come tante

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Re: come tante

Messaggiodi mgfilippucci » 8 apr 2010, 13:34

No, il mio prete non è un essere pericoloso. E' soltanto una persona che ha paura di vivere le proprie emozioni. E' una persona profondamente sola e confusa che non ha avuto il coraggio di ribellarsi, o quanto meno di reagire, a una scelta di vita non voluta da lui. A 14 anni non si sceglie di entrare in seminario e, a quasi 30 anni, è difficile dire a tutti (e soprattutto alla madre che sognava di avere un figlio prete) che si vorrebbe uscire dal convento in cui si è stati rinchiusi per anni ed avere una vita normale con la donna che ama. Ha scelto la via più facile per lui ed ha preso i voti ed io ho rispettato lasua scelta. A 52 anni ha voluto provare nuovamente a vivere la sua storia d'amore con me, ma nuovamente non ha retto a sensi di colpa e dubbi.
E' vero, per due volte è riuscito a farmi star male. Io però ho la forza e la capacità di riprendermi. Lui no, è totalmente solo con le sue paure ed il suo dolore per una vita non vissuta.
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Re: come tante

Messaggiodi daniela » 8 apr 2010, 14:48

giustamente tu mi raccomandi di usare la razionalita', ma io credo che nel tuo caso sia necessaria allo stesso modo.Forse è possibile che tu possa dargli amicizia e affetto, sapendo però che sono solo tali e non amore.Da quello che mi racconti lui ha bisogno di questo, non vuole una donna al suo fianco, vuole un'amica , con cui magari ci si può anche fare due coccole, ma mi sembra che non stia cercando una moglie. io ho un vero amico, un single che "gira" intorno a me e mio marito da anni. non c'è assolutamente nessun tipo di amore tra noi, ma è lo stesso piacevole coccolarlo un pò quando non sta tanto bene, chiamarlo se cuciniamo qualcosa di speciale, farlo partecipare ad un viaggio, ascoltare il suo cuore ed aprirgli il nostro insomma i sentimenti sono tanti, non potresti accontentarti di essere la sua miglioe amica? ti assicuro non ti fa brillare come l'amore ma è bellissimo lo stesso avere un vero amico, un amante è facile da trovare, un vero amico no!. Io non so nulla dei sacerdoti ma anche io ho passato i 50 anni e, ti assicuro, non si ha più paura della gente alla nostra età, se non ti chiede di vivere con lui io temo che non ne abbia il desiderio, spero davvero di sbagliarmi e che tu sia una delle poche che riescono nell'impresa, con affetto
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Re: come tante

Messaggiodi mgfilippucci » 8 apr 2010, 20:11

Ci conosciamo da quando abbiamo 12 anni. Lui è sempre stato il mio amico "strano" che viveva in convento e l'estate veniva in vacanza da me (solo come amico) oppure io andavo in vacanza in Austria ospite della sua famiglia. La mia migliore amica è sua sorella. Non l'ho neppure mai visto come prete (figurati che non sono credente), era solo il mio amico d'infanzia. Quando è iniziata la nostra storia avevamo ventinove anni e lui ancora non aveva preso i voti. E' stata una bella storia, molto intensa, ma dopo un anno lui ha deciso di continuare sulla sua strada per non deludere amici e parenti. Io ho rispettato la sua scelta e sono anche stata invitata ad assistere alla cerimonia e ti assicuro che non è stato facile, anche perchè sono stata ospitata nel suo convento ed ho conosciuto tutti i suoi compagni di sventura che sorridevano ed ammiccavano quando lui diceva che ero la sua amica di roma. Una situazione assurda e imbarazzante ma l'ho fatto perchè lui ci teneva e, agli occhi della famiglia, la mia assenza sarebbe risultata strana. Dopo un anno si fece nuovamente vivo per fare una vacanza insieme, come avevamo sempre fatto. Dopo 5 giorni di idillio però l'ho allontanato perchè ormai aveva fatto la sua scelta e non aveva senso continuare ad avere una relazione. Volevo farmi una fmia amiglia e non volevo rovinarmi la vita diventando la sua amante.
Dopo qualche anno ho ripreso i contatti con lui perchè la sorella mi diceva che stava molto male e che si era allontanato da tutti. Dagli anni 90 è infatti missionario in Bolivia. Proprio in nome dell'amicizia che ci ha sempre legato, ho ripreso i contatti con lui parlandone prima, per correttezza con mio marito. Abbiamo ricominciato a scriverci senza mai rinvangare il passato.
Dopo dieci anni lui è tornato da me, dopo che gli avevo raccontato di essermi separata da mio marito. E' venuto a trovarmi a casa mia e poi la relazione è andata avanti via mail per alcuni mesi in modo ancora più intenso. Ad un certo punto è partito per 15 giorni per un ritiro spirituale ed è tornato diverso, confuso, pieno di paure. Nuovamente abbiamo interrotto la nostra relazione.
Io non ho mai chiesto a lui di lasciare il suo lavoro per me e di cambiare vita, sopratttutto adesso a oltre 50 anni; gli ho solo chiesto di accettare il fatto di essere un uomo come tutti gli altri. Ho solo creduto che, tornando da me a 50 anni, fosse in qualche modo maturato e disponibile a vivere in serenità la nostra relazione senza sensi di colpa ma, soprattutto, senza stravolgere la sua vita.
Purtroppo non è così. Io ho ripreso la mia vita di sempre e con rinnovata energia.
Lui purtroppo è solo con i suoi dubbi. Adesso sono passati più di due anni e lui torna a farsi vivo. Ma è inutile, non credo che riuscirà mai ad accettarsi come uomo
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Re: come tante

