Come si arrivò al celibato obbligatorio?

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Come si arrivò al celibato obbligatorio?

Messaggiodi enrico » 15 gen 2009, 23:50

Nei primi tre secoli dell’era volgare “c’erano sia ministri sposati che non sposati”, spiega David Rice, un domenicano che abbandonò il sacerdozio per sposarsi. Poi professanti cristiani cominciarono a subire l’influenza di quello che un religioso descrisse come un “impasto di idee di origine greca e biblica” che diede origine a un concetto distorto del sesso e del matrimonio. — K. L. Woodward, La fabbrica dei santi, trad. di L. Barilli, Rizzoli, Milano, 1991, p. 362.
Alcuni, certo, sceglievano lo stesso il celibato solo ‘per essere completamente liberi di dedicarsi all’opera del regno di Dio’. Altri invece erano motivati più dalle filosofie pagane che avevano assorbito. La New Encyclopædia Britannica dice: “La credenza che i rapporti sessuali contaminassero e fossero incompatibili con la santità divenne [nella chiesa che si professava cristiana] la motivazione dominante per la pratica del celibato”.
Nel IV secolo, dice Rice, la chiesa “vietava a un sacerdote sposato di avere rapporti sessuali la notte prima di celebrare l’eucaristia”. Quando la chiesa introdusse l’eucaristia quotidiana, per i sacerdoti significò astenersi dai rapporti sessuali in modo permanente. Col tempo ai sacerdoti fu vietato completamente di sposarsi. Il celibato diventò quindi obbligatorio per chiunque volesse essere un ministro della chiesa.
L’apostolo Paolo aveva avvertito che questo sarebbe successo. Egli scrisse: “Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche . . . Costoro vieteranno il matrimonio”. — 1 Timoteo 4:1, 3, CEI.
“Che la sapienza sia giusta è provato dalle sue opere”, disse Gesù Cristo. (Matteo 11:19) La stoltezza di allontanarsi dalle norme di Dio è stata provata dalle sue opere o conseguenze. Lo scrittore David Rice ha intervistato molti sacerdoti in tutto il mondo sull’argomento del celibato obbligatorio. Alcuni con cui ha parlato hanno detto: “Non abbandonare il sacerdozio, fa tutto il bene che puoi e con discrezione approfitta della disponibilità di ammiratrici devote che sono pronte ad avere rapporti sessuali con te”.
Citando Matteo 7:20, Rice afferma: “‘Li riconoscerete dai loro frutti’, disse Gesù”. Poi osserva a proposito delle tragiche conseguenze del celibato obbligatorio: “I frutti del celibato obbligatorio sono migliaia di uomini che hanno una doppia vita, migliaia di donne la cui vita è distrutta, migliaia di figli respinti da padri sacerdoti ordinati, per non parlare della sofferenza dei sacerdoti stessi”.
Il matrimonio onorevole è una benedizione di Dio. Il celibato obbligatorio si è rivelato spiritualmente nocivo. Viceversa il celibato per libera scelta, pur non essendo indispensabile per la santità o la salvezza, si è dimostrato un modo di vivere gratificante e spiritualmente soddisfacente per alcuni. — Matteo 19:12. Un cordiale saluto a tutti gli uomini e donne sinceri/e.
enrico
 
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