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Stralci da "Le mogli dei preti": dibattito - 2

MessaggioInviato: 27 apr 2009, 12:51
di Stefania
Riprendo alcuni stralci tratti da un articolo che è stato pubblicato sull'ultimo numero di Vanity Fair che spero possano suscitare un confronto/dibattito.
Si tratta di alcune interviste. Questa è la seconda, rilasciata da un prete "bi-sposato", cioè un prete che ha lasciato il ministero, si è sposato, poi ha divorziato e si è risposato. La ragione per cui trovo interessante questa storia è che comprende tutta quella parte di percorso di cui difficilmente si parla: le difficoltà del matrimonio tra un prete ed una donna. Lui ne parla.

STRALCI DALLA SECONDA INTERVISTA:

“Ho imparato a mantenermi, cosa di cui prima non dovevo occuparmi. A 34 anni, non è facile. Mi sono dedicato alla vendita di libri, con soddisfazione e ottimi risultati. Il primo anno è stato splendido, era la libertà. La domenica mattina prendevo l’auto e giravo felice le colline. Poi ho cercato una compagna. Avevo molto tempo da recuperare, tutto da imparare. All’inizio la sessualità si vive con impaccio e difficoltà, ma poi, vivaddio, si perde la testa e tutto succede da sé".

"Il sesso è un modo di esprimere e alimentare un amore. Un anno dopo l’abbandono del sacerdozio ho incontrato mia moglie. Ci siamo sposati in comune perché lei preferiva così. Il matrimonio è durato 10 anni. Nel 1995 abbiamo divorziato”.

Sul perché è finito il matrimonio: "Lei voleva che dimenticassi il mondo da cui venivo, per me era impossibile. Molti matrimoni di ex preti non vanno a buon fine. Il mezzo uomo che esce dal seminario non conosce il femminile: lì non se ne parla mai, e poi non si è abituati a tessere relazioni. Ricostruirsi è un lavoro di una vita. Due anni fa, mi sono risposato con un’amica di gioventù, divorziata con tre figli, e ora sono felicemente padre di tre persone e nonno”.

Per leggere l'intervista e l'articolo nella sua interezza vai al sito www.ildialogo.org - sezione "preti sposati sì grazie"