di ornella » 15 gen 2009, 20:46
Postilla:
all'interno di un'allora notissima mailing list che si chiamava Preti on line, non parlo per chi possa averla conosciuta della "bacheca del messaggi" ma di una vera e propria ml. moderata da un paio di preti, io sono stata il Pierino che ha affrontato l'argomento donna-prete avendo la mia testimonianza personale da portare. Questo agli inzi del 2000... quando Donne Così non era ancora nata. Lo ho fatto perché mi è saltata la mosca al naso nel leggere dei "sant'uomini" parlare di noi donne... senza le donne. In quell'occasione ho ricavato un bell'elenco degli escamotages più vari che adottano per isolarsi quando si sentono a rischio di innamoramento, ma ho anche ricavato una serqua di insulti, anonimi e non, e lo scandalizzato silenzio delle sorelle iscritte in lista. Uno solo, ed è il mio amico che aveva avuta la relazione sopra detta, ha levato la voce per dare dei fasulli agli altri che protestavano la loro "innocenza"! Peccato poi che, strettamente in privato, io abbia collezionata una buona serie di confidenze sia di preti che di donne, a vario titolo con trascorsi che non avrebbero mai messo in piazza pubblicamente, neppure per essere d'aiuto ad altri/e. E' stato così che ho cominciato a seguire qualche crisi vocazionale strettamente in privato, ed è stato così che mi sono improvvisamente accorta di quanto silenzio pesasse come il piombo sull'argomento. E tutto ciò indipendentemente dal tipo di teologia che stesse sottesa ai vari preti e/o religiosi e all'estrazione culturale delle donne coinvolte.
Quindi pare che parlarne sia una specie di atto di coraggio. Io credo che si tratti di trasparenza. O siamo ancora fermi alla morale codina dello "scandalo"? Perché invece a me pare che sia molto più morbosa l'atmosfera che si respira intorno a un prete progressista o fondamentalista che sia, dettata dal chiacchericcio gratuito e dal pettegolume. Si sa, un vecchio proverbio recita "chi disprezza compra"... . Io non credo che la sola abrogazione dell'obbligo celibatario possa contribuire a depurare l'aria. Credo che ci voglia un profondo cambiamento di mentalità e una sterzata spirituale in favore della tanto decantata fraternità/sororità che però è ben lontana e non la si vede neppure all'orizzonte. Con le condizioni date oggi, io non consiglierei mai a mia figlia, se ne avessi una, di sposare un prete e vivere sempre... come muliebre contorno... . Ovvero a fare la "miglie di". Mi pare che ci meritiamo qualcosa di più, come persone e come figlie di Dio.
Mi scuso per la postilla, ma la reputavo utile a spiegare il motivo per cui l'argomento mi interessi.
Ornella