Indice
Genesi 1,26-28
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26E Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine,
a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del
cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili
che strisciano sulla terra".
27Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
28Dio li benedisse e disse loro:
"Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra".
Genesi 2,18-24
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18Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo:
gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". 19Allora il Signore
Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli
uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati:
in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi,
quello doveva essere il suo nome. 20Così l'uomo impose nomi a tutto
il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche,
ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. 21Allora il
Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò;
gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22Il Signore
Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna
e la condusse all'uomo. 23Allora l'uomo disse:
"Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
La si chiamerà donna
perché dall'uomo è stata tolta".
24Per questo l`uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà
a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25Ora tutti e due erano nudi,
l`uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.
Genesi 19,1-29
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1 I due angeli arrivarono a Sodoma sul far della sera, mentre Lot stava
seduto alla porta di Sodoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò,
andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra. 2
E disse: "Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete
la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete
per la vostra strada". Quelli risposero: "No, passeremo la notte
sulla piazza". 3 Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono
nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere
gli azzimi e così mangiarono. 4 Non si erano ancora coricati, quand'ecco
gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sodoma, si
affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo.
5 Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono
entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo
abusarne!". 6 Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver
chiuso il battente dietro di sé, 7 disse: "No, fratelli miei,
non fate del male! 8 Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto
uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché
non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra
del mio tetto". 9 Ma quelli risposero: "Tirati via! Quest'individuo
è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo
a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo,
cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta. 10 Allora
dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e
chiusero il battente; 11 quanto agli uomini che erano alla porta della
casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo
al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta.
12 Quegli uomini dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero,
i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire
da questo luogo. 13 Perché noi stiamo per distruggere questo luogo:
il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e
il Signore ci ha mandati a distruggerli". 14 Lot uscì a parlare
ai suoi generi, che dovevano sposare le sue figlie, e disse: "Alzatevi,
uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la
città!". Ma parve ai suoi generi che egli volesse scherzare.
15 Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su,
prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto
nel castigo della città". 16 Lot indugiava, ma quegli uomini
presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto
di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero
fuori della città. 17 Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse:
"Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro
la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!". 18 Ma
Lot gli disse: "No, mio Signore! 19 Vedi, il tuo servo ha trovato
grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande misericordia verso di me
salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza
che la sciagura mi raggiunga e io muoia. 20 Vedi questa città:
è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là
ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non è
una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva".
21 Gli rispose: "Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere
la città di cui hai parlato. 22 Presto, fuggi là perché
io non posso far nulla, finché tu non vi sia arrivato". Perciò
quella città si chiamò Zoar. 23 Il sole spuntava sulla terra
e Lot era arrivato a Zoar, 24 quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo
sopra Sodoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. 25
Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti
delle città e la vegetazione del suolo. 26 Ora la moglie di Lot
guardò indietro e divenne una statua di sale. 27 Abramo andò
di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; 28 contemplò
dall'alto Sodoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un
fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace. 29 Così,
quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò
di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città
nelle quali Lot aveva abitato.
Levitico: Capitolo 18
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Proibizioni sessuali
1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Parla agli Israeliti e
riferisci loro. Io sono il Signore, vostro Dio. 3Non farete come si fa
nel paese d`Egitto dove avete abitato, né farete come si fa nel
paese di Canaan dove io vi conduco, né imiterete i loro costumi.
4Metterete in pratica le mie prescrizioni e osserverete le mie leggi,
seguendole. Io sono il Signore, vostro Dio. 5Osserverete dunque le mie
leggi e le mie prescrizioni, mediante le quali, chiunque le metterà
in pratica, vivrà. Io sono il Signore.
6Nessuno si accosterà a una sua consanguinea, per avere rapporti
con lei. Io sono il Signore.
