Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Paola » 1 nov 2008, 12:06

:P La Bibbia dice con molta chiarezza che sposarsi non è proibito per coloro che vogliono piacere a Dio, quindi preti compresi! Anzi, essa specifica: 1 Timoteo 3,2.4: «Bisogna che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, prudente, ospitale, atto ad insegnare ... che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro; poiché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della casa di Dio?».
Ma ancora di più aggiunge: [b]1 Timoteo 4,1-3: «Ora lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, per l'ipocrisia di uomini bugiardi, marchiati nella propria coscienza, i quali vieteranno il matrimonio e imporranno di astenersi da cibi che Dio ha creato...». [/b]Inoltre, l'atto sessuale fra due persone sposate non è peccato (1 Corinzi 7:1-5). In questo passo, ai coniugi viene comandato: "Non vi private l'uno dell'altro" e che ciascuno doni il proprio corpo al proprio coniuge. In Efesini 5:22-23 Dio sceglie la relazione fra marito e moglie come esempio della sua relazione fra i credenti, dicendo che la moglie deve essere soggetta al marito come la Chiesa è soggetta a Cristo, e che il marito deve amare la moglie come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato sé stesso per la sua purificazione. Poi, aggiunge che come il credente è membro del corpo di Cristo, marito e moglie "diventeranno una stessa carne".
È vero che chi non è sposato è più libero per svolgere l'opera di Dio, ma è anche vero che Dio dice: "È meglio sposare che ardere" (1 Corinzi 7:9).
Pietro, secondo la Chiesa Cattolica Romana, era vescovo e primo Papa, però la Bibbia dice anche che era sposato (Matteo 8:14; 1 Corinzi 9:15). Questo mostra chiaramente che il celibato del clero non è un comandamento di Dio. Esso fu imposto al clero da alcuni sinodi (Elvira, Orange, Arles, Agde, Toledo) e dal Concilio Lateranense del 1139. Fu una decisione sbagliata perché molti preti non riescono a vivere tutta la vita senza il rapporto affettivo e sessuale, e Dio considera le relazioni tra persone non sposate come peccato estremamente grave (1 Corinzi 6:9-10,18; Atti 15:28-29; Apocalisse 21:8). Si pensa, erroneamente, che i poveri preti che non riescono soprattutto a resistere alle carenze affettive e cadono in peccati sessuali, abbiano una più severa condanna da Dio e che questi scandalizzano i molti. Oggigiorno la grande maggioranza dei preti vorrebbe essere libera di sposarsi, ma finora questa decisione sbagliata, presa tanti secoli fa, non è ancora stata corretta. Forse perché solo i Papi hanno autorità di cambiare questa regola della Chiesa Cattolica Romana, e di solito essi sono molto vecchi, il che significa che a loro non interessa più questo problema-dramma!
Non sto dicendo che tutti i preti e tutti i pastori devono sposarsi, ma che sposarsi o no deve essere una decisione personale, conforme all'insegnamento della Bibbia.

Infatti, l'apostolo Paolo non era sposato, ma Pietro sì!!!
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi chino » 5 nov 2008, 15:56

Tutto molto chiaro quanto espresso ripetutamente dalla Bibbia. Ma la gerarchia da quell'orecchio non ci sente. Che fare??? A mio parere solo una forte capacità organizzativa degli oltre 100 mila preti sposati cattolici del mondo possono rimettere in discussione il celibato come legge obbligatoria. Oppure una ulteriore carenza di vocazioni può prendere per la gola i nostri vescovi, santi sinodi, concistori vari.......Oppure un colpo del Grande Spirito può inaspettatamente sorprendere la vita della chiesa.
Per quanto mi riguarda, il gruppo di Sorrivoli cerca di fare opera di cultura biblica appropriata e continua, conapevoli però di essere pochi e piccoli. Chino di Cesena
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Stefania » 6 nov 2008, 17:14

