Lettera aperta
Il pensiero di Ernesto Galli Della Loggia

e le minoranze insultate e offese nella loro dignità


di Giovanni Felice Mapelli*

E’ da tempo che Ernesto Galli Della Loggia con una acredine e una puntualità degna davvero di miglior causa precisa,distingue, spacca in quattro il cavillo per difendere non tanto la dignità delle minoranze, quanto l’arbitrio (altro che libertà ! ) di denigrazione e poi di offesa delle "diversità" sociali.
Ci mette tutta la conoscenza di cui è capace,per farlo, benchè non richiesto da nessun razzista, solo che il suo discorso non convince...sembra quello dei pedanti contro cui si scagliava Voltaire già nel ’ 700....
che chiamavano allora gli " ntellettuali dei pidocchi" , nel senso che altro non facevano nella loro vita se non andare a spulciare pidocchi, intendendo votarsi a cause fasulle, senza alcuna ricaduta significativa o respiro culturale.
Erano causette in cui più che difendere principi liberali, si difendeva la voglia di fare distinguo sterili....
grande battaglia quella di Ernesto:
oggi sarebbe come dire che ognuno ha il diritto di grattarsi
se gli prude...e io dico sì purchè non lo faccia per tutti dalle pagine del maggior quotidiano d’Italia...!
Se gli prude gli pruda....
Una volta ce l’ha con D’Alema, forbitamente invitato a non impicciarsi di omosessuali, consiglio di gran firma, perchè se no perde le elezioni, perdendo il consenso dei moderati: infatti D’Alema l’ha scoltato, guardandosi bene dal dare in anni e anni di governo, un benchè minimo straccio di diritto riconosciuto a gay e lesbiche viventi in Italia, e nei fatti ha perso lo stesso le elezioni....
Poi ha difeso le ragioni di Buttiglione, novello martire del pensiero cattolico, che lui volterianamente difendeva, anche se poi il pensiero di Buttiglione ha come esito finale, concreto, di mettere i gay fuori da ogni tutela giuridica che in in Italia è riconosciuta anche al cane che vive in un nucleo familiare e va di diritto sullo stato di famiglia.
Adesso si scaglia contro la legge antidiscriminatoria in approvazione in Francia: e lo fa perchè è preoccupato poverino dei tanti razzisti o dei benpensanti (che pensano sempre male degli altri) o dei moralisti che non possono più esternare i loro lividi giudizi, le loro sentenze di morte civile per gay lesbiche transessuali, insomma verso tutto ciò che non è come Galli della Loggia, un uomo normale eterosessuale e che va a letto con sua moglie e ha dei figli
e si chiama famiglia naturale.
Difende il diritto di dir male l’editorialista di fama, spidocchiando nei lessici formali, nei distinguo, come farebbe Sartre quando scendeva in piazza con la Bouvoir e Foucault (altro invertito) contro il razzismo francese, tanto per rimanere in Francia.... quelli intellettuali troppo schierati e troppo in piazza, lui seduto alla scrivania e intervistato dalla RAI, metre a penser delle nullità attuali.... nullità di passione etica, nullità di tensione , di partecipazione sociale... nullità di voglia di indignarsi di fronte all’inerzia culturale e sociale, nullità di denuncia per chi calpesta ogni diritto mentre ti dice che fa’ tutto per il bene universale, e nullità di fatica e di sforzo morale, nullità della nullità...
Ci si preoccupa, in vista di un Nobel del pensiero comune imborghesito, dei diritti di coloro che insultano le minoranze e degli integristi (cattolici è meglio)...interessante ...
peccato :nome aulico per un destino così mediocre e angusto... più che di un Gallo oggi io parlerei di un Pollo, suona meglio...mi si perdoni senza desiderio alcuno d’offesa....
Lo Giudice presidente dell’Arcigay proprio per denotare la gravità dell’incitamento all’odio che Ernesto Dalli della Loggia non vede, dice che neppure i nazisti distinguevano tra ebrei zingari e omosessuali, mandandoli tutti, con triangoli differenti cuciti addosso, nei lager...e alla distruzione... convinti com’erano che questi non fossero degni di vivere....
Lui, il metre a penser, accusa Lo Giudice per tutta risposta di essere come Goebbels poichè pensa che esista la "razza" ebraica...: ma è sciocco o fa lo sciocco?
Lo sa molto bene che fu il nazismo a ideare il mito della razza ariana e il mito negativo di quella ebraica ed altre appartenenze etniche e sociali, tra cui gli omosessuali, da eliminare... non già Lo Giudice...presidfente di una associazione di volontari... che vi fa’ riferimento per delineare un’ epoca e un pensiero....
Ci fu qualcuno che diceva che un uomo si può cominciare a ucciderlo con le parole, prima che con le mani o le armi... e Cristo stesso disse che "anche chi dirà stolto....al suo fratello sarà punibile col fuoco della Geenna..." per indicare lo stesso pensiero...
Certo parlare o pensare è una cosa libera, attiