Perchè Dio permette le sofferenze?

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Perchè Dio permette le sofferenze?

Messaggiodi Antonio » 5 gen 2009, 13:30

“Perché?” A volte questa è la domanda più angosciosa, la domanda che le persone si fanno nella disperazione quando guerre, sciagure, malattie o criminalità portano via degli innocenti, distruggono case o causano sofferenze in altri modi. Si chiedono perché accadano simili tragedie.
Perché Dio permette le sofferenze? Se Dio è onnipotente, amorevole, sapiente e giusto, perché il mondo è così pieno di odio e ingiustizia? Ve lo siete mai chiesto?
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Re: Perchè Dio permette le sofferenze?

Messaggiodi donfy » 5 gen 2009, 14:06

Caro Antonio, certo che me lo sono chiesto. Forse tutti se lo chiedono. Io ringrazio solo di aver conosciuto il Cristo Crocifisso e Risorto, perchè guardandolo con il cuore so che la colpa non è la sua, neppure quella di abverci fatto libero di commetere simili schifezze. Non ho la risposta al mistero del male che mi sovrasta. Ho solo fiducia in Lui e con questa vado avanti.
"Io sono la Risurrezione e la vita" (Gv 11)
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Re: Perchè Dio permette le sofferenze?

Messaggiodi Antonio » 5 gen 2009, 14:41

Fabrizio sono un pò stupito che un uomo di chiesa come te non abbia la risposta a "questo male che ti sovrasta" come tu stesso scrivi. Comunque volevo inanzitutto ringraziarti di avermi detto come la pensi...! Ma come tu ben saprai ci sono persone di diverse religioni che chiedono a capi e guide spirituali perché c’è tanta sofferenza. Spesso questi rispondono che è volontà di Dio, il quale molto tempo fa ha stabilito tutto quello che sarebbe accaduto, inclusi gli avvenimenti tragici. A molti viene detto che le vie di Dio sono un mistero o che è lui a far morire la gente, persino i bambini, per averli con sé in cielo. La Bibbia dice: “Lungi sia dal vero Dio l’agire malvagiamente, e dall’Onnipotente l’agire ingiustamente!” — Giobbe 34:10. A presto!
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Re: Perchè Dio permette le sofferenze?

Messaggiodi donfy » 5 gen 2009, 20:02

ma ci mancherebbe. E' stato un piacere scrivere. Il mistero del dolore è talmente grande che io la risposta non ce l'ho. so solo che Gesù che l'ha vinto e che quando era in terra non ha risolto tutti i problemi. Molto è lasciato alla nostra opera, il resto poi è un mistero. Come i cavalli (tranne quello bianco)dell'Apocalisse che rappresentano delle dinamiche negative e sovraumane che accompagnano la vicenda umana, il male è qualcosa che la ragione da sola non può schematizzare e capire. Poi certamente anche io come tutti mi ribello al male a partire da quello che compio io. Ma naturalmente dare la colpa a Dio è una risposta che non mi convince.
Ciao Antonio e a presto
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Re: Perchè Dio permette le sofferenze?

Messaggiodi Antonio » 6 gen 2009, 0:38

Sai perché alcuni fanno l’errore di dare a Dio la colpa di tutta la sofferenza che c’è nel mondo? In molti casi se la prendono con l’Onnipotente perché pensano che sia lui il governante di questo mondo. Ma vedo che anche tu non sai una semplice ma importante verità che la Bibbia insegna. Che il vero governante di questo mondo è Satana il Diavolo.
La Bibbia parla chiaro: “Tutto il mondo giace nel potere del malvagio”. (1 Giovanni 5:19) Se ci pensi, non ti sembra logico? Questo mondo rispecchia la personalità della creatura spirituale invisibile che “svia l’intera terra abitata”. (Rivelazione 12:9) Satana è pieno di odio, è falso e crudele. Perciò il mondo, sotto la sua influenza, è pieno di odio, inganno e crudeltà. Questo è un motivo per cui c’è tanta sofferenza.
Ma ce ne sono altri...! Ps. Ma come mai non citi mai le sacre scritture? Ciao Fabrizio a presto!
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Re: Perchè Dio permette le sofferenze?

