Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi donfy » 22 nov 2008, 1:06

Cara Paola sono convinto come te che si arriverà presto al cambiamento della norma celibataria. Non penso ad una abolizione ma ad una ridefinizione che preveda elibi e non. Questo richiederà una revisione di tante cosedi tipo logistico, pastorale ed economico.
Pazialmente condivido anche il fatto che la Chiesa lo farà perchè costretta. dl resto ciascuno di noi cambia le cose della propria vita quando è costretta a farlo.
Inoltre sono convinto che non sia il Papa a non volere certi cambiamenti. Benedetto XVI è più aperto di quanto sembri, fore più di Giovanni Paolo II, su molte cose grande conservatore.
E' la CURIA il problema che tiene bloccate tante cose e tante idee.
Questo almeno è ciò che credo e che ho capito nel mio ministero.
A presto. donfy
"Io sono la Risurrezione e la vita" (Gv 11)
donfabriziobiffi@gmail.com
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi zanon Giuseppe » 24 nov 2008, 13:10

Hai ragione Paola:si arriverà alla abolizione del celibato obbligatorio per esigenza di cose, per necessità dei fatti:carenza di preti,aumento delle altre confessioni religiose,stanchezza dei fedeli della ipocrisia della chiesa-gerarchia ecclesiastica. E quindi solo questione di tempo,ma si arriverà al celibato facoltativo.

Abituato a vedere le cose sotto l'aspetto culturale-teorico,io avevo sottolineato che a procrastinare la venuta di quel giorno, ci sono in particolare tre cause:la mentalità della attuale gerarchia,la mentalità dei fedeli,la difficoltà di rivedere gran parte del diritto canonico.
Viene opportuna l'osservazione di Paola che i fatti incalzano,che costringeranno a rivedere posizioni cristallizzate e certezze granitiche. Le due guerre mondiali ci parlano chiaro, in proposito.

Vorrei comunque sviluppare il mio pensiero sulla mentalità dei fedeli.
La gran parte è favorevole a voler dare il matrimonio ai preti. I sondaggi parlano chiaro. Ma lo è perchè stufa dei continui scandali, dello tsunami della pedofilia dei preti, dei fatti quotidiani e della percentuale dei preti con doppia vita. Soprattutto perchè convinta che a fare il prete è la fede e la vocazione,non il celibato obbligatorio.
Tuttavia, ancora gran parte dei fedeli non è pronta a vedere il prete sposato,con famiglia e figli propri.
Sembra che porti via qualcosa ai parrocchiani,sembra che sarebbe in difficoltà a tenere per sè i segreti del confessionale e delle confidenze private. Anche nelle cose più semplici lo si vede: un mio amico è ministrante della comunione ma quando i fedeli possono,fanno anche dieci passi in più per andare a ricevere la comunione dal parroco!
Giuseppe Zanon
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Stefania » 24 nov 2008, 17:04

So di essere una voce fuori dal coro, ma la mia esperienza con preti e laici è molto diversa. Si tratta proprio di una non volontà di pensare in modo critico. I preti in ministero difficilmente prendono posizione e il più delle volte, sempre nella mia esperienza, su questo argomento tacciono, o se va bene, dicono che le scelte della gerarchia sono comunque giuste e venerabili (almeno questo dicono in pubblico). "Ma fanno soffrire".... "Fa niente, l'istituzione ha sempre ragione". Stessa frase mi sono sentita ripetere molte volte dai laici. Addirittura alcuni mi hanno detto che avrei potuto essere scomunicata per aver messo in dubbio le regole del Diritto Canonico o semplicemente le parole del papa o della curia.
Sarei d'accordo con voi se vedessi l'istituzione andare verso posizioni un minimo più progressiste, ma mi sembra che sia l'esatto contrario.
La carenza dei preti... Probabilmente provvederanno ad ordinare migliaia di diaconi permanenti. E risolveranno così. Ma tornare indietro su questa cosa, la vedo dura, molto dura.
In fondo, gli ultimi discorsi che abbiamo sentito non mi sembra vadano verso un'apertura di qualche tipo, vedi preti omosessuali o non dichiaratamente casti ...
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi ornella » 24 nov 2008, 18:52

