( anche se fa male e parecchio quando finisce!)
perchè oscillate tra l'affetto e l'indifferenza? non sarebbe più chiaro e facile essere sempre se stessi?
perchè non ci si può dire: "ci piacciamo ma non si può"? invece di mandare messaggi contrastanti e indecifrabili
avete paura che di sentirvi troppo soli se ci diceste: mi dispiace ma non ti volgio/ non posso/ non mi va.........?invece di passare dall'abbraccio più affettuoso al gelo più totalea seconda dei momenti
In soldoni: voi sapete parlare d'amore? cosa vi impedisce di farlo in modo chiaro e sereno? non riesco a credere che uomini di 50 anni possano avere tanta "paura" di un sentimento così bello come l'innamoramento.Che poi non vogliano indulgere in questo, mi va benissimo ma io davvero vorrei capire perchè non si possa parlare per dieci minuti della cosa, chiarirsi, e non fare del male a nessuno. Innamorarsi non è un peccato, capita, nessuno se lo cerca. Scambiare innamoramento per amore può essere sbagliato ma qui, mi sembra, la maggior parte delle storie non sia arrivata al livello di poterle chiamare amore. tutto si è fermato ai primi stadi. Se il mio prete mi avesse detto: si ti ho invitato ma ora ho cambiato idea, invece di farmi arrivare in casa sua per non considerarmi assolutamente, io starei male ma non mi sentirei così umiliata e violentata. tutti possono cabiare idea ma fare male no, questo, secondo me, non è concesso a nessuno prete o laico che sia. ( e questa è la ragione per cui ho deciso di rinunciare alla mia "cotta" per il bene di mio marito)