I baci non dati...

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

I baci non dati...

Messaggiodi Stefania » 14 gen 2010, 12:18

I BACI NON DATI Intervento di P. Ermes Ronchi (docente di Teologia e scrittore) all'incontro che si è tenuto il 24 ottobre 09, dal titolo molto interessante ... "L'Educazione sentimentale e affettiva del prete".

Riporto di seguito alcuni stralci:
Perché baci non dati? Per mille motivi: per solitudine, per paura, per senso di colpa, per scelta precisa, per fedeltà alla regola, per durezza di cuore, per incapacità, per impotenza d'amare.

Gli uomini hanno paura delle donne, e i religiosi una paura raddoppiata. E' una paura che viene da lontano, più lontano dell'idea del peccato, più della temibilità dell'eros, viene da lontano quanto la vita. E' una paura avvertita fin dal primo giorno. Non è solo paura del corpo, del volto e del cuore della donna, ma anche paura della vita e paura di Dio. Perché queste tre cose sono molto vicine: la donna, la vita e Dio.


Mi soffermo su un concetto determinante: Non smarrire la polifonia dell'esistenza. Dio non copre tutte le gamme d'onda del nostro cuore. L'amore di Dio non risponde a tutte le dimensioni del cuore dell'uomo, neppure del cuore del monaco.
Dio non pretende di essere unico, geloso sbocco. Adamo vede Dio e non è felice. E il Signore dirà "Non avrai altri dèi di fronte a me" (Es 20,3), ma non già "Non avrai altro amore all'infuori di me".


A mio avviso, queste che ho segnalato sono le parti più vibranti di tutto il documento, dato che, nel suo successivo svolgersi, ha sottolineato prevalentemente la bellezza dell'amicizia, dell'affetto, tralasciando del tutto l'aspetto sessuale, di coppia e molte altre situazioni spirituali, logistiche e anche storiche che tutte noi ben conosciamo.
Ma che se ne sia parlato, almeno questo, mi sembra buona cosa.
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Re: I baci non dati...

Messaggiodi Bollicina » 2 mar 2013, 12:52

A proposito di baci non dati, riporto un piccolo ma significativo episodio che è capitato dopo un incontro di Lectio Divina. Salutando due amiche che erano presenti ho dato loro un bacio. Il nostro Parroco, con molta spontaneità e semplicità ha detto "A me nessuno da mai un bacio". Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa sua affermazione perchè trovo positivo e giusto che anche un prete esterni il suo bisogno di affetto, di tenerezza e di conferme.
E' vero, Dio lascia sempre uno spazio nel nostro cuore che deve essere colmato da un altro essere umano. Negare a se stessi questo bisogno non ci rende migliori come persone ma ci porta all'inaridimento e all' appiattimento totali.
Ma Dio e Gesù non vogliono questo da noi, anzi desiderano che ci realizziamo nella nostra dimensione affettiva e sentimentale.

E perchè quindi negare anche al clero questo tipo di affettività e la possibilità di "chiederla" senza temere di essere fraintesi o deboli ?
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Re: I baci non dati...

Messaggiodi larah16 » 4 mar 2013, 15:56

Il mio Parroco da sempre raccoglie baci spontanei, o sotto sua esplicita richiesta, da parte di tutti ed in particolare dalle giovani donne, dicendo che li trova più piacevoli. Lo sanno tutti, nessuno se ne è mai scandalizzato! :lol:
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Re: I baci non dati...

Messaggiodi Stefania » 5 mar 2013, 11:00

Se li chiedesse a me, non glieli darei. Un bacio si da per amicizia, per amore, non per gioco.
Ma i preti, con l'immaturità affettiva che spesso li contraddistingue, riescono a far scadere anche uno dei momenti umani più alti e intensi ...
E allora mi chiedo: perché le donnette della parrocchia stanno a questo gioco (che evidentemente è innocuo solo perché fatto davanti a tutti, quindi non suscita chiacchiericcio)?
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Re: I baci non dati...

Messaggiodi Bollicina » 5 mar 2013, 17:47

Difatti non ho raccolto l'invito, perchè non ho con questo Parroco alcun tipo di rapporto se non formale. Però, forse sarò ingenua, non ho colto malizia, volontà di giocare o calcolo nella sua richiesta, solo un bisogno di affettività che noi tutti abbiamo.
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Re: I baci non dati...

Messaggiodi larah16 » 5 mar 2013, 19:35

Io non ci trovo nulla di male... Salutarsi con il bacio è cosa da tutti ormai :roll:
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