Caro Chino, innanzitutto voglio darti in benvenuto. Noi ci siamo conosciuti.
A mio parere questa legge non potrà essere cambiata finché non si accetteranno le conseguenze legate alla scelta di esporsi, di andare 'contro'.
Mi riferisco sia ai preti sposati, che, almeno fino ad oggi, non hanno trovato il coraggio di 'perdere la faccia' esponendosi, sia a quelli che stanno dentro e che molto potrebbero fare per cambiare le cose. Mi si dice: "i cambiamenti si fanno dal di dentro". OK, mi sta bene. Ma come? Assecondando la propria paura di perdere uno status, accettando di stare in silenzio, di fare le cose di nascosto sperando che il castigo divino non arrivi e prevalga la misericordia del Padre per le nostre debolezze?
Hai ragione, molta parte di questo sistema deriva da una errata conoscenza del Vangelo, da una clericalizzazione del messaggio di Gesù, direi ancor meglio, dalla precisa volontà di tacere l'aspetto liberante della fede, così come è desiderio del Padre.
Serve un gesto forte: perché non vi organizzate e presiedete le Eucaristie, laddove vi siano gruppi che vi accolgano, privatamente o pubblicamente? So che, in base al diritto canonico, non potreste farlo. Ma è proprio questo che va superato: bisogna ignorare una legge sbagliata, così come Gesù ha trasgredito il Sabbath. Non ha chiesto il permesso a nessuno. L'ha fatto, punto e basta.
Potreste in tal modo spiegare alla gente il perché del vostro gesto, chi sono i preti sposati, perché si chiamano così, quanti ce ne sono, quanti sono i preti cattolici e sposati "autorizzati" (convertiti dall'anglicanesimo o simili...). Cercate di coinvolgere quei preti in ministero che reputate in grado di sostenervi (sempre che ve ne siano davvero!!!).
Noi donne stiamo tentando di darci una organizzata, per quanto difficile possa essere e vi sosteremmo nelle vostre iniziative. Credo che in fondo vogliamo e desideriamo tutti una chiesa più umana, una maggiore vicinanza al Vangelo e il rispetto della sovranità della coscienza personale.
Cosa possiamo fare insieme? Un abbraccio
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi chino » 9 nov 2008, 21:22

cara Stefi
quello di concelebrare in tanti preti sposati ci è stato possibile anche lo scorso anno , giorno di pentecoste a Villa Dionora in Carpineta. Una delle parrocchie di don Pasqualino che tu conosci. Presiedeva Fausto Marinetti ancora che fece una omelia splendida sul significato della pentecoste. In privato, nelle famiglie, mi capita spesso di celebrare. Due settimane or sono, ho "solennemente" celebrato il battesimo a Sorrivoli per due gemelli miei pronipoti difronte a parecchia gente che ha partecipato in modo attivo....senza suscitare particolare meraviglia. Al termine della liturgia, mio figlio Francesco mi dice: "quando mi sposerò, mi sta bene uno stile del genere e sarai tu a benedire le mie nozze", "caro ingegnere-gli ho risposto- hai 28 anni, e se aspetti troppo non so se ......grazie comunque del pensiero".
ciao,Stefi....un abbraccio Chino
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Stefania » 10 nov 2008, 14:58

