il cuore di un prete...

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

il cuore di un prete...

Messaggiodi donfy » 11 nov 2008, 21:15

Sicuramente c'è da riconoscere che il cuore umano è un mistero difficile da capire a partire dalla persona che lo possiede. Io posso solo dirvi quello he sento dentro il mio. Ho letto molto, e non solo qui, le storie di tante di voi che mi hanno fatto soffrire e pensare. Sicuramente non tutte sono finite solo a causa del ministero sacerdotale, ma magari si sono affievolite e spente come accade per la fine di tanti amori.
Al di là dei casi singoli, certamente la legge celibataria è un impegno faticoso che ha sicuramente le sue ragioni ma anche molte pecchè.
Quello che però volevo comunicarvi è la mia esperienza di uomo e di prete. Personalmente mi sono innamorato tante volte, alcune in maniera superficiale, altre in modo molto profondo, e la lotta più forte dentro di me è stata il capire che se provavo amore per una creatura questo non voleva dire che il mio cuore fosse diviso e quindi un cuore diventato di "serie B". Non potevo accettarlo anche perchè nel mio amare misentivo pienamente uomo e pienamente prete. Non ho mai provato disagio a Messa, nella Confessione, nel ministero, ma nutrimento nel mio essere pieno di questo sentimento.
Ma per arrivare a questo ho faticato molto, ho lottato soprattutto dentro di me e sono stato seguito da ottimi confessori che mi hanno tolto ogni senso di colpa. Care amiche, il senso di colpa che ci avvolge a noi sacerdoti non appena si affaccia un sentimento di amore è terrificante. E' una bomba a tempo che si nasconde, che sembra sparire eppoi deflagra! Non so, forse perchè si pensa che il Celibato sia non avere una donna, o un amore...Ma io penso che Celibato e Castità siano prima di tutto relativi al come ci si rapporta agli altri, se ti servi delle persone o se le ami, se le usi o se ti fai strumento di amore e generosità verso di loro. Perciò sono vicino a voi, ma so anche che la paura di provare qualcosa se non viene lavorata e se non hai vicino persone sagge che ti guidano, è difficile gestirla. La puoi soffocare...eppoi spunta all'improvviso e tu se non sei maturato scappi via.
Volevo solo comunicarvi questo. Grazie delle vostre riflessioni che mi aiutano molto a crescere.
donfy
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Re: il cuore di un prete...

Messaggiodi Marianna » 17 nov 2008, 10:47

Car.mo le tue parole mi fan risplettere sulla storia che ho con un prete. Ormai dura da ben sette anni, per potergli stare accanto devo comportarmi da amica, ma entrambi vogliamo solo stare insieme e questa finsione ci fa molto male. Ho ripreso i contatti con lui e ci stiamo frequentando sempre da amici ( non abbiamo mai avuto rapporti, perchè lui lo vieta a se stesso e anche a me), però così penso che non possa durare all'infinito, perchè è solo una continua sofferenza di entrambi mentre Dio vuole solo che viviamo pienamente questo dono.


Ciao
Marianna


P.S.:Prega anche tu perchè la mia storia come tante altre si risolva. Grazie
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Re: il cuore di un prete...

Messaggiodi Marianna » 19 nov 2008, 21:40

Car.mo dorfy, non trovo la tua risposta al mio messaggio, mandala ( se puoi ) sulla mia email: mariarita_sambataro@yahoo.it grazie e spero di sentirti. :)
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Re: il cuore di un prete...

Messaggiodi Stefania » 28 nov 2008, 12:26

Mi piacerebbe che l'autore di questo messaggio tornasse a spiegarci le proprie valutazioni in merito al celibato obbligatorio dei preti, ad esempio perché lo ha accettato, come ha maturato la convinzione che non ci fosse nulla di male nel disattenderlo e, soprattutto, cosa direbbe a tutti quei preti che invece si trovano in difficoltà di fronte ad eventi di questo tipo. Credo che questo sarebbe fondamentale per i preti che ci leggono, ma anche per le donne che molto spesso si sentono come canne sbattute al vento...
Grazie
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Re: il cuore di un prete...

Messaggiodi donfy » 28 nov 2008, 12:32

Questo argomento lo tratto in privato, condividendo la mia esperienza con le persone che mi vogliono contattare. Stai tranquilla, cara Stefania, che in alcuni casi questa condivisione è già avvenuta. Per il resto non devo giustificare nulla.
Stai tranquilla che quello che hai chiesto è già partito ma in una forma diversa da come te lo aspetti tu.
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Re: il cuore di un prete...

