come tante

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Re: come tante

Messaggiodi antonella carisio » 12 apr 2010, 10:08

Cara Daniela coraggio. Purtroppo è facile cadere nel vortice ogni qualvolta ci si sente un pochino più sole, un pochino più vulnerabile... Basta vedere due che si baciano o che camminano mano nella mano per pensare a lui. Il dolore è sempre lì, pronto a travolgerti. Devi trovare in te la forza di reagire, ma, soprattutto, devi cercare di fare chiarezza nel tuo cuore e decidere come vuoi vivere la tua vita. E' importante. Ha ragione Stefi, prova a rileggere tutti i messaggi e, comunque, noi siamo sempre qui.
Maria Grazia, che dire... Posso solo provare ad immaginare come ti senti e l'altalena di emozioni che ti travolgono in questi momenti. Vorrei poterti aiutare... So che, per quanto tu sia forte ed abbia deciso di chiudere definitivamente, è difficile rimanere indifferente e non stare ad aspettare anche se non sai bene cosa. Coraggio, ti siamo vicine.
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Re: come tante

Messaggiodi mgfilippucci » 12 apr 2010, 17:09

Cara Antonella
non ti preoccupare, per ora riesco ad essere lucida e razionale.
Quando gli ho accordato l'amicizia su FB, ne ho approfittato per fargli gli auguri per il compleanno e per mandargli la nostra lettera e i link delle due interviste di radio radicale.
Due giorni fa mi ha ringraziato per gli auguri. Ne ho approfittato per chiedergli se gli è piaciuta la lettera. Risposta secca e senza commenti: no, per niente.
Risposta mia: problema tuo, non mi riguarda.
Vi terrò aggiornate sugli sviluppi della terza parte della saga dei topi di rovo.......
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Re: come tante

Messaggiodi mgfilippucci » 13 apr 2010, 23:26

Ragazze, me la sono proprio tirata. La faccenda sta prendendo una piega inaspettata che non mi aspettavo. E' morto lo zio di Markus, che è mio cugino.... devo andare al funerale. Domani parto per l'Austria e sono ospite a casa delle sue sorelle, che sanno tutto.... mi toccherà sentire vari discorsi deliranti e new age della sorella più giovane che sicuramente, come al solito, mi dirà che fra me e il fratello c'è un forte legame che risale a vite precedenti, che sicuramente se non in questa vita riusciremo a stare insieme nella prossima, ecc.... Quando era il momento però si è guardata bene dal parlare con il fratello per tranquillizzarlo rispetto a quello che gli stava succedendo. Già me li sento i suoi discorsi, conosco da 40 anni anche lei....
Aiuto!!!!!
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Re: come tante

Messaggiodi daniela » 14 apr 2010, 14:41

ciao mg!, mi raccomando, non ti buttare a pesce, sicuramente mi sbaglio ma ho paura che anche tu, come me, tendi a scambiare una simpatia per un amore folle. Stai attenta e non farti fare del male, secondo me, dopo il funerale, dovresti trovare una scusa per andartene, non rimanere li con lui. se ti vuole sa esattaemnte dove trovarti, se ha bisogno della tua amicizia, te la chiederà. Ce lo diciamo sempre: sono uomini come tutti gli altri, anche se continui a volerlo conquistare, fuggi, è la cosa più attrattiva che puoi fare. Non ti conosco ma , ti assicuro, sono con te con tutto il cuore, puoi farcela ad uscirne senza troppi danni,con simpatia Daniela
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Re: come tante

Messaggiodi Stefania » 15 apr 2010, 12:39

Forse Grazia, nell'impeto dello scrivere non si è spiegata bene. In Austria non troverà lui, ma solo la sua famiglia, dalla quale verrà ospitata per dormire.
Questo mi pare fondamentale.
Inoltre, la storia è esistita davvero, non si può certo chiamarla "simpatia". Al contempo non si può forse chiamare neanche "amore", dato che, ai profondi avvicinamenti, sono sempre seguite autentiche e lunghissime fughe ...
Ciò che spero è che torni da questo viaggio lucida abbastanza da ricomporre emotivamente tutti i pezzi necessari alla sua serenità.
Ma, anche in caso contrario, noi saremo qui a sostenerla.
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Re: come tante

