L'idea del sacro vera palla al piede del cattolicesimo

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

L'idea del sacro vera palla al piede del cattolicesimo

Messaggiodi Francesco » 5 ott 2008, 11:02

Ho conosciuto una ventina di anni fa un prete, molto attivo. Aveva attorno a se una bella comunità di cui io facevo parte. Era un sostenitore del celibato. "io - diceva - ho accettato liberamente di essere celibe". Lo disse, lo ricordo come se fosse ieri, durante una discussione della comunità proprio sul tema del celibato in relazione ad un vecchio libro di Karl Rhaner, noto teologo tedesco, che proprio del celibato trattava. Ma dopo pochi mesi tutto cambiò. Questo prete si innamorò di una delle ragazze che faceva parte del gruppo e la cosa divenne pubblica. Immediata la sospensione a divinis da parte del vescovo. La comunità si sfasciò. Il prete si sposò e andò via dalla città dove era nato e aveva esercitato la funzione di prete.
Ho rivisto questo prete recentemente. L'incontro è stato molto affettuoso. Ho conservato un buon ricordo di quella esperienza. Ma durante tutto il nostro incontro ho avvertito netta la sensazione che lui si sentiva a disagio come se non avesse ancora superato la rottura traumatica della comunità di cui lui era animatore e che visse il suo matrimonio sostanzialmente come un tradimento. Il tradimento di un ruolo sacro affibiato al prete. La convinzione che toccare un prete, avere con lui rapporti sessuali, sia un abominio perchè si viola qualcosa di "consacrato" a Dio.
Ecco io credo che l'abominio sia la sacralità del prete. Aver messo il prete su di un piedistallo sia un abominio, una assurdità, una negazione di tutto lo spirito dell'evangelo di Gesù che sulla negazione del sacro ha costruito tutta la sua predicazione. Ha cacciato tutti dal tempio, ha violato ripetutamente il sabato ebraico (violazione per la quale si era messi a morte), ha attaccato in tutti i modi possibili scribi, farisei, sacerdoti. Nessun ruolo sacro può essere fatto risalire a Gesù a meno di non voler riscrivere il Vangelo. Credo che la chiesa cattolica debba liberarsi decisamente di tutta la sacralità di cui è piena tutta la sua vita, pena la sua decadenza.
Ciao
Francesco
Francesco
 
Messaggi: 1
Iscritto il: 3 ott 2008, 9:53

Re: L'idea del sacro vera palla al piede del cattolicesimo

Messaggiodi Stefania » 5 ott 2008, 12:47

Ringrazio Francesco per aver toccato un aspetto davvero fondamentale, poiché non riguarda soltanto i soggetti coinvolti nelle storie d'amore dei preti, ma tutta la comunità ecclesiale. Ovunque, nelle parrocchie, nelle trasmissioni televisive, nelle linee guida fornite dal vaticano o dai vescovi, nel catechismo, nonché nella nostra millenaria tradizione, il prete è una figura sacrale. E' il ministro di Dio, è colui che ci porta a Dio con la sua attività di mediatore. Il Vangelo non parla mai di questa presunta sacralità, anzi "abolisce" il concetto di mediazione. Gesù è CONTRO i sommi sacerdoti del tempio, che, sentendo sminuita la propria presunta autorità, lo mettono a morte.
Non mi stupisce che il prete sposato di cui Francesco ci parla, anche dopo anni fosse ancora nostalgicamente legato a ciò che, secondo il suo sentire, gli era stato sottratto. Cos'è questo qualcosa? E' il ruolo del sacro ministro, conferito mediante "ordine sacro" dal "sacro vescovo" durante un "sacro rito".
Quando cresci con queste convinzioni e assumi su di te questa sacralità, che ti fa sentire davvero diverso da tutti, perché di questo ti convincono, posso comprendere che sia difficile rinunciarvi.
Non resta che tornare a studiare il Vangelo, sbriciolarne il reale contenuto, per poter capire chi davvero fosse il presbitero nelle prime comunità cristiane, come venisse scelto e quali fossero i suoi veri compiti. Ma chi tra i "sacri ministri" in esercizio, ha voglia di scoprire di essere uno qualunque (cioè una persona "sacra" in quanto persona e non in quanto prete)?
Avatar utente
Stefania
 