7Non recherai oltraggio a tuo padre avendo rapporti con tua madre: è
tua madre; non scoprirai la sua nudità. 8Non scoprirai la nudità
della tua matrigna; è la nudità di tuo padre. 9Non scoprirai
la nudità di tua sorella, figlia di tuo padre o figlia di tua madre,
sia nata in casa o fuori. 10Non scoprirai la nudità della figlia
di tuo figlio o della figlia di tua figlia, perché è la
tua propria nudità. 11Non scoprirai la nudità della figlia
della tua matrigna, generata nella tua casa: è tua sorella. 12Non
scoprirai la nudità della sorella di tuo padre; è carne
di tuo padre. 13Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre,
perché è carne di tua madre. 14Non scoprirai la nudità
del fratello di tuo padre, cioè non ti accosterai alla sua moglie:
è tua zia. 15Non scoprirai la nudità di tua nuora: è
la moglie di tuo figlio; non scoprirai la sua nudità. 16Non scoprirai
la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello.
17Non scoprirai la nudità di una donna e di sua figlia; né
prenderai la figlia di suo figlio, né la figlia di sua figlia per
scoprirne la nudità: sono parenti carnali: è un`infamia.
18E quanto alla moglie, non prenderai inoltre la sorella di lei, per farne
una rivale, mentre tua moglie è in vita.
19Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante
l`immondezza mestruale.
20Non peccherai con la moglie del tuo prossimo per contaminarti con lei.
21Non lascerai passare alcuno dei tuoi figli a Moloch e non profanerai
il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.
22Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio.
23Non ti abbrutirai con alcuna bestia per contaminarti con essa; la donna
non si abbrutirà con una bestia; è una perversione.
24Non vi contaminate con nessuna di tali nefandezze; poiché con
tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per scacciare
davanti a voi. 25Il paese ne è stato contaminato; per questo ho
punito la sua iniquità e il paese ha vomitato i suoi abitanti.
26Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni e non commetterete
nessuna di queste pratiche abominevoli: né colui che è nativo
del paese, né il forestiero in mezzo a voi. 27Poiché tutte
queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi
e il paese ne è stato contaminato. 28Badate che, contaminandolo,
il paese non vomiti anche voi, come ha vomitato la gente che vi abitava
prima di voi. 29Perché quanti commetteranno qualcuna di queste
pratiche abominevoli saranno eliminati dal loro popolo. 30Osserverete
dunque i miei ordini e non imiterete nessuno di quei costumi abominevoli
che sono stati praticati prima di voi, né vi contaminerete con
essi. Io sono il Signore, il Dio vostro".
Levitico 20,7-21
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7Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono il Signore,
vostro Dio.
B. Colpe contro la famiglia
8Osservate le mie leggi e mettetele in pratica. Io sono il Signore che
vi vuole fare santi.
9Chiunque maltratta suo padre o sua madre dovrà essere messo a
morte; ha maltrattato suo padre o sua madre: il suo sangue ricadrà
su di lui.
10Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l`adultero
e l`adùltera dovranno esser messi a morte.
11Se uno ha rapporti con la matrigna, egli scopre la nudità del
padre; tutti e due dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà
su di essi.
12Se uno ha rapporti con la nuora, tutti e due dovranno essere messi a
morte; hanno commesso un abominio; il loro sangue ricadrà su di
essi.
13Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno
commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà
su di loro.
14Se uno prende in moglie la figlia e la madre, è un delitto; si
bruceranno con il fuoco lui ed esse, perché non ci sia fra di voi
tale delitto.
15L`uomo che si abbrutisce con una bestia dovrà essere messo a
morte; dovrete uccidere anche la bestia. 16Se una donna si accosta a una
bestia per lordarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e
due dovranno essere messe a morte; il loro sangue ricadrà su di
loro.
17Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua
madre, e vede la nudità di lei ed essa vede la nudità di
lui, è un`infamia; tutti e due saranno eliminati alla presenza
dei figli del loro popolo; quel tale ha scoperto la nudità della
propria sorella; dovrà portare la pena della sua iniquità.
18Se uno ha un rapporto con una donna durante le sue regole e ne scopre
la nudità, quel tale ha scoperto la sorgente di lei ed essa ha
scoperto la sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due saranno
eliminati dal loro popolo.
19Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre o della sorella
di tuo padre; chi lo fa scopre la sua stessa carne; tutti e due porteranno
la pena della loro iniquità.
20Se uno ha rapporti con la moglie di suo zio, scopre la nudità
di suo zio; tutti e due porteranno la pena del loro peccato; dovranno
morire senza figli.
21Se uno prende la moglie del fratello, è una impurità,
egli ha scoperto la nudità del fratello; non avranno figli.
