Riprendiamo il confronto

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Riprendiamo il confronto

Messaggiodi ariel » 15 ago 2020, 11:30

Buon ferragosto a titte/i connessi e non
ariel
 
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Re: Riprendiamo il confronto

Messaggiodi Coccinella » 29 dic 2020, 16:18

Cari tutti,
riprendiamo il confronto su una tematica tanto delicata quanto dolorosa: credo che possa essere utile a molti come lo è stato per me.
Vi risparmio il mio vissuto fatto di speranza, attesa, dolore e sconforto nei confronti di un uomo che è prete perché assomiglia moltissimo alle storie già raccontate su questo blog.
Voglio solo mettere in guardia dal nutrire aspettative, cosa che una storia d'amore porta naturalmente con sé perché in questi casi è ben difficile poterle realizzare.
Soprattutto bisogna vigilare sulla propria dignità di donne e la propria integrità morale e psicologica messe in serio pericolo quando si ama con forza e si crede di essere corrisposte. Quello che voglio dire è che l'amore maturo non è una passeggiata soprattutto se vissuto nei confronti di qualcuno che per scelta o per imposizione non vuole corrispondere o corrispondere fino in fondo.
Non credo sia giusto neppure recriminare i preti, sono uomini incastrati tra l'essere e il dover essere in ogni momento, hanno una vocazione che li obbliga a una lunga serie di doveri che vanno molto aldilà delle loro scelte, non sono aiutati dal clima di forte clericalismo che si respira nelle nostre chiese dove molti sono proni dinnanzi "all'autorità " salvo poi girare le spalle quando sorgono i problemi. Dal prete si prende e si pretende sempre senza considerarne le umane fragilità.
Come dice Papa Francesco il clericalismo è uno dei principali mali della Chiesa che impedisce di essere più autentici. Infondo i preti sono figli dei laici ed è responsabilità di tutti se esistono certi obblighi disumani all'interno della Chiesa che spesso fanno comodo a molti
Non voglio tediarvi oltre. Aggiungo solo che se una battaglia deve essere fatta non è solo contro una legge sbagliata ma per un cambio di mentalità all'interno delle nostre parrocchie dove cominciare a "parlare" dei problemi che impediscono di essere cristiani autentici.
Vi saluto tutti
Coccinella
 
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