Messaggiodi daniela » 15 apr 2010, 13:45

scusate se mi intrometto , so di essere l'ultima arrivata, ma io credo che sia giusto chiamare le cose con il loro nome, una storia non e' un amore, una, dieci , notti insieme non e' un amore, tantomeno una semplicissima scemata come la mia. Secondo me e' importante che non ci facciamo illusioni. Un amore e' qualcosa di molto piu' profondo e completo, forse poco travolgente perche' dura anni , ma per tutit e due ,e viene subito dopo l'innamoramento ,ma e' vivere la stessa vita e condividere davvero tutto: dalle bollette ai viaggi ,etc ogni giorno. Io parlo cos¡ perche' credo davvero di amare mio marito e di essere innamorata del sacerdote e mi sembra di capire molto bene la differenza. Sono sentimenti che possono coesistere, insieme all'amicizia, all'amore fraterno etc etc,ma, secondo me, e' assolutamente importante non chiamare amore alcune storie che si raccontano qui, sono semplicemente cose accadute, momenti magici che accadono a chiunque, a noi e' successo con un prete , agli altri succede in treno, in un aereo.......Se li chiamiamo amore potremmo accontentarci di queste bricciole, non deve essere cosi'. Con un sacerdote o con chiunque altro, ciascuna di noi ha diritto ad essere amata totalmente, rispettata, avere mal di testa con qualcuno che ti fa una camomilla, sorbirsi le cene con i suoi famigliari a Natale, sentirsi dire le cose piu' belle,insomma , ed ora so che mi "picchierete", le nostre, chi piu' chi meno, sono stare solo avventure. Sicuramente, in un altra vita, in un altro tempo, sono uomini che sarebbero potuti diventare i nostri uomini, io credo che siano altre nostre anime gemelle, ma ora e adesso, non ci vogliono vicine. Forse sbagliano ma non ci vogliono e non possiamo fare altro che soffrire da morire ed accettarlo. Se avessero voluto si sarebbero tutti spretati o portato con loro nei paesi in cui si sono rifugiati ,ragazze la verita' e' che " non ci hanno mai amato abbastanza" per farlo, il celibato non c'entra nulla, nessuno puo' fare del male ad un prete se vuole andarsene e, a lavare cessi, di lavoro se ne trova sempre. Io sono convinta di questo ma come fa male!!!!!!!!!!!!!! non mi abbandonate.
daniela
 
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Re: come tante

Messaggiodi ROSANNA » 15 apr 2010, 16:46

Cara Daniela, io sono Rosi.
Ho una relazione con un sacerdote che dura da 13 anni.
La nostra è una storia che all'inizio ha avuto alti e bassi, ma che si è consolidata da tempo.
Credimi, dopo tutti questi anni, il mio "don" non ha nessuna intenzione di lasciare la chiesa perchè dice di credere
alla SCELTA fatta anche se mi vuole bene.
Sono perplessa e ho difficoltà a credere che ami veramente tuo marito.
Se lo ami, come dici, allontana dalla tua mente questa infatuazione che non ti porta a nulla, ma soltanto a tanta
sofferenza.
So cosa si prova ad essere innamorati, io lo sono!!!!!!!!! e ti capisco.
Fai chiarezza nel tuo cuore, non mettere a repentaglio l'affetto della tua famiglia per un desiderio che non potrà mai
essere realizzato.
Il tuo momento MAGICO l'hai avuto, ora è finito.
Prendine atto.
ROSANNA
 
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Re: come tante

Messaggiodi daniela » 15 apr 2010, 23:12

penso di amare mio marito perche' ho capito che avrei scelto lui anche nell'impossibile caso che il mio sacerdote mi avesse chiesto di stare insieme. Io ho capito che volevo amarli entrambi, in un certo modo sono come loro: volevo il marito/chiesa e l'innamorato/donna. Naturalmente questa cosa mi ha scosso tutte le sicurezze ma spero di schiarimi le idee. Non ho tentato nessun tipo di contatto con il mio prete in modo da continuare a dirmi: sono ...tot giorni che ne fa a meno, continua, non sei morta.......... Le lettere come le tue mi danno la forza di continuare a dimenticarlo perche' : o chi è riuscita ad avere un amore vero e ricambiato totalmente con un sacerdote non vuole scrivere su questo forum, o tutte le storie sono infelici, io razionalmente so che è stata solo un'infatuazione ma il cuore continua a credere al grande amore. il giorno che metto cuore e cervello d'accordo sarò felice, un abbraccio,
daniela
 
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Re: come tante

Messaggiodi mgfilippucci » 20 apr 2010, 22:47

bene, ragazze! Sono tornata. Tutto a posto. Come immaginavo, mi sono sorbita i discorsi deliranti della sorella, ho rivisto la madre e ho dormito a casa sua. Ho retto bene! Non ho però voglia di mettermi a fare disquisizioni su "simpatia" e "amore". Qualche problema, forse, lo avrò in estate visto che lui sarà in europa da giugno a settembre. Spero però che non si faccia vivo e che alla sorella non venga in mente di invitarmi a casa.....
Un abbraccio
mgfilippucci
 
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Re: come tante

Messaggiodi daniela » 21 apr 2010, 17:30

meno male che è andata bene! complimenti non mi sembrava facile.
Per le "disquisizioni" non le ho fatte per farvi sprecare tempo ma perchè credo che Alberoni abbia ragione quando separa innamoramento e amore, io l'ho citato perche' rischiamo tutte, o meglio buona parte di noi, di correre dietro ad un sogno quando potremmo avere una buona realtà. Poi, è ovvio, ognuna è liberissima di volare come e dove vuole, per il mio caso io ho preferito le "badilate sulla zucca" di Stefania perchè mi hanno aperto gli occhi su quanto ero partita con la testa, su che film stavo montando nel mio cuore, avevo scambiato una forte simpatia e, probabilmente una sua tentazione, per il grande amore. erano solo una forte simpatia e un pensiero matto. A 50 anni , ci sta.
daniela
 
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