Giudici: Capitolo 19
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2. IL DELITTO DI GABAA E LA GUERRA CONTRO BENIAMINO
Il levita di Efraim e la sua concubina
1In quel tempo, quando non c`era un re in Israele, un levita, il quale
dimorava all`interno delle montagne di Efraim, si prese per concubina
una donna di Betlemme di Giuda. 2Ma la concubina in un momento di collera
lo abbandonò, tornando a casa del padre a Betlemme di Giuda e vi
rimase per quattro mesi. 3Suo marito si mosse e andò da lei per
convincerla a tornare. Aveva preso con sé il suo servo e due asini.
Ella lo condusse in casa di suo padre; quando il padre della giovane lo
vide, gli andò incontro con gioia. 4Suo suocero, il padre della
giovane, lo trattenne ed egli rimase con lui tre giorni; mangiarono e
bevvero e passarono la notte in quel luogo. 5Il quarto giorno si alzarono
di buon`ora e il levita si disponeva a partire. Il padre della giovane
disse: "Prendi un boccone di pane per ristorarti; poi, ve ne andrete".
6Così sedettero tutti e due insieme e mangiarono e bevvero. Poi
il padre della giovane disse al marito: "Accetta di passare qui la
notte e il tuo cuore gioisca". 7Quell`uomo si alzò per andarsene;
ma il suocero fece tanta insistenza che accettò di passare la notte
in quel luogo. 8Il quinto giorno egli si alzò di buon`ora per andarsene
e il padre della giovane gli disse: "Rinfràncati prima".
Così indugiarono fino al declinare del giorno e mangiarono insieme.
9Quando quell`uomo si alzò per andarsene con la sua concubina e
con il suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: "Ecco,
il giorno volge ora a sera; state qui questa notte; ormai il giorno sta
per finire; passa la notte qui e il tuo cuore gioisca; domani vi metterete
in viaggio di buon`ora e andrai alla tua tenda".
10Ma quell`uomo non volle passare la notte in quel luogo; si alzò,
partì e giunse di fronte a Iebus, cioè Gerusalemme, con
i suoi due asini sellati, con la sua concubina e il servo.
Il delitto degli uomini di Gàbaa
11Quando furono vicino a Iebus, il giorno era di molto calato e il servo
disse al suo padrone: "Vieni, deviamo il cammino verso questa città
dei Gebusei e passiamovi la notte". 12Il padrone gli rispose: "Non
entreremo in una città di stranieri, i cui abitanti non sono Israeliti,
ma andremo oltre, fino a Gàbaa". 13Aggiunse al suo servo:
"Vieni, raggiungiamo uno di quei luoghi e passeremo la notte a Gàbaa
o a Rama". 14Così passarono oltre e continuarono il viaggio;
il sole tramontava, quando si trovarono di fianco a Gàbaa, che
appartiene a Beniamino. Deviarono in quella direzione per passare la notte
a Gàbaa. 15Il levita entrò e si fermò sulla piazza
della città; ma nessuno li accolse in casa per passare la notte.
16Quand`ecco un vecchio che tornava la sera dal lavoro nei campi; era
un uomo delle montagne di Efraim, che abitava come forestiero in Gàbaa,
mentre invece la gente del luogo era beniaminita. 17Alzati gli occhi,
vide quel viandante sulla piazza della città. Il vecchio gli disse:
"Dove vai e da dove vieni?". 18Quegli rispose: "Andiamo
da Betlemme di Giuda fino all`estremità delle montagne di Efraim.
Io sono di là ed ero andato a Betlemme di Giuda; ora mi reco alla
casa del Signore, ma nessuno mi accoglie sotto il suo tetto. 19Eppure
abbiamo paglia e foraggio per i nostri asini e anche pane e vino per me,
per la tua serva e per il giovane che è con i tuoi servi; non ci
manca nulla". 20Il vecchio gli disse: "La pace sia con te! Prendo
a mio carico quanto ti occorre; non devi passare la notte sulla piazza".