Messaggi: 306
Iscritto il: 2 ott 2008, 22:28

Re: L'idea del sacro vera palla al piede del cattolicesimo

Messaggiodi Paola » 5 ott 2008, 15:35

Proprio per parlare di questa concezione erratissima di sacro, mi viene in mente un episodio che ho vissuto in prima persona. Mi trovavo in parrocchia ed ero intenta a parlare con delle persone. C'era nel suo ufficio il parroco e ad un certo punto lo vedo sfilare per andare in bagno che si trovava proprio alle mie spalle, dove mi trovavo a conversare. Subito dopo vedo arrivare persone di mia conoscenza che stavano cercando proprio il parroco e non trovandolo in ufficio esclamarono dispiaciute: "accidenti, cercavamo proprio don ... per una cosa importante, ma lui non lo si trova mai!" Mi venne spontaneo intervenire, per sdrammatizzare la loro delusione nel non trovarlo, dicendo loro: "No, è qui ma è andato a fare pipì!" Non potete immaginare come erano e mi guardavano stupiti del fatto che avessi "osato" dire che stava espletando delle normalissime e umanissime funzioni fisiologiche!!! A quel punto, sgomenta risposi: "Eh che è, mica fuoriesce acqua santa? Fa della normalissima pipì, come tutti noi!!!". Vi rendete conto a che livelli si è??? Tutto ciò che circonda il prete per la gente comune è sacro... Questo è il risultato di ciò che purtroppo è stato inculcato non solo a chi ha intrapreso la strada sacerdotale, ma ahimè anche e soprattutto al popolo da evangelizzare. Per questo è importante che la gente sia rieducata affinchè si possa liberare da questa palla al piede che non la fa camminare nella direzione giusta!
Paola
 

Re: L'idea del sacro vera palla al piede del cattolicesimo

Messaggiodi Silvia » 16 ott 2008, 9:35

Soli Deo gloria: Bach firmava così i suoi manoscritti musicali. Quindi solo a Dio rendi il culto. Quando il sacro diventa grottesco e patologico, bisogna interrompere il circuito finchè si è in tempo. Si tratta di un percorso lungo e anche complesso, che implica maturazione personale e collettiva.
Andiamo avanti
Silvia
Silvia
 
Messaggi: 3
Iscritto il: 15 ott 2008, 10:16

Re: L'idea del sacro vera palla al piede del cattolicesimo

Messaggiodi Silvia » 29 ott 2008, 10:19

Mi riferisco alla proliferazione di "eunuchi" – burocratici, intellettuali, pastorali – creati per sostenere il modello canonizzato. C'è un ossessione per i numeri – movimenti e congressi che riempiono stadi e piazze con la stessa dinamica del tifo uniformato.
Eunuchi, quindi, per il regno dei cileli?
Silvia
Silvia
 
Messaggi: 3
Iscritto il: 15 ott 2008, 10:16

Re: L'idea del sacro vera palla al piede del cattolicesimo

Messaggiodi Federico » 9 gen 2009, 1:29

Nonc'è nulla di strano i veri cristiani possono sposarsi:
Salve a tutti: volevo farvi presente che nell’enciclica sul “Celibato sacerdotale” (1967), Paolo VI ribadì l’esigenza del celibato ecclesiastico, pur ammettendo che “il Nuovo Testamento, nel quale è conservata la dottrina di Cristo e degli Apostoli, non esige il celibato dei ministri sacri . . . Gesù stesso non ha posto questa pregiudiziale nella scelta dei Dodici, come anche gli Apostoli per coloro i quali venivano preposti alle prime comunità cristiane”. — Lettera enciclica “Sacerdotalis Cælibatus” di S.S. Paolo VI sul celibato ecclesiastico, Edizioni Paoline, 1967, p. 5.

1 Cor. 9:5, PS: “Non abbiamo anche noi il diritto di portare con noi una moglie credente come l’hanno gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Pietro?” (Altre versioni qui hanno “Cefa”, nome aramaico di Pietro; vedi Giovanni 1:42. Vedi anche Marco 1:29-31, dove si parla della suocera di Simone, cioè di Pietro).

1 Tim. 3:2, Ri: “Il vescovo bisogna che sia . . . marito di una sola donna [“non sposato che una sola volta”, CEI]”.

Prima dell’èra cristiana il buddismo imponeva il celibato ai suoi sacerdoti e monaci. (History of Sacerdotal Celibacy in the Christian Church, di Henry C. Lea, Londra, 1932, 4a edizione, riveduta, p. 6) Ancor più anticamente, gli ordini superiori del sacerdozio babilonese erano tenuti a praticare il celibato. — The Two Babylons, di A. Hislop, New York, 1943, p. 219.

1 Tim. 4:1-3, CEI: “Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche . . . Costoro vieteranno il matrimonio”.
Alla luce di quanto precede, coloro che asseriscono di essere i successori degli apostoli hanno veramente insegnato e messo in pratica le parole di Cristo e degli apostoli?
Federico
 
Messaggi: 5
Iscritto il: 9 gen 2009, 0:10


Torna a CELIBATO OBBLIGATORIO: LA DURA LEGGE CHE VIETA L'AMORE - Una legge disumana e antievangelica

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 12 ospiti

cron