Caro Chino,
capisco che nella realtà in cui vivi questa pratica sia ben accetta e forse anche consueta, ma dobbiamo pensare che il 90% dei cristiani cattolici non sa neanche dell'esistenza dei preti sposati. Ma, ancor più grave, non immagina le situazioni di sofferenza e disagio che esistono nell'ambito dei rapporti prete/donna. E quelle poche volte che se ne parla è soltanto per tentare di acquisire particolari piccanti della vita sessuale del clero per poi condannare tutta la faccenda.
Se non siamo noi a convogliare le informazioni nella maniera giusta, chi può essere interessato a farlo? E quando dico noi intendo: preti sposati, mogli dei preti sposati, donne coinvolte in rapporti clandestini, preti coinvolti in rapporti clandestini (anche se quest'ultima cosa è un'utopia).
Non a caso ti ho domandato cosa possiamo fare insieme.
Sapevi che esiste una associazione che si chiama PIB? E' un sito di preti (Priestser in Beziehungen - Preti in relazioni) che hanno relazioni con donne, alcuni dei quali hanno richiesto la dispensa, altri no. Si sono affiancati al gruppo di donne dei preti ZoFra che ha sede in Svizzera in modo da poter affrontare il problema su entrambi i fronti.
Che ne pensi?
Saluti
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi zanon Giuseppe » 13 nov 2008, 13:17

Vorrei continuare sull'argomento trattato da Stefania e Chino e cioè il celibato obbligatorio e quello facolta-
tivo. Dalla Bibbia si deduce il secondo:Cristo era celibe ma ha lasciato che gli apostoli fossero anche sposati.
Dalla Chiesa, la parola più autorevole mi sembra quella del Concilio Vaticano II:'La perfetta e perpetua continenza per il Regno dei cieli...non è richiesta dalla natura stessa del sacerdozio..' (PO-16).
La gerarchia ecclesiastica è per il celibato obbligatorio e lo difende come preziozo dono ricevuto dalla Tradizione, da difendere come 'Fulgida gemma' e come valore 'sommamente conveniente al sacerdozio';
nel popolo di Dio, nella Chiesa dei nostri giorni, dai vertici ai semplici fedeli, il dibattito è aperto. Basta pensare alla spontanea affermazione del card. Hummes prima che entrasse in Vaticano:' Il celibato non è un dogma' ,richiamata e condivisa da molti cristiani.
Posto dunque che il dibattito è aperto e legittimo, noi favorevoli al celibato facoltativo proviamo a domandarci quali siano in concreto i motivi per cui esso non viene approvato, per cui viene dilazionato il momento di vivere il celibato 'come carisma e non come obbligo', come libera scelta dei liberi figli di Dio ?

Provo io ad elencarne qualcuno, nella speranza di avere poi il vostro pensiero.
La mentalità della gerarchia ecclesiastica attuale, tutta sui 60-80 anni, cresciuta col culto dell'osservanza del sesto comandamento e dei voti di castità e della purezza ( S.Maria Goretti), valori indubbi ma non esaustivi del messaggio evangelico. La mentalità dei fedeli oggi, convinti che bisogna cambiare dati anche i continui scandali di pedofilia e dalla constatazione che il celibato non è osservato da tutti i sacerdoti, ma poi
perplessa di fronte alla figura di un parroco sposato.
Soprattutto l'immane lavoro di revisione del diritto canonico che attenderebbe gli specialisti al pensiero di regolamentare la figura di un parroco che si insedia in parrocchia con la propria famiglia:regole,retribuzione,
trasferimenti,abitazione...

E altri motivi che troverete voi !
Giuseppe Zanon
zanon Giuseppe
 

Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi donfy » 13 nov 2008, 13:29

caro Giuseppe la penso come te. Io sono convinto comunque che presto le regole muteranno.
Anche a me ha infastidito la ritrattazione da parte del Card. Hummes non appena insediatoin Vaticano. Comunque nonsono mancati altri autorevoli interventi
da parte di alcuni Vescovi e cardinali (ricorderai quello del Presidente delle Conferenza Episcopale Tedesca, non appena insediato). Poi non ne parliamo del movimento dal basso con tanti sacerdoti che la pensano come noi.
Condivido anche le legittime preoccupazioni organizzative. Come mettere un parroco in parrocchia con la fanmiglia?
Forse si potrebbe far partire degli esperimenti pilota. Naturalmente ci vorrà tempo ma sono certo che il cambiamento è in atto.
Io vorrei però un'articolazione della norma celibataria, non una sua abolizione. Una differenziazione codificata i cammini e sensibilità differenti,
senza far sparire una norma che secondo me ha delle sue vaenze positive.
Grazie del tuo intervento. donfy
"Io sono la Risurrezione e la vita" (Gv 11)
donfabriziobiffi@gmail.com
donfy
 