Messaggiodi Stefania » 6 gen 2009, 13:51

Vorrei come prima cosa soffermarmi sulla domanda che da il titolo a questo argomento. La domanda nasce da una erronea comprensione del concetto di "onnipotenza". Dio non è onnipotente nel senso che può fare tutto, risolvere tutto, fare miracoli a destra e a manca, non è un mago. Se così fosse allora ci potremmo anche domandare: "perché in questo o quel caso non l'ha fatto"?
La risposta che ci viene fornita nel 90% dei casi è che DIO NON VUOLE IL MALE MA LO PERMETTE. Questa è una delle scempiaggini più grosse (non l'unica) che hanno tentato di inculcarmi in passato. Se Dio non vuole il male ma lo permette, allora è un Dio cattivo, o quanto meno vendicativo e anche un po' stupido. In base a quale criterio D'AMORE può scegliere di intervenire in un caso e non nell'altro? Secondo criteri di merito? Per insegnarci qualcosa?
Forse un concetto simile può appartenere ad alcuni brani contenuti nell'Antico Testamento, ma nel Nuovo non c'è traccia di tutto questo.
Il Dio di Gesù, infatti, è Padre e non ragiona né agisce secondo questi presunti criteri.
Dov'è allora il male? Il male è insito in noi. "Non quello che entra rende impuro l'uomo, ma quello che esce". E sta a noi agire per il bene, riconoscendo in noi la rabbia, la presunzione, il desiderio dei potere, l'indifferenza che spesso ci sovrastano. Contro queste, Dio non può nulla se non rispettarci e continuare a suscitare instancabilmente moti dello Spirito in grado di farci riflettere. Come? Attraverso gli altri, attraverso le esperienze che viviamo, le parole che ascoltiamo, le letture che scegliamo.
Quanto a satana e demoni, mi dispiace contraddire il nostro amico Antonio, ma nei vangeli non c'è traccia di questo spirito maligno che ci sovrasta. La traduzione a cui fa riferimento questa credenza era errata, profondamente errata e ha condotto ad una concezione oltremodo pessimistica e surreale rispetto a questa entità che nella Buona Notizia non ha trovato posto. Il Satana non è un nome proprio di persona spirituale... ma una caratteristica negativa che ognuno di noi assume in determinate circostanze in cui ci dimentichiamo di essere parte di una comunità e di fare il bene di chi ci sta vicino. Anche Pietro è stato apostrofato così dallo stesso Gesù.
A disposizione per ogni eventuale approfondimento che sarò lieta di condividere con chiunque lo ritenesse opportuno.
Saluti
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Re: Perchè Dio permette le sofferenze?

