Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi antonella carisio » 16 dic 2008, 1:04

Chiedo scusa per il ritardo con il quale intervengo nella discussione ma ultimamente non sono più entrata nel blog per problemi di salute e di tempo. Vorrei comunque dire la mia, conosco lo sconforto di Stefania e devo die che, per un certo verso la capisco. E' inutile pensare ad azioni bellicose, a grandi gesti quando la maggior parte di noi non ha neanche il "coraggio" di intervenire in questo blog (basta vedere il numero di lettori rispetto alle risposte inserite) e, nel qual caso decidano di intervenire lo fanno usando un nome falso e cercando di non farsi riconoscere in alcun modo. Non possiamo tacciare i preti di vigliaccheria quando noi stesse non siamo da meno... Penso che, prima di procedere a qualunque azione, sia necessario incontrarci, guardarci in faccia, confrontarci, conoscerci ed instaurare un rapporto tra di noi, creare un gruppo, una comunità... Quando saremo pronte ad uscire dal nostro guscio, dalla nostra tana, a condividere le nostre esperienze, a parlare dei nostri problemi, ad accettare l'aiuto che ci viene offerto allora, e solo allora, saremo pronte per agire... Cosa ne pensate?
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi zanon Giuseppe » 26 dic 2008, 10:26

'Cio' che dice la Bibbia a favore di.....',me lo sono chiesto anche in questi ultimi tempi,dopo aver visto il filmato sulla vita
e l'opera di Paolo VI,trasmesso dalla RAI.

A proposito del celibato, c'è la scena dove il Papa discute animatamente con i suoi collaboratori a proposito delle sempre più numerose domande di dispensa da parte dei sacerdoti che vogliono lasciare. Come scegliere tra quanto dice il Vangelo
e tra quanto dice la Curia, il Collegio cardinalizio,l'organizzazione attuale della Chiesa?
Dopo profonda riflessione,il pontefice opta per la soluzione di continuità col passato, pur prevedendo che la schiera di quelli che chiedevano la dispensa si sarebbe infoltita. E nel Giugno del 1967 pubblica l'enciclica 'Sacerdotalis caelibatus' in cui ribadisce l'obbligatorietà del celibato per i preti della chiesa cattolica di rito latino:'Il celibato sacerdotale,che la Chiesa custodisce da secoli come fulgida gemma,conserva tutto il suo valore anche nel nostro tempo.Noi dunque riteniamo....'.

Noi ogg,però possiamo ripeterci l'interrogativo e rispondere, non tanto perchè la schiera di quelli che hanno lasciato è
stata molto folta (non meno di 100.000,un quinto circa!), non tanto per gli scandali della pedofilia,non tanto per la cronaca quotidiana attestante quanto il celibato sia disatteso,non tanto per la schiera silenziosa delle donne 'sedotte ed abbandonate' da preti che vivono il celibato 'come obbligo,non come dono',non tanto per la penuria di sacerdoti sempre più pressante per chi ragiona sull'importanza del messaggio di salvezza, quanto proprio sul dettato della Parola della Bibbia:
Paolo VI ha scelto in base ad essa o ha scelto in base a quanto voleva la Curia,i cardinali,l'organizzazione ecclesiastica,...?
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi percelsiadolfogarizi » 26 dic 2008, 14:50

Approfitto di questo "ufficio postale" abilitato per salutare tutti gli amici iscritti dei quali sto leggendo nel frattempo tutti gli interventi. Ci sentiremo conpiacere e stima più avanti
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Stefania » 27 dic 2008, 18:27

Caro Giuseppe,
più che di Bibbia, mi piacerebbe cominciare a parlare di Vangelo. E' il nuovo testamento il testo di riferimento dei cristiani. E basterebbe leggerlo con calma e senza preconcetti per comprendere come sia stato mal-compreso e soprattutto disatteso il suo messaggio. Da buona notizia è diventato un testo dispensatore di "precetti e dogmi". Mai nulla di più lontano dalle intenzioni del nostro Maestro.
Come ha agito Paolo VI? Ha agito come un papa, nulla più, nulla meno. Ritengo che prima o poi dovremo imparare a prendere le distanze anche dalla figura del pontefice in quanto non contenuta nel testo evangelico. Paolo VI non ha potuto fare diversamente, così come diversamente non può e potrà fare nessun papa, a mio avviso. Dovrebbe ammettere che i suoi predecessori hanno sbagliato su un argomento così controverso e la gente si chiederebbe di certo "chissà su quante altre cose hanno sbagliato..." e cadrebbe tutto il castello di carte, che deve essere preservato a qualunque costo, purtroppo.
Quanto ci è costato quel "Tu sei Pietro... ecc." con tutte le traduzioni ed interpretazioni erronee del caso?
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Antonio » 4 gen 2009, 13:42