Messaggiodi daniela » 8 apr 2010, 21:57

perte è sicuramente una storia con molto dolore, a vederla dal di fuori invece è una bellissima storia di vicinanza, amicizia, casini, insomma io continuo a pensare che tu stia vivendo una magnifica storia di amicizia. una di quelle che si vedono nei film. C'eri a tutte le fasi importanti della sua vita, esattamente come lui ha saputo tutto di te. Non tutti hanno un amico così, probabilemte tu lo coccoleresti di più, vorresti vivere con lui o che altro, ma goditi questo sentimento che lui prova per te, dopo un pò qualsiasi passione se ne sarebbe andata per cui dai il giusto valore a i sentimenti che provate-. Sicuramente non è amore il suo ma è tanto, quante altre persone hai vicino che ti vengono a cercare in questo modo? Ai sacerdoti insegnano a sublimare tutti i loro innamoramenti ( l'ho appena imparato), perchè non puoi farlo anche tu? guarda finalmente che cosa bellissima hai tra le mani, lo so ne avresti voluto un'altra, ma hai questa, non buttarla via come se fosse nulla. Del resto io non credo che si possa fare assolutamnte nulla per far innamorare qualcuno di noi, a lui non è successo, ma un'amate si può tradire, abbandonare, non considerare, un'amica la si tiene vicino per sempre. Il contro è che tu devi essere completamente onesta con te stessa, dirgli addio come uomo ed essergli amica e basta. dopo tanti anni potresti farcela. Comunque ti invidio, io non arriverò mai ad essere considerata un'amica dal mio prete. credo che mi pensi , se mai lo facesse,come il peggior incubo della sua vita. Mi piacerebbe molto farmi passare la "cotta", ed accogliere il suo cuore quando si sente solo. ora, per me, è troppo presto, col cuore sono ancora innamorata
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Re: come tante

Messaggiodi mgfilippucci » 9 apr 2010, 12:51

A proposito di storia da film, ti faccio fare due risate. La nostra storia è cominciata ai tempi di Uccelli di rovo (il libro, tra l'altro è bellissimo e sono sicura che la scrittrice conosce bene il problema sulla sua pelle perchè lo descrive troppo bene e le frasi e le paure che riporta sono quelle tipiche di tutti i preti innamorati). Devi sapere che sono zoologa e lavoro con roditori selvatici. Le mie amiche all'epoca hanno definito la mia storia "topi di rovo".
Io, ormai, quando parlo della nostra storia la definisco "La saga dei topi di rovo". Ormai si è concluso il secondo volume della saga, probabilmente ce ne sarà un terzo? non ne ho idea. Comunque spero di no, spero che rimanga solo il rapporto d'amicizia.
Da parte mia, ogni volta che si interrmpe il rapporto con lui, riesco sempre a darmi una scrollata (anche se la ferita non si rimargina e continua a far male) e riesco a riprendere in mano la mia vita e a vivermi altre storie. Lui invece questo non può farlo e rimane fossilizzato sul nostro rapporto che viene da lui sempre più idealizzato. Per questo, ogni volta che sa che sono sola, torna a cercarmi
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Re: come tante

