LA CONFESSIONE E TRE AVE MARIA CI LIBERANO? L’EUCARISTIA È MAGICA?
di Masoli Franco
Se io mi confesso con un sacerdote raccontando le mie marachelle o qualcosa di peggio, cosa succede? Niente!
Se non c’è la ‘penitenza’ del cambiamento di vita a favore degli altri, le tre Ave Maria sono aria fritta, una cosa inutile ed impossibile.
Se ho rubato, le ‘Ave’ sono una presa in giro, se non restituisco.
Vana è la confessione se non cerco la giustizia.
Il cristianesimo esiste solo se agisco come Gesù.
Non è l’assoluzione del prete che mi libera ed aiuta la società, ma la mia ‘penitenza’ reale e concreta che si realizza se restituisco il maltolto; se riconosco la infondatezza delle mie maldicenze che hanno rovinato la dignità di persone innocenti; se affronto le liti familiari con gentilezza ed umiltà; se non istruisco, ma educo alla libertà i miei figli o i miei alunni...
Oggi, 28 gennaio, è la festa di San Tommaso D’Aquino, che mi insegna la presenza reale del Corpo e del Sangue di Cristo nell’Eucaristia. Ma non servono le parole magiche. Dio esiste se lo faccio esistere. Gesù ci ha insegnato che se siamo nel tempio per adorare Dio e ci ricordiamo che abbiamo una diatriba con un fratello della comunità umana, dobbiamo andare di corsa a cercare la pace. Non posso incontrare Dio con l’odio nel cuore. Dio è amore e non può coesistere con il suo opposto. Questa, credo io, è l’Eucaristia. È un incontro reale tra Dio e la persona concreta, non idealizzata da principi filosofici o teologici di bassa lega.
Un mio vecchio professore di teologia, in un incontro casuale a Sulmona, mi disse:
È accogliere e realizzare nella propria vita il messaggio e la vita di Gesù.
Padre Zezinho, se ben ricordo, cantava così: Vivere come Gesù ha vissuto, amare come Gesù ha amato e sognare come Gesù ha sognato.
Solo così avranno senso la Confessione e l’Eucaristia.
(by Masoli Franco)
Giovedì 28 Gennaio,2021 Ore: 21:59 |