Sull'argomento la mia esperienza è simile a quella descritta da Stefania: i preti in ministero per quanto mi risulta sono meno insensibili rispetto ai laici. Per quel che mi concerne, io non penso che senza un Concilio che affronti la tematica globalmente, come riforma della Chiesa universale, toccando l'educazione seminariale, il ruolo dei laici nella chiesa, con una loro maggiore indipendenza, la possibilità per i chierici di coniugare lavoro e ministero etc., sarà difficile dare delle risposte positive anche a livello organizzativo. Per quanto concerne la pelosa questione pedofilia, non solo in seminario e non solo ai danni di minori maschi, nonché la diffusione di alcolismo e di relazioni omo ed eterosessuali con maggiorenni, sto leggendo un libro di due giornalisti americani, Jason Berry e Gerald Renner, i quali, per addentare l'argomento principale della loro inchiesta, ovvero la vita di padre Maciel e dei Legionari di Cristo, partono da lontano: ho davanti un testo non di parte, anzi tendenzialmente non certo "progressista", la cui narrazione documentata parte dai primi anni ottanta, quando negli USA si cominciava appena a parlare di pedofilia e non solo. Secondo gli autori, che citano nomi e cognomi, la diretta conseguenza alle prime relazioni sulle pratiche pedofile nelle strutture cattoliche spedite a Roma, fu la presa di posizione nei confronti dell'omosessualità tout court da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede guidata dall'allora card. Ratzinger. Ho letto sì e no una cinquantina di pagine delle 111 dedicate all'argomento in generale, ma già si delinea la mentalità ostile al mondo laico definito "anticlericale" che ha ostacolato le denunce penali mentre si approdava con meno difficoltà a quelle cause civili che poi hanno ridotto sul lastrico più di una diocesi. Ovviamente spostando i preti senza ridurli allo stato laicale. Ma si nota anche la difficoltà di molti abusati a chiedere giustizia civile e penale: denunciavano direttamente ai vescovi rimettendosi alla loro paternità e non sortivano alcun esito. Se interessa, io ho trovato il libro alla libreria Feltrinelli, è stato scritto durante il papato di Giovanni Paolo ii, e si intitola: Legionari di Cristo, abusi di potere nel papato di Giovanni Paolo II - di Jason Berry e Gerald Renner - edito da Fazi - costo 23 euro e 50. Il titolo originale del libro uscito negli USA nel 2004 era più propriamente: Vows of Silence.
E' molto interessante perché ci familiarizza sulle abitudini curiali, sulle guerre intestine, ma anche sulla nascita dei vari movimenti a difesa delle vittime. Pur se sono solo all'inizio, il libro è di 377 pagine e ricco di note documetali e rimandi bibliografici, ne capisco di più ora che da tutti gli articoli che ho ricevuto da Umberto Lenzi o che ho reperito in rete... . Quindi mi scuso se mi sono allargata e sono andata fuori tema, ma l'esperienza dei paesi anglofoni, incluse quindi Irlanda e Australia, qui in Italia non la conosciamo bene, né conosciamo le dinamiche dei gruppi che hanno sortito il risultato di far finalmente luce su tanti disastri.
Un saluto
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Paola » 30 nov 2008, 11:48