Messaggiodi amedeo » 6 gen 2009, 15:17

Secondo me il problema vero sull'esistenza o meno di satana nasce dall'ignoranza della Scrittura. Ma attenzione. Non la Scrittura tradotta in un discutibilissimo italiano ma quella originaria. In ebraico per l'A.T. e in greco per il N.T.
Se si riesce a dimostrare, come è dimostrabile nel N.T. che, quelli che noi chiamiamo satana, diavolo, demonio, nel testo greco primitivo, non hanno gli stessi significati che gli sono stati attribuiti dai traduttori, allora il problema se sia o no satana a governare il momdo non si pone più. Allora sgombriamo prima il campo dalle false traduzioni. Solo allora si potrà, a mente serena rispondere al quesito sul perchè c'è tanta sofferenza nel mondo.
Allora prtiamo dal capoire come sono venuti fuori questi termini daimon, satan, diabolos, nella traduzione dei LXX dall'abraico in greco e poi si può discutere del resto. Se diamo per assodato che satana esiste è facile attribuirgli tutto il male di questo mondo, anche se, sinceramente e usando la logica, mi pare assurdo che il Padreterno permetta che questo presunto essere immondo lavori per far soffrire gli esseri umani e Lui non muova un dito per difenderli.
Allora come è nato primitivamente il termine daimon? Che cosa significava nell'A.T. il termine satan? E il termine diabolos ( che è la truzione greca di satan) che cosa significa veramente nei vangeli ? Faccio un esempio pratico: Quando si legge nel Vangelo che alcuni discepoli di Gesù vanno da Lui per dirgli che Erode lo cerca, abbene Gesù Risponde:<< Andate a dire a quella "volpe" che io devo predicare oggi e domani.....>>. In italiano noi troviamo la traduziuone volpe e, in effetti la traduzione è buona: Gesù ha nominato proprio la volpe. Il problema non è il termine che Gesù usa ma il "senso" che questo termine trasmette nella nostra mente. Noi quando pensiamo alla volpe pensiamo ad una persona furba-furbastra-scaltra. Non è così al tempo di Gesù. Gesù ha detto "volpe" certo ma la volpe al tempo di Gesù era sinonimo di " criminale". Vedete come la differenza di senso rischia di travisare il significato del termine stesso : Lo stesso dicasi per "daimon". Non dobbiamo vedere cosa significa per noi oggi ma cosa significava per Gesù e per i suoi contemporanei. Quando i LXX tradussero la bibbia dall'ebraico, dato che si trovavano in terra straniera( Alessandria d'Egitto ) trovarono nella bibbia molti termini non ebraici ma che ormai facevano partel della tradizione ebraica. I LXX tradussero questi termini incomprensibili con "daimon". Non solo. daimon a qel tempo aveva un significato pisitivo. In Socrate il daimon aveva significato di spitìrito umano, nume tutelare, spirito divino. Il problema nasce quando S.Girolamo accosta questo termine al suo fantomatico Lucifero di cui nella bibbia non si parla. Ma è proprio Girolamo che, traducendo male Isaia 14,12, fa credere che, colui che è caduto dal cielo ( come Isaia disse di Nabuccodonosor) in effeti è un angelo ribellatosi a Dio prima della Creazione. Capite l'inghippo? Isaia parlando sarcasticamente di Nabuccodonosor afferma:<< Sei caduto dal cielo stella del mattino>>? ( Hellel). I LXX traducono "eosforos"( portatore di luce): Girolamo invece "fa nascere qui il Lucifero", dicendo che è un angelo decaduto, mentre Isaia si riferiva a Nabucconosor e non ad un presunto angelo decaduto. Dunque la favola del'angelo9 decaduto nasce da Girolamo. Più tardi il daimon verrà accostao a Lucifero. La stessa cosa dicasi per "satan" e " diabolos". Il fatto stesso che oggi se io dico a qualcuno "satana", immediatamente, la perona che si sente pronunciare questo termine si spaventa. Perchè? Perchè nei nostri schemi mentali si fa subito l'associazione di idee: satana= spirito maligno. Perchè questo? pPerchè lungo la storia questo termine ha finito per assumere un significato diverso( ecco l'impiortanza sel senso del termine) da come era originariamente. Satan in abraico voleva significare "avversario in guerra". Dov'è satana? Non esiste per la bibbia, come spirito maligno ma solo come persona fisica che copmbatte contro un'altra persona: Davide viene chiamato "satan" dai suoi nemici. Gesù chiama Pietro "satanas" ma è Pietro cioè in quel momento un avversario del pèrogetto di gesù di andare a Gerusalemme. Satanas è un umo che avversa un progetto; ma esiste per noi perchè ci hanno fatto credere che esiste come spirito maligno e noi lo portaiamo dentro. Il diabolos è la traduzione greca di satan dunque significa la stessa cosa. Ma qualcuno può dire: E le tentazioni di Gesù? Altro falso storico e dottrinale. Gesù è diviso in se stesso, quando sta nel deserto e si chiede: Devo essere il messia come vogliono i miei connazionali, combattendo i Romani o il messia alla maniera del servo del Signore, che cambia il cuore dall'interno: nel momento in cui Gesù decide per la seconda visione messianica, quella voluta dal Padre, allora "satan", cioè quella parte avversaria che connota il cuore di ogni uomo, si allontanò da lui. Gesù è tentatoproprio nel mettere in pratica il suo messianismo: Glorisoo Servizievole? E' in se stesso che opera questa tentazione. Ma noi portiamo dentro l'idea di questo spirito maligno inesistente, per cui la chiesa stessa sta sprecando energie a non finire per formare esorcisti che cercano di ricacciare dalla porta unarealtà che sessi stessi fanno poi rientrare dalla finestra. Queste credenze, miei cari, non vengono fuori dai testi originari ma da traduzioni sbagliate a cui sono stati dati "sensi" diversi da come erano originariamente. Per ora mi fermo qui. Vorrei fosse chiaro cosa ho voluto dire. SE ora si vuole parlare del perchè tante sofferenze, tolto di mezzo una realtà inesistyente sarà , anche se oltremodo difficile, più agevole chiarire la questione.
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Re: Perchè Dio permette le sofferenze?

