HANS KUENG, teologo - la crisi della chiesa

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Re: HANS KUENG, teologo - la crisi della chiesa

Messaggiodi abbadon » 24 feb 2009, 2:06

pace e bene...!
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Re: HANS KUENG, teologo - la crisi della chiesa

Messaggiodi zanon Giuseppe » 24 feb 2009, 20:16

Vorrei rispondere alla domanda di Stefania:i preti che lasciano per sposarsi,fanno una scelta di libertà?
Rispondo:nella maggioranza dei casi no,non è una scelta di libertà ma una scelta di coerenza. Se potessero,continuerebbero a fare i preti e ad esercitare il ministero,ma oggi non è possibile data la legge del celibato obbligatorio;quindi,amaramente,per essere coerenti con se stessi dal momento che non hanno il carisma del celibato,
fanno una scelta di vita radicale,rinunciando al ministero sacerdotale per potersi sposare.
E qui sta il grosso problema della Chiesa di oggi:non guarda alla fede ed alla vocazione del sacerdote,alla sua voglia di annunciare Cristo ed il suo Vangelo,ma solo al suo essere celibe o meno.Quindi tanti preti con vocazione han dovuto lasciare
per motivo del celibato imposto,quindi una notevole percentuale in ministero si trascinano nella incoerenza di non poter osservare una norma subita e non scelta. Questi sono poi quelli che ritroviamo nel nostro BLOG:non vogliono lasciare perchè non è facile fare questa scelta,si arrangiano con la donna incontrata facilmente nel ministero e alla resa finale se concludere o no,le dicono:'Ma non sai che io ho una vocazione,non sai che ho una missione da compiere? Il Signore....'.

Quindi,per tornare al quesito iniziale,generalmente i preti lasciano il ministero per sposarsi non liberamente e a malincuore
e lo fanno per un bisogno di coerenza e di autenticità.Meglio cristiani convinti che preti a metà!

Giuseppe Zanon
zanon Giuseppe
 

Re: HANS KUENG, teologo - la crisi della chiesa

Messaggiodi abbadon » 24 feb 2009, 23:53

L'immaritata benignità di Dio sia con tuti voi! NEL primo secolo i cristiani fedeli cercavano di bilanciare le loro varie responsabilità. Quando l’apostolo Paolo disse che il cristiano che non si sposa “fa meglio”, voleva forse dire che sarebbe stato più adatto per servire come sorvegliante nella congregazione cristiana? Stava forse dicendo che il celibato è un requisito per essere anziani? (1 Corinti 7:38) Il celibato è imposto al clero cattolico. Ma il celibato ecclesiastico è scritturale? Le chiese ortodosse orientali permettono ai loro parroci — ma non ai vescovi — di essere sposati. Questo è in armonia con la Bibbia?
Molti dei dodici apostoli di Cristo, le fondamenta della congregazione cristiana, erano sposati. (Matteo 8:14, 15; Efesini 2:20) Paolo scrisse: “Non abbiamo l’autorità di condurre con noi una sorella come moglie, come anche il resto degli apostoli e dei fratelli del Signore e Cefa [Pietro]?” (1 Corinti 9:5) Un’enciclopedia cattolica ammette che “la legge del celibato è di origine ecclesiastica” e che “i ministri del NT [Nuovo Testamento] non erano tenuti a osservare il celibato”. (New Catholic Encyclopedia)
“Il clero cattolico va ora incontro a una crisi sempre più grave: i vecchi sacerdoti vanno in pensione, un inquietante numero di quelli giovani abbandona il sacerdozio e il numero dei seminaristi non è mai stato così basso”, scrive il Wall Street Journal. “Molti dei sacerdoti rimasti si lamentano amaramente per il troppo lavoro e la solitudine”. Negli scorsi 30 anni c’è stato un calo dell’89 per cento nel numero dei seminaristi, da 40.000 nel 1960 a meno di 4.500 oggi. Già varie parrocchie sono servite da un “sacerdote pendolare che forse passa più tempo dietro un volante che sull’altare”. Secondo quanto afferma l’articolo, questo è un problema che riguarda “unicamente il cattolicesimo”, e riflette “l’impopolarità del celibato che la chiesa esige”. Il prof. Richard McBrien, dell’Università di Notre Dame, dice: “Stanno facendo una regola — una regola umana — più importante dell’Eucarestia”. I programmi per reclutare altri uomini per il sacerdozio non hanno dato grandi risultati, e si teme che la crisi induca la chiesa ad essere più permissiva per quanto riguarda le norme che i candidati al sacerdozio devono soddisfare, fino al punto di accettare molti con una ‘personalità morbosa’, ha dichiarato un esponente cattolico.
Uomini "preti" ricordatevi ciò che disse il Cristo "La vostra parola Sì significhi Sì, il vostro No, No; poiché il di più è dal malvagio."......!
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Re: HANS KUENG, teologo - la crisi della chiesa

Messaggiodi Stefania » 26 feb 2009, 13:21

Vorri ribadire ad alcuni dei nostri iscritti che non sarà cambiando il nick name che potranno utilizzare questo blog per i loro scopi e a loro piacimento. Continueremo, infatti, a bannare tutti gli utenti che tenteranno palesemente di far passare le loro dottrine dietro ad un ipotetico e vago interesse sul tema del celibato.
"Chi ha orecchi per intendere, intenda" (Lc 8,8)
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