:oops: Se devo essere sincera, sono un pò delusa poichè nessuno di voi ha evidenziato e discusso sul punto della Bibbia in cui
1 Timoteo 4,1-3: «Ora lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, per l'ipocrisia di uomini bugiardi, marchiati nella propria coscienza, i quali vieteranno il matrimonio e imporranno di astenersi da cibi che Dio ha creato...»
Era questo il punto in cui da sempre tutti i veri uomini di fede, in primis tutti i preti, vescovi e cardinali che si battono per l'abolizione del celibato obbligatorio, dovevano fare forza per portare le ragioni ad una apostasia di fede!!!
Molti non conoscono questo passo della Bibbia e quindi, credo si dovrebbe divulgare a più non posso magari facendone volantinaggio di questo passo (tanto per dirne una), per vedere la reazione del popolo di Dio e mettere in ridicolo la gerarchia che è apostata!!!
Come vorrei vedere le reazioni...
Perchè non ci pensiamo seriamente a fare un'iniziativa del genere???
Possibile che non ci vogliamo smuovere e fare rumore???
Se non facciamo nulla, loro crederanno di poter fare sempre e comunque quello che vogliono!!!
Scusate il mio sfogo, sono fumina, ma vorrei non scrivere solo parole, desidero tanto poter, assieme a chi ha buona volontà e che ha a cuore questa battaglia,fare quantomeno qualcosa!!!
Vi esorto a discutere su su questo punto chiave della Bibbia e trovare il modo per lottare insieme facendoci guerrieri e non solo vittime!
"Tutte le valanghe prima di diventare tali erano solo fiocchi di neve"!!!
Paola
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi ornella » 1 dic 2008, 19:32

Cara Paola,
non per disilluderti, ma nei secoli e i millenni alla Parola si è fatto dire tutto e il contrario di tutto. Leggendo diversamente Paolo, ad esempio, i TdG. richiedono che tutti i loro diaconi e i loro anziani siano sposati da almeno cinque anni. Non lo dico per banalizzare il tuo "grido di dolore" ma a parlare di demonio e di apostasia ci starei estremamente attenta. Riguardo al fare un'azione "bellicosa", credo sia inseguire un'utopia. Piuttosto, perché non pensare alla modifica della mentalità di tanti/e che genera frustrazioni, dolori, incomprensioni o peggio indifferenza? Io cerco di fare questo, buscandole alle volte in prima persona, senza avere cause, la sola causa per me è una chiesa davvero più umana e più vicina allo spirito delle prime comunità cristiane. Che non significa una chiesa lassista, significa una comunità di cristiani e cristiane consapevoli che si incamminano congiuntamente per una meta: la predicazione e la realizzazione del regno di Dio, nella libertà della propria coscienza e nella conoscenza della Parola. Non ti dirò che per questo ci vuole "pazienza", ci vuole però la una grande capacità di mettersi in ascolto anche di coloro che non la pensano come noi, di uscire dai recinti protetti di chi vede le cose come noi, e provarci. Con testardaggine. perché non sarei affatto contenta se noi ottenessimo una riforma significativa della chiesa senza... un bel pezzo di chiesa! La questione del celibato opzionale, per uscire da ruoli vittimari e qui ti do ragione, passa dal coraggio di lavorare su noi stessi e cambiare spiritualmente e psicologicamente la frattura che esiste tra laici e presbiteri. Il problema per me sta innanzitutto lì. E lì sta il nodo della questione, perché se noi riusciamo a dimostrare, nel quotidiano, che è possibile vivere amicalmente nella diversità dei carismi ma senza alcuna sudditanza, fregandocene altamente delle chiacchiere da sacrestia, contribuiremo a schiodare il pregiudizio generato dalla separatezza del sacro. In secondo luogo vi è una necessità di trasparenza: escano fuori quei presbiteri che desiderano vivere autenticamente un rapporto a due e lo facciano coram populo, testimoniando che si possono coniugare, nella pratica se non nella grammatica, il matrimonio con il ministero. Saranno costretti ad andarsene? Certamente sì, per ora, ma dovrebbero non andarsene in silenzio, col senso di colpa, ma testimoniando il perché delle loro scelte, in comunità come fuori. Questo non significa, e francamente neppure mi piacerebbe, affidarsi al sensazionalismo ed esporsi quasi si fosse degli eroi o degli esempi. Significa semplicemente vivere senza nascondersi, vivere dimostrando che si deve fare la verità nella propria vita, se si vuole essere testimoni credibili della verità con la V maiuscola. E significa affrontare le conseguenze in due, non come mi capita spesso di leggere, con una donna "evanescente" che si staglia sullo sfondo. L'amore solido e duraturo, un progetto di vita aperto anche alla vita di figli, non può essere né disprezzabile né occultabile. Né vissuto pubblicamente come se l'altra non ci fosse.
Un affettuoso abbraccio
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Stefania » 3 dic 2008, 12:39