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Stefania » 13 nov 2008, 17:55

Che il celibato non sia un dogma, le persone intelligenti e un minimo preparate lo sanno già, senza bisogno del card. Hummes. Strano, ma vero, anche le più devote lo sanno. Nelle istruzioni del catechismo della chiesa cattolica il celibato non rientra fra i dogmi. PERO': "Se la chiesa ha stabilito così, ha i suoi buoni motivi, e io mi fido perché la chiesa non sbaglia". Punto e basta.
Nella mia esperienza è questa la risposta che pone fine a qualunque dibattito.
E non sono affatto certa che queste regole muteranno. Anzi, andremo sempre più indietro, come già stiamo facendo. Non cambierà nulla finché non cambieranno alcune convinzioni radicate che distruggono il senso evangelico di chiesa:
1) Gesù non ha fondato una istituzione
2) Gesù non ha "ordinato" nessuno, ma ha dato mandato ai discepoli (uomini e donne) di annunciare il vangelo ciascuno secondo il proprio carisma
3) Gesù non si è soffermato sulle faccende sessuali, non ha dato istruzioni in merito (ha detto amatevi, quindi non fate dell'altro oggetto del vostro piacere)
4) Gesù non ha posto regole o condizioni, quindi il diritto canonico in sé, così come strutturato, non avrebbe ragione d'esistere.
Date queste personalissime premesse, aggiungo che:
- non è giusto associare castità - omosessualità - pedofilia, comunque si cerchi di mischiarle tra loro
- la gerarchia di fatto non è interessata a stabilire se i preti siano casti o meno, solo non vuole scandali
- è difficile che una famiglia potrà vivere con lo stipendio del prete, quindi il prete dovrà lavorare, ma questo non è ben visto dall'istituzione
- se il papa un giorno si affacciasse dalla finestra e urlasse che il celibato obbligatorio è stato abolito, ed è la cosa che più di tutte mi sconcerta, nessuno avrebbe nulla da obiettare, nessuno si domanderebbe: "ma come... fino a ieri tuonavi perché i preti fossero casti e puri e cacciavi tutti quelli che non riuscivano ad esserlo, e ora che ti prende?"
Certo, ci sono circa 200 preti sposati autorizzati nella chiesa cattolica romana, e sono quelli covertiti dall'anglicanesimo o dal potestantesimo in generale, che hanno famiglia, ma.... "A PATTO CHE NON SI SAPPIA"....... Allora una persona sana di mente direbbe: "Ma li avete autorizzati voi!!!!!" Risposta: "No, non si deve sapere".
Clero e vescovi (e anche pù su) sono di fatto contrari ad a molte altre incoerenze della dottrina cattolica, ma rimangano in silenzio, aspettando tempi migliori...
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi zanon Giuseppe » 14 nov 2008, 21:16

Stefania dice:'E non sono affatto certa che queste regole muteranno'.
Donfy dice:'Io sono convinto che presto le regole muteranno'.
Scusami Stefania, ma io sto con Donfy, anche perchè lui parla dal di dentro e sa cosa bolle in pentola.

E cambieranno nonostante i tre motivi che rallenteranno i tempi:mentalità della attuale gerarchia,mentalità
di parte dei fedeli,difficoltà nell'adattamento del diritto canonico.
Li ho accennati anche nel mio precedente intervento,qui riprendo il primo motivo di tale rinvio:mentalità della attuale gerarchia. Questo,ben inteso e con tutto il rispetto,non riguarda il pensiero degli attuali uomini che governano la Chiesa perchè il pensiero e l'opinione possono essere al di sopra di ogni condizionamento personale. Non c'è dubbio. Però la mentalità,il clima nel quale si è cresciuti e si è stati educati,possono un pò condizionare.