Messaggiodi antonella carisio » 9 apr 2010, 14:24

Mamma mia, sono rimasta "assente" 5 giorni ed è successo di tutto... Scherzo. Però sono contenta di questo scambio di opinioni. E' bello aver qualcuno che ci capisce, qualcuno con cui condividere, qualcuno con cui confidarsi, anche qualcuno che ci riporti con i piedi per terra, perchè no. Cara Daniela, hai ragione è bello innamorarsi, è bello avere le farfalle nello stomaco ma, come dice Stefania, non durano tutta la vita, le farfalle ti ricordano di essere viva ma poi dobbiamo cercare qualcos'altro che mantenga la nostra vitalità, che ci renda felici. Forse tutta questa storia è servita per aiutarti a riscoprire il rapporto con tuo marito, per provare a reinventarlo in maniera diversa... Forse ne vale la pena provarci, ma questo devi deciderlo tu.
Maria Grazia ma che novità! Che effetto ti ha fatto la sua richiesta di amicizia? Come ti senti? Cosa ne pensi?
A presto
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Re: come tante

Messaggiodi daniela » 9 apr 2010, 21:28

credo che non vi rendiate conto di che importanza abbiate. davvero, quando ti prendi una cotta per un sacerdote e' un argomento intrattabile con chiunque perfino con gli amici più intimi perche', nel mio caso, non volevo che considerassero mio marito un povero scemo con la moglie innamorata di un altro. Voi, non esagero,mi siete sembrate come l'unica zattera di salvataggio nella tempesta di sentimenti più brutta della mia vita. Naturalmente avrei preferito che mi diceste:non ti preoccupare, lui fa così perche' ti ama da morire e lascerà il sacerozio per te....
Ma le vostre "pacche sul cervello", mi hanno aiutato molto di più.questa solidaarieta' femminile è preziosa.
A me ogni giorno va un po' meglio, non mi fido ancora di me stessa ma ci sto lavorando sopra. quando proprio mi racconto qualche balla "urgentissima"per poterlo chiamare, vado a scarpinare in montagna così mi stanco e mi calmo.Sono contenta perche' il suo silenzio era scontato il mio no, ero certa che l'avrei cercato con qualche scusa. Ora naturalmente spero ancora che lui sia attanagliato dai rimpianti ma, in tutti i casi, il distacco è avvenuto ed è, sicuramente, il primo passo verso un futuro diverso, magari reinventato come mi suggerisce Antonella.
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Re: come tante

Messaggiodi mgfilippucci » 10 apr 2010, 1:56

All'inizio sono rimasta piacevolmente sorpresa. Adesso sono qui che aspetto di vedere la sua prossima mossa. Ma non preoccuparti, non mi faccio illusioni. Vuole vedere come reagisco e in che situazione sono; quest'estate viene in vacanza per tre mesi e quindi immagino cerchi di capire che possibilità possa avere.
Comunque, è appena entrato su FB e ancora credo che non si sia reso conto che tutto quello che condivido appare non solo a lui ma anche ai suoi amici. Per ora ha solo due amici: io e un'altra persona. In questi giorni ho condiviso molti link su papa, pedofilia e aborto; ovviamente ho messo anche i link relativi alla nostra lettera sul celibato ed alle interviste di radio radicale. Credo che gli prenderà un colpo quando se ne renderà conto.....
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Re: come tante

Messaggiodi daniela » 10 apr 2010, 21:22

oggi sto di nuovo male , e' normale? stavo gia' meglio, non e' accaduto assolutamente nulla, nessun contatto . Faccio due passi avanti e uno indietro. quando finira' questo dolore per questa cosa nemmeno iniziata? come mi puo' apparire cosi' affascinante dopo che mi ha trattato in quel modo, mi sento una scema
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Re: come tante

Messaggiodi Stefania » 11 apr 2010, 21:15

Cara Daniela, purtroppo il dolore non te lo può togliere nessuno. Devi passarci tu attraverso. Ma ti assicuro che se ne esce.
Quel che puoi certamente fare è rileggere attentamente tutti i messaggi di questo argomento, in particolare proprio i tuoi. Secondo me ti aiuterebbe...
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