Come già discusso con Paola in privato, e in virtù dell'esperienza che in questi anni ho acquisito, ritengo che non sia possibile ipotizzare una qualche azione, almeno finché:
- non si smetta di avere paura e di nascondersi (tipo "armiamoci e partite" per intenderci)
- non si abbia realmente voglia di impegnarsi, in modo continuativo e onesto
- non si smetta di pensare che tanto ci penserà qualcun'altro
- non si decida di uscire da dietro la tastiera e lo schermo e mettere il proprio nome, cognome e faccia

Ci sono mille altri punti della Bibbia, ma in particolare del Nuovo Testamento, che la gente non conosce. O per lo meno non ne conosce il vero significato, il vero valore. Conosciamo il Vangelo per sentito dire, ascoltando le orribili omelie domenicali e accontentandoci dell'idea approssimativa e monotematica che ci è stata presentata.
Farei volentieri un volantinaggio, principalmente per diffondere il vero volto di Dio, includendo temi come il celibato obbligatorio, la condizione degli omosessuali, delle donne, il potere, il denaro, l'ambiente, la giustizia, ecc. Tutte cose di cui il Vangelo parla, anche se ci sembra che non lo faccia chiaramente.
Sapendo già che si correrebbe il rischio di venire riconosciute, intervistate o chissà cos'altro... c'è davvero qualcuna/qualcuno disposta a farlo?
Se non seminiamo il dubbio, mai inizieremo la ricerca della verità.
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi ornella » 4 dic 2008, 18:45

Cara Stefania,
no, io non mi metterei più a volantinare. Lo ho fatto in rete per gli argomenti più diversi, e ti capita di tutto. Dalle mail di insulti, graziosamente anonime e con indirizzi fatti ad hoc per cui non puoi neppure rispondere per le rime, all'avere invasa la posta di argomenti eterogenei, richieste di confronto su temi specifici, il tutto mescolato insieme e difficile da evadere perché ognuno/a scrive ovviamente all'insaputa degli altri, per cui si risulta spesso "in ritardo" a rispondere. Io avevo parecchia carne a fuoco in rete, sino a tre anni fa. Ho smesso, mi sono persuasa che le mie sole forze sono quello che sono, e che non posso parlare di tutto e seguire di tutto, col rischio di essere stressata, pressapochista e soprattutto di non vivere la mia vita se non davanti a un monitor e a una tastiera. Per quanto concerne la quotidianità, non so gli altri, ma io ho riscontrato, anche solo scrivendoci, che è difficilissimo che un argomento non diventi "la causa" ed è fantascientifico che le varie "cause" si parlino tra di loro. E' ancora più complicato poi trovare persone che siano disposte ad interessarsi seriamente di argomenti come la teologia, la morale e quant'altro uscendo anche un minimo dagli schemi "ufficiali". La domanda più frequente che mi veniva posta era: "ma perché mai ti mescoli con gente così"?" Si trattasse di omosessualità o di celibato obbligatorio o di altre questioni, pochissimi, nella mia fallibile esperienza, si interessano oltre il loro vivere privato. Poi si alzano i lamenti se si è toccati di persona. E' un po' come quando si parla di violenza carnale: tocca sempre a qualcun altra perché "se la è cercata"... eccetto che non capiti di viversela.
Ti auguro di avere esperienze diverse e migliori delle mie, ma le mie sono state queste.
Non sono rassegnata, per il poco tempo che ho deciso di dedicare alla rete, mi informo e faccio informazione, ma non ho più alcuna intenzione di essere presa a bersaglio gratuito o di essere considerata di volta in volta "quella dei preti sposati", "quella degli omosessuali", quella di "noi siamo chiesa", "quella di donne così" o mettici tu quello che vuoi. Io ho provato a non avere appartenenze, ma pare impossibile, chi si interessa di marginalità lo fa quasi sempre perché ai margini ci vive. Nel vivo quotidiano del "normale" tessuto ecclesiale è difficile entrare, molto difficile... . E anche qui, ci entri finché frequenti l'ambiente, poi tutto torna a dormire sonno tranquilli. Io ho un ministero da portare avanti: il mio matrimonio e finalmente ho Fabio con me, e finalmente ho meno, molto meno tempo da dedicare ad altro. E leggo molto. Non ho rinunciato a formarmi, né ho rinunciato alla testimonianza quotidiana appena ne ho la possibilità, ma ad altro non penso neppure più.
Un forte abbraccio
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Stefania » 5 dic 2008, 12:52