21Così lo condusse in casa sua e diede foraggio agli asini; i viandanti
si lavarono i piedi, poi mangiarono e bevvero. 22Mentre aprivano il cuore
alla gioia ecco gli uomini della città, gente iniqua, circondarono
la casa, bussando alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa: "Fà
uscire quell`uomo che è entrato in casa tua, perché vogliamo
abusare di lui". 23Il padrone di casa uscì e disse loro: "No,
fratelli miei, non fate una cattiva azione; dal momento che quest`uomo
è venuto in casa mia, non dovete commettere questa infamia! 24Ecco
mia figlia che è vergine, io ve la condurrò fuori, abusatene
e fatele quello che vi pare; ma non commettete contro quell`uomo una simile
infamia". 25Ma quegli uomini non vollero ascoltarlo. Allora il levita
afferrò la sua concubina e la portò fuori da loro. Essi
la presero e abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; la lasciarono
andare allo spuntar dell`alba. 26Quella donna sul far del mattino venne
a cadere all`ingresso della casa dell`uomo, presso il quale stava il suo
padrone e là restò finché fu giorno chiaro. 27Il
suo padrone si alzò alla mattina, aprì la porta della casa
e uscì per continuare il suo viaggio; ecco la donna, la sua concubina,
giaceva distesa all`ingresso della casa, con le mani sulla soglia. 28Le
disse: "Alzati, dobbiamo partire!". Ma non ebbe risposta. Allora
il marito la caricò sull`asino e partì per tornare alla
sua abitazione.
29Come giunse a casa, si munì di un coltello, afferrò la
sua concubina e la tagliò, membro per membro, in dodici pezzi;
poi li spedì per tutto il territorio d`Israele. 30Agli uomini che
inviava ordinò: "Così direte ad ogni uomo d`Israele:
E` forse mai accaduta una cosa simile da quando gli Israeliti sono usciti
dal paese di Egitto fino ad oggi? Pensateci, consultatevi e decidete!".
Quanti vedevano, dicevano: "Non è mai accaduta e non si è
mai vista una cosa simile, da quando gli Israeliti sono usciti dal paese
d`Egitto fino ad oggi!".
Giudici: Capitolo
20
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Gli Israeliti si impegnarono a vendicare il delitto di Gàbaa
1Allora tutti gli Israeliti uscirono, da Dan fino a Bersabea e al paese
di Gàlaad, e il popolo si radunò come un sol uomo dinanzi
al Signore, a Mizpa. 2I capi di tutto il popolo e tutte le tribù
d`Israele si presentarono all`assemblea del popolo di Dio, in numero di
quattrocentomila fanti, che maneggiavano la spada. 3I figli di Beniamino
vennero a sapere che gli Israeliti erano venuti a Mizpa. Gli Israeliti
dissero: "Parlate! Com`è avvenuta questa scelleratezza?".
4Allora il levita, il marito della donna che era stata uccisa, rispose:
"Io ero giunto con la mia concubina a Gàbaa di Beniamino per
passarvi la notte. 5Ma gli abitanti di Gàbaa insorsero contro di
me e circondarono di notte la casa dove stavo; volevano uccidere me; quanto
alla mia concubina le usarono violenza fino al punto che ne morì.
6Io presi la mia concubina, la feci a pezzi e li mandai per tutto il territorio
della nazione d`Israele, perché costoro hanno commesso un delitto
e un`infamia in Israele. 7Eccovi qui tutti, Israeliti; consultatevi e
decidete qui stesso". 8Tutto il popolo si alzò insieme gridando:
"Nessuno di noi tornerà alla tenda, nessuno di noi rientrerà
a casa. 9Ora ecco quanto faremo a Gàbaa: tireremo a sorte 10e prenderemo
in tutte le tribù d`Israele dieci uomini su cento, cento su mille
e mille su diecimila, i quali andranno a cercare viveri per il popolo,
per quelli che andranno a punire Gàbaa di Beniamino, come merita
l`infamia che ha commessa in Israele".
11Così tutti gli Israeliti si radunarono contro quella città,
uniti come un sol uomo.
12Le tribù d`Israele mandarono uomini in tutta la tribù
di Beniamino a dire: "Quale delitto è stato commesso in mezzo
a voi? 13Dunque consegnateci quegli uomini iniqui di Gàbaa, perché
li uccidiamo e cancelliamo il male da Israele". Ma i figli di Beniamino
non vollero ascoltare la voce dei loro fratelli, gli Israeliti.