Messaggiodi Stefania » 28 nov 2008, 15:19

Non capisco la ragione di questa risposta non proprio gentile. Che sia partita una catena privata, non può che farmi piacere. Mi domandavo soltanto se non fosse utile ai lettori/avventori del blog, donne o preti o quant'altro, ricevere considerazioni pubbliche e manifeste, frutto dell'esperienza di un ministero più libero.
Si vede che mi sbaglio.
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Re: il cuore di un prete...

Messaggiodi donfy » 28 nov 2008, 16:59

Non volevo apparire poco gentile e quindi ti chiedo scusa. Volevo solo dire che certe cose preferisco condividerle direttamente con chi ne ha desiderio.
A voce infatti si evitano fraintendimenti e si è più liberi di comunicarsi le esperienze-
a presto
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Re: il cuore di un prete...

Messaggiodi Antonio » 5 gen 2009, 15:01

Nell’enciclica sul “Celibato sacerdotale” (1967), Paolo VI ribadì l’esigenza del celibato ecclesiastico, pur ammettendo che “il Nuovo Testamento, nel quale è conservata la dottrina di Cristo e degli Apostoli, non esige il celibato dei ministri sacri . . . Gesù stesso non ha posto questa pregiudiziale nella scelta dei Dodici, come anche gli Apostoli per coloro i quali venivano preposti alle prime comunità cristiane”. — Lettera enciclica “Sacerdotalis Cælibatus” di S.S. Paolo VI sul celibato ecclesiastico, Edizioni Paoline, 1967, p. 5.
1 Cor. 9:5, PS: “Non abbiamo anche noi il diritto di portare con noi una moglie credente come l’hanno gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Pietro?” (Altre versioni qui hanno “Cefa”, nome aramaico di Pietro; vedi Giovanni 1:42. Vedi anche Marco 1:29-31, dove si parla della suocera di Simone, cioè di Pietro).
1 Tim. 3:2, Ri: “Il vescovo bisogna che sia . . . marito di una sola donna [“non sposato che una sola volta”, CEI]”.
Prima dell’èra cristiana il buddismo imponeva il celibato ai suoi sacerdoti e monaci. (History of Sacerdotal Celibacy in the Christian Church, di Henry C. Lea, Londra, 1932, 4a edizione, riveduta, p. 6) Ancor più anticamente, gli ordini superiori del sacerdozio babilonese erano tenuti a praticare il celibato. — The Two Babylons, di A. Hislop, New York, 1943, p. 219.
1 Tim. 4:1-3, CEI: “Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche . . . Costoro vieteranno il matrimonio”.
Antonio
 
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Re: il cuore di un prete...

Messaggiodi tere73 » 10 gen 2009, 11:03

ciao.
riguardo al post di donfy....
Tu ne parli apertamente e ti aprrezzo e stimo per questo tuo coraggio, ma come sono le reazioni dei tuoi "colleghi" e superiori della tua diocesi?
grazie.
ciao.
Teresa
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Re: il cuore di un prete...

Messaggiodi mara57 » 12 apr 2009, 21:46

caro Donfy, mi permetto questo appellativo poichè il coraggio che hai avuto a scriverci e il tuo modo di affrontare il problema mi ti fa sentire molto vicino . scrivo soltanto ora perchè sono iscritta da pochi giorni. devo dire però che anch io sono rimasta gelata dalla risposta data a Stefania soprattutto perchè , al di là delle parole, dare la tua e mail per avere un dialogo al di fuori di questa finestra, mi sembra che vanifichi il senso. E poi, perdonami, mi fai pensare al solito prete che generosamentesi offre di aiutare le pecorelle smarrite. in realtà gli smarriti sono la maggior parte di preti che, a differenza di te, non sono consapevoli delle proprie pulsioni e dei propri bisogni. io credo che la tua grande sensibilità potrebbe aiutare chi ci legge :uomini o donne; preti o donne di preti. pensa che il mio ex ( prete ovviamente ) non ha capito il vero motivo per cui ha chiuso il rapporto: ha preferito dargli altri nomi.
al
lora il senso non è tanto accogliere sfoghi o dare forza alle donne abbandonate, ma provocare stimoli e spunti perriflettere e mettersi in discussione , per tutti quei preti

che continuano a fare sublimazioni per evitare che quando sono vicino alla donna del cuore gli diventi duro. scusa la crudezza, ma tant è.....
Ma battutacce a parte, mi farebbe piacere poter usufruire ancora dei tuoi interventi. buona Pasqua. Mara
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