Capisco benissimo di cosa sta parlando Ornella. In piccola parte ci sono già passata o ci sto passando.
Non sono rassegnata, anche se a volte mi ritrovo amareggiata e sconsolata.
Essere a disposizione delle donne che vivono o che hanno vissuto storie con preti/religiosi è stata ed è una mia scelta consapevole. Sono sempre più convinta che una volta "scoperto l'arcano", cioè che il celibato non c'entra niente con la fede e col vangelo, che se ci si innamora nessuno tradisce nessuno, che Dio non è quello che ci hanno fatto conoscere ecc... si possa e si debba diffondere questo tesoro acquisito.
Tra l'altro aiutare le altre a capire e ad accrescere la propria consapevolezza è utile a loro e a me. Se di tanto in tanto faccio delle proposte, non è perché una mattina mi sveglio e voglio cambiare il mondo, ma perché vengo sollecitata a farlo. Il passo che mi manca è la distanza tra l'entusiasmo delle richieste che ricevo e il preoccupante disinteresse (o timore) del dopo.
D'altronde, per comprendere questo, dovevo necessariamente passarci; cominciare una attività o un progetto in 10 e, dopo neanche un mese, ritrovarsi in 2.
Ma io ho intenzione di continuare a tentare, a proporre. Schermo e tastiera non mi bastano.
Quello che so per certo è che da sola non posso fare molto, se non contare sulle mie forze garantendo la maggior disponibilità e accoglienza possibile a tutti. Ma da qui a riuscire ad organizzare delle iniziative concrete e utili alla comunità ecclesiale, ce ne passa...
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi ornella » 14 dic 2008, 18:35

Cara Stefania,
un incoraggiamento telegrafico perché ho la schiena quasi bloccata: non demordere, i tempi per passare dalla teoria all'interiorizzazione di un altro modo di confrontarsi con la propria situazione non sono brevi, e non sono mai ipotizzabili. Capisco che sia frustrante, spesso, aspettarsi un po' di entusiasmo mentre poi ci si trova a fare i conti con la paura del "dopo". Il dopo dobbiamo costruircelo, nessuno lo farà al posto nostro. Farlo insieme e non individualmente è meno duro. Questo è il messaggio che vorrei arrivasse alle sorelle che leggono questo forum. Passare da vaghi desiderata ad azioni di sensibilizzazione progettate insieme è tutto eccetto che facile, ma scoraggiarsi o limitarsi a lamentare una situazione non serve alla vita, serve a ripiegarci su noi stesse. Io un'esperienza molto profonda la ho attraversata negli anni con i miei fratelli omosessuali che non hanno "scelte", debbono confrontarsi tutti i giorni con una condizione che non si sono cercata in alcun modo, dal mondo del lavoro e delle professioni al mondo ecclesiale, non ultima l'emarginazione familiare. A questo proposito mi ha sempre colpita la loro fraternità concreta, si trattasse di dare ospitalità concreta a un prete trasferito perché dichiaratosi omosessuale (è successo) o si trattasse di problemi famigliari e lavorativi. Forse, se ci fosse una molla più concreta dettata dall'effettiva necessità di interrogarsi sul proprio vivere e sul proprio futuro, ogni giorno, i tempi sarebbero meno lunghi, i discorsi più centrati. Internet è uno dei mezzi, ma non è "la soluzione", la soluzione sta nell'incontarsi, guardarsi in faccia e condividere... la progettazione di qualcosa da fare insieme arriva dopo, insieme all'accertata disponibilità di ognuna e nei limiti che ognuna liberamente si dà.
Un abbraccio affettuoso e le scuse a tutte, sono davvero in tocchi
Ornella
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