1RE 14,22-24
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22Giuda fece ciò che è male agli occhi del Signore; essi
provocarono il Signore a gelosia più di quanto non l`avessero fatto
tutti i loro padri, con i loro peccati. 23Anch`essi si costruirono alture,
stele e pali sacri su ogni alto colle e sotto ogni albero verde. 24Inoltre
nel paese c`erano prostituti sacri, i quali rinnovarono tutti gli abomini
dei popoli che il Signore aveva scacciati davanti agli Israeliti.
Matteo: Capitolo 19, 1-9
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1Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò
nel territorio della Giudea, al di là del Giordano. 2E lo seguì
molta folla e colà egli guarì i malati.
3Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli
chiesero: "E` lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi
motivo?". 4Ed egli rispose: "Non avete letto che il Creatore
da principio li creò maschio e femmina e disse: 5Per questo l`uomo
lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e
i due saranno una carne sola ? 6Così che non sono più due,
ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l`uomo non lo separi".
7Gli obiettarono: "Perché allora Mosè ha ordinato di
darle l`atto di ripudio e mandarla via ?". 8Rispose loro Gesù:
"Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare
le vostre mogli, ma da principio non fu così. 9Perciò io
vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato,
e ne sposa un`altra commette adulterio".
Seconda Lettera di Pietro 2,4-10
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Le lezioni del passato
4Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li
precipitò negli abissi tenebrosi dell`inferno, serbandoli per il
giudizio; 5non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri
sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare
il diluvio su un mondo di empi; 6condannò alla distruzione le città
di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio
a quanti sarebbero vissuti empiamente. 7Liberò invece il giusto
Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati. 8Quel
giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo
a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie.
9Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo
nel giorno del giudizio, 10soprattutto coloro che nelle loro impure passioni
vanno dietro alla carne e disprezzano il Signore.
Lettera di Giuda 1,5-7
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I falsi dottori. Il castigo che li minaccia
5Ora io voglio ricordare a voi, che già conoscete tutte queste
cose, che il Signore dopo aver salvato il popolo dalla terra d`Egitto,
fece perire in seguito quelli che non vollero credere, 6e che gli angeli
che non conservarono la loro dignità ma lasciarono la propria dimora,
egli li tiene in catene eterne, nelle tenebre, per il giudizio del gran
giorno. 7Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine,
che si sono abbandonate all`impudicizia allo stesso modo e sono andate
dietro a vizi contro natura, stanno come esempio subendo le pene di un
fuoco eterno.
Romani 1,24-27
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24 Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri
del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, 25
poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna
e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è
benedetto nei secoli. Amen. 26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni
infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro
natura. 27 Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale
con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo
atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi
la punizione che s'addiceva al loro traviamento.
Prima Lettera ai Corinzi 6,9,12
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9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non
illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri,
10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né
avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno
il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati,
siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore
Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio! 12 "Tutto mi è
lecito!". Ma non tutto giova. "Tutto mi è lecito!".
Ma io non mi lascerò dominare da nulla.
Prima Lettera a Timoteo 1,1-15
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1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù, per comando di Dio nostro salvatore
e di Cristo Gesù nostra speranza, 2 a Timòteo, mio vero
figlio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo
Gesù Signore nostro. 3 Partendo per la Macedonia, ti raccomandai
di rimanere in Efeso, perché tu invitassi alcuni a non insegnare
dottrine diverse 4 e a non badare più a favole e a genealogie interminabili,
che servono più a vane discussioni che al disegno divino manifestato
nella fede. 5 Il fine di questo richiamo è però la carità,
che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera.
6 Proprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti a fatue verbosità,
7 pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né
quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per
sicure. 8 Certo, noi sappiamo che la legge è buona, se uno ne usa
legalmente; 9 sono convinto che la legge non è fatta per il giusto,
ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi
e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini, 10
i fornicatori, i pervertiti, i trafficanti di uomini, i falsi, gli spergiuri
e per ogni altra cosa che è contraria alla sana dottrina, 11 secondo
il vangelo della gloria del beato Dio che mi è stato affidato.
12 Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore
nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al
mistero: 13 io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore
e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché
agivo senza saperlo, lontano dalla fede; 14 così la grazia del
Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità
che è in Cristo Gesù. 15 Questa parola è sicura e
degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel
mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io.
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