Messaggiodi sergiogrande » 6 gen 2009, 17:47

Ringrazio molto Amedeo per la lunga ma utilissima ed esaustiva spiegazione dei termini diavolo satana e simili. Utilizzare la Bibbia letteralmente dimenticando che noi normalmente usiamo traduzioni (e ce ne sono più di una) che di solito, come tutte le traduzioni sono anche dei tradimenti dei testi originali, è uno degli errori gravissimi del nostro tempo.
A tale proposito aggiungerei a quanto detto da Amedeo una riflessione sulle cosiddette tentazioni di Gesù. Già in quel passo si trova un avvertimento esplicito a non lasciarsi sedurre o ingannare da quella che abitualmente chiamiamo "parola di Dio" che in realtà è proprio il tema delle “Tentazioni di Gesù”. L’oggetto di quelle “tentazioni” (Tutto il passo si trova in Mt 4,1 -11) è proprio l’uso perverso e diabolico, nel senso metaforico del termine, di quella che oggi chiamiamo “parola di Dio” per acquistare il potere religioso (“Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù…” Mt 4,6), politico («Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai» Mt 4,9) ed economico («Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane» Mt 4,3). In quel passo, infatti, a Gesù si contrappone qualcuno molto esperto di "parola di Dio" che viene usata a fini di potere politico economico religioso. Gesù stesso dirà di diffidare di queste persone e di chi usa la bibbia in questo modo dicendo: «Vattene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». “Vattene satana” cioè mettiamo al bando chi divide l’umanità, chi usa la “parola di Dio” a proprio uso e consumo, chi trasforma le proprie idee in altrettanti idoli che pretendono di presentarsi come uniche vie per stabilire un “rapporto con Dio”.
La Bibbia allora non può essere usata per giustificare proprie visioni dogmatiche, proprie costruzioni “teologiche” finalizzate a determinare chi è “salvato o meno”, chi è sulla “retta dottrina o meno” e via inquisendo condannando e mettendo al rogo.
Non è un caso che le tentazioni di Gesù vengono rappresentate come avvenute in un luogo chiamato “deserto”, termine che traduce la parola greca “erêmon”, da cui deriva anche la parola eremo, luogo dove ci si ritira per entrare in contatto con “dio” ma dove più facilmente si può incontrare “il diavolo” cioè lo spirito idolatrico, quello che ci fa sentire superiori agli altri e che ci fa aspirare al potere religioso, politico, economico. Altro che "dio del male" o baggianate simili, ma uomini e donne in carne ed ossa che utilizzano la paura per opprimere, uccidere, appropriarsi di tutte le ricchezze esistenti su questa terra.
Le sofferenze, per ritornare al tema del post, hanno sempre nomi e cognomi precisi e relativi conti in banca e non c'è da scomodare alcun "dio del male" per sapere chi ad esempio affama i bambini dei paesi poveri o chi promuove le guerre in giro per il mondo che hanno come vittime quasi sempre i bambini, come in questi giorni a Gaza. Persone in carne ed ossa e interessi in banca hanno ucciso ed ordinato di uccidere milioni di ebrei nei campi di sterminio, insieme a omosessuali, testimoni di geova, comunisti, malati di ogni tipo ecc. Persone in carne ed ossa hanno programmato voluto condotto e realizzato la mostruosità della seconda guerra mondiale, il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, la guerra attuale. Uomini e donne in carne ed ossa, non fantasmi o spiriti maligni.
E' facile ed è comodo affibbiare tutto ad un "dio del male", serve a non assumersi le proprie responsabilità nel rapporto con gli altri e con la natura che ci circonda. Quando ci troviamo di fronte alla malattia tumorale di un nostro parente o conoscente nessuno pensa che è anche colpa nostra quando usiamo plastica o prodotti chimici di vario tipo, o quando usiamo a più non posso l'automobile, o usiamo l'aereo per spostarci, o buttiamo l'olio fritto nel lavandino, tanto per citare solo poche cose, tutti fattori inquinanti dell'ambiente che poi ricadono su noi stessi. Altro che "il diavolo" all'origine di tutto il male che ci circonda.
Prima pigliamo coscienza del male che ognuno di noi fa e meglio sarà per l'umanità, senza rifugiarci in fantasticherie che servono solo a perpetuare il male e null'altro.
Ho scritto di getto, scusate se posso aver usato qualche tono un po' forte ma questi argomenti di solito mi fanno incazzare terribilmente.
ciao
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Re: Perchè Dio permette le sofferenze?

Messaggiodi Antonio » 6 gen 2009, 19:46

Come si fa a sapere se questa persona spirituale esiste veramente?