Ciao Stefania, sono daccordo con quello che hai scritto ma volevo solo aggiungere che oltre la pretesa della chiesa di sostenere l'infallibilità del papa,ha anche apostatato dai veri insegnamenti contenuti nei vangeli, difatti . L’apostolo Paolo avverte che uno degli aspetti che avrebbero caratterizzato l’apostasia che stava per manifestarsi sarebbe stato quello di imporre il celibato ‘proibendo di sposarsi’. (1Tm 4:1, 3) Alcuni degli apostoli erano sposati. (1Co 9:5; Lu 4:38) Paolo, elencando i requisiti dei sorveglianti e dei servitori di ministero nella primitiva congregazione cristiana, dice che tali uomini (se sposati) devono avere una sola moglie. — 1Tm 3:1, 2, 12; Tit 1:5, 6. Ho messo questi riferimenti scritturali per le persone sincere del forum che se lo desiderano possono confrontare con la loro copia personale del vangelo. Ciao a presto :)
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi Federico » 9 gen 2009, 0:33

Salve a tutti: volevo farvi presente che nell’enciclica sul “Celibato sacerdotale” (1967), Paolo VI ribadì l’esigenza del celibato ecclesiastico, pur ammettendo che “il Nuovo Testamento, nel quale è conservata la dottrina di Cristo e degli Apostoli, non esige il celibato dei ministri sacri . . . Gesù stesso non ha posto questa pregiudiziale nella scelta dei Dodici, come anche gli Apostoli per coloro i quali venivano preposti alle prime comunità cristiane”. — Lettera enciclica “Sacerdotalis Cælibatus” di S.S. Paolo VI sul celibato ecclesiastico, Edizioni Paoline, 1967, p. 5.

1 Cor. 9:5, PS: “Non abbiamo anche noi il diritto di portare con noi una moglie credente come l’hanno gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Pietro?” (Altre versioni qui hanno “Cefa”, nome aramaico di Pietro; vedi Giovanni 1:42. Vedi anche Marco 1:29-31, dove si parla della suocera di Simone, cioè di Pietro).

1 Tim. 3:2, Ri: “Il vescovo bisogna che sia . . . marito di una sola donna [“non sposato che una sola volta”, CEI]”.

Prima dell’èra cristiana il buddismo imponeva il celibato ai suoi sacerdoti e monaci. (History of Sacerdotal Celibacy in the Christian Church, di Henry C. Lea, Londra, 1932, 4a edizione, riveduta, p. 6) Ancor più anticamente, gli ordini superiori del sacerdozio babilonese erano tenuti a praticare il celibato. — The Two Babylons, di A. Hislop, New York, 1943, p. 219.

1 Tim. 4:1-3, CEI: “Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche . . . Costoro vieteranno il matrimonio”.
Alla luce di quanto precede, coloro che asseriscono di essere i successori degli apostoli hanno veramente insegnato e messo in pratica le parole di Cristo e degli apostoli?
Federico
 
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Re: Ciò che dice la Bibbia a favore del matrimonio

Messaggiodi zanon Giuseppe » 15 gen 2009, 12:55

Federico dice che Paolo Vi ha confermato il celibato ecclesiastico pur riconoscendo che esso non è richiesto dalla Bibbia.
Aggiungo che il Papa sapeva che la sua decisione era importante e determinante per la storia di tanti preti e per questo val la pena esaminare attentamente le parole da Lui usate:'La scelta del celibato non comporta l'ignoranza e il disprezzo dell'istinto sessuale e della affettività, il che nuocerebbe all'equilibrio fisico e psicologico del sacerdote, ma esige lucida comprensione, attento dominio di sè e sapiente sublimazione della propria psiche su un piano superiore.'(Sac. cael. '67)

Paolo VI con queste parole vuol rassicurare quanti continueranno ad essere fedeli al celibato sacerdotale, ma come è possibile,diciamo noi,che la '..lucida comprensione..dell'istinto sessuale e della affettività..' renda il giovane sacerdote cosciente e convinto di quanto ha scelto. Ha ragione allora don Sguotti che dice:'Una cosa è quando decidi a 20 anni nel fervore del sacerdozio, un'altra cosa poi è quello che la vita ti riserverà a quarant'anni'.
Inoltre ci lascia perplessi quel '...sapiente sublimazione della propria psiche..':quanti rischi,quante possibili storture!
Fermato il torrente con una normale chiusura, l'acqua troverà un suo percorso per scendere a valle!
E poi:'...attento dominio di sè e sapiente sublimazione della propria psiche..' è possibile a tutti o non è una cosa riservata soltanto a pochi,a chi è stato dato il dono del Signore ed il carisma del celibato?

Per coloro per i quali il pronunciamento del Papa con la sua 'Sacerdotalis caelibatus' chiudeva ogni speranza di apertura e ,già decisi di lasciare, cominciavano a pensare come fare il passaggio alla vita laicale (tra questi anch'io!),possono
tornare utili,ancora,le parole di don Sante:'Il celibato sembra piuttosto qualcosa di molto instabile,ottenuto più con la forza e con ricatti che con un vero convincimento profondo.Un giovane,....,non conosce tutta la verità,non ha potuto vedere da vicino e con maturità critica...le fasi che ancora non si conoscono,le conoscenze che si acquisteranno lungo il cammino'.
E poi la stoccata finale che non può non farci pensare:'Sono certo che molti sacerdoti a quarant'anni rivedrebbero la loro scelta celibataria se avessero un lavoro dignitoso,una casa propria,una donna che li attende e il rispetto da parte di tutti'.
('Il mio amore non è peccato' ,pagina 64)
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