Quale mentalità? Parlo di me che ho passati i 71 anni e so bene come ci educavamo,come siamo cresciuti.
All'oratorio e in parrocchia,eravamo ossessionati dal sesto comndamento 'Non commettere atti impurri',quasi non c'erano altri comandamenti,la figura che ci sovrastava era la statua di S.Luigi Gonzaga con in mano il giglio della purezza;da imitare,ad ogni costo,altrimenti a confessarsi,e dire tutto,se no c'era il sacrilegio.
Passato in seminario,la musica non è cambiata:fobia del sesso ed identificazione della donna come tentatrice
ed ostacolo alla vocazione sacerdotale. Immaginarsi i conflitti psicologici tra le reali pulsioni di un giovane normale e quei precetti calati dall'alto ! Siamo cresciuti con questa mentalità,inutile discuterne!

Oggi si guarda alla vita con più naturalezza,il cristiano è invitato a collocarsi nel creato con una visione francescana,serena e fiduciosa:laudato sii mi Signore...con tutte le tue creature !
Per il sole,per le stelle,per sorella acqua che disseta e rinfresca (non troppa perchè inonda ed annega),per fratello fuoco che riscalda ( non troppo perchè brucia),per un buon bicchiere di vino perchè scalda il cuore e tira su (non troppo perchè obnubila la mente e butta giù),per il sesso e per l'amore umano che ci mettono gioiosamente in sintonia con tutto il creato,che sono realtà stupende e che proprio per questo hanno delle loro regole. E' normale,ma non facciamone un'ossessione. E se uno sceglie il matrimonio fa una bella scelta,non è per un 'remedium concupiscentiae' ma per amare a tutto campo,come vuole il Creatore,come vuole la Bibbia.

Ed ecco allora che applicando questa visione serena e naturale al sacerdozio, ne risulta che un sacerdote non
è grande perchè è celibe ma perchè ama,ama i suoi fratelli e Cristo il fratello maggiore,perchè la sua vita è guidata dal Vangelo,perchè sente l'urgenza di comunicare a tutti i valori del messaggio cristiano.
Se avrà scelto il celibato,benissimo,se avrà scelto il matrimonio, benissimo ancora !
Giuseppe Zanon
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Paola » 21 nov 2008, 20:56

Quello che penso io a proposito all'abolizione del celibato obbligatorio:

1) Si arriverà presto, dopo la fine di questo papato, all'abolizione del celibato obbligatorio non per convinzione, poichè si dovrebbe ammettere che fino ad oggi hanno commesso madornali errori nel continuare a difendere tale obbligo e dovrebbero chiedere un grosso SCUSA , ma perche si arriverà a dover ricorrere a persone sposate per carenza di preti. Quindi troveranno un modo per "arricchire" la vocazione sacerdotale di una compagna di vita. Devono solo studiarne il modo.

2) Si arriverà presto, dopo la fine di questo papato, all'abolizione del celibato obbligatorio, perchè le altre confessioni religiose aumenteranno nel numero di fedeli appartenenti, e questo significherebbe entrate minori di denaro per la chiesa cattolica.

3) Si arriverà presto, dopo la fine di questo papato, all'abolizione del celibato obbligatorio, perchè si darà più apertura ai teologi e ai vescovi che oggi hanno il bavaglio e temono di perdere i propri privilegi se si azzardano a dissentire.

4) Si arriverà presto, dopo la fine di questo papato, all'abolizione del celibato obbligatorio perchè i fedeli sono stanchi di assistere all'ipocrisia dell'attuale chiesa che predica moralismi che poi è la prima a non mettere in pratica, e anche perchè si è stanchi di vedere che quasi tutti i preti conducono una doppia vita.

Avrei tante altre motivazioni da addurre, ma per ora mi fermo qui.
Paola
 

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