La Bibbia è la prova principale della sua esistenza. Lo menziona ripetutamente per nome (Satana 52 volte, Diavolo 33 volte). Contiene anche una testimonianza oculare dell’esistenza di Satana. Chi ne fu testimone? Gesù Cristo, che viveva in cielo prima di venire sulla terra, e che menzionò più volte per nome questo essere malvagio. — Luca 22:31; 10:18; Matt. 25:41.
Ciò che la Bibbia dice di Satana il Diavolo è logico. Il male che affligge l’umanità è notevolmente sproporzionato alla cattiveria degli uomini implicati. La spiegazione biblica dell’origine dell’attività di Satana chiarisce perché, nonostante la maggioranza delle persone desideri vivere in pace, da migliaia di anni l’umanità sia afflitta da odio, violenza e guerre, e perché queste condizioni abbiano raggiunto un livello tale da minacciare ora l’esistenza stessa del genere umano.
Se il Diavolo non esistesse, accettando ciò che la Bibbia dice riguardo a lui non si otterrebbero benefìci durevoli. In molti casi, invece, persone che un tempo si interessavano dell’occulto o che appartenevano a gruppi di spiritisti raccontano che si sentivano gravemente oppresse da “voci” provenienti da fonti invisibili o “possedute” da esseri sovrumani, ecc. Hanno trovato vero sollievo quando hanno appreso ciò che la Bibbia dice riguardo a Satana e ai suoi demoni, hanno messo in pratica i consigli biblici di rifuggire dalle pratiche spiritiche e hanno chiesto aiuto a Dio in preghiera.
Credere nell’esistenza di Satana non significa pensare che sia un essere con le corna, la coda a punta e il forcone, il quale arrostisca la gente in un inferno di fuoco. La Bibbia non descrive affatto Satana in questo modo. Questa immagine è frutto della fantasia di artisti medievali influenzati da rappresentazioni di Pan, dio della mitologia greca, e da quelle dell’Inferno di Dante. Lungi dall’insegnare un inferno di fuoco, la Bibbia dice esplicitamente che ‘i morti non sono consci di nulla’. — Eccl. 9:5.
È possibile che Satana sia solo il male che c’è nelle persone?
Giobbe 1:6-12 e 2:1-7 menzionano conversazioni fra Dio e Satana. Se Satana fosse il male che c’è nelle persone, in questo caso il male sarebbe stato in Dio, il che è assolutamente inconciliabile con ciò che la Bibbia ci dice di Dio, Colui “in cui non è alcuna ingiustizia”. (Sal. 92:15; Riv. 4:8) Fatto interessante, nei brani di Giobbe il testo ebraico usa l’espressione has-Satàn (il Satana), a indicare che ci si riferisce all’oppositore di Dio per antonomasia. — Vedi anche Zaccaria 3:1, 2,
Luca 4:1-13 narra che il Diavolo cercò di tentare Gesù perché gli ubbidisse. Il racconto riferisce le dichiarazioni del Diavolo e le risposte di Gesù. Si deve pensare che in quell’occasione Gesù fosse tentato dal male dentro di sé? Una tale ipotesi non sarebbe conforme alla descrizione biblica di Gesù come persona senza peccato. (Ebr. 7:26; 1 Piet. 2:22) Anche se in Giovanni 6:70 la parola greca diàbolos è usata per descrivere una qualità cattiva che si era sviluppata in Giuda Iscariota, in Luca 4:3 è usata l’espressione ho diàbolos (il Diavolo), a indicare una persona determinata.
Dare la colpa al Diavolo è un mezzo per evitare di assumersi le proprie responsabilità per le condizioni cattive?
Alcuni danno la colpa al Diavolo di ciò che essi stessi fanno. La Bibbia invece mostra che spesso gli uomini stessi sono responsabili del male che subiscono, sia per mano di altri uomini che in conseguenza della loro propria condotta. (Eccl. 8:9; Gal. 6:7) Nondimeno, la Bibbia non ci lascia nell’ignoranza circa l’esistenza e gli stratagemmi di questo nemico sovrumano che tanto dolore ha recato all’umanità. Ci mostra come possiamo sottrarci al suo controllo. Certo però dovremmo anche prenderci il tempo di confrontare questi versetti che vi ho citato per vedere se le cose stanno realmente così....! Un cordiale saluto!
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Re: Perchè Dio permette le sofferenze?

Messaggiodi amedeo » 6 gen 2009, 19:53

Ottima riflessione Sergio. Grazie per il contributo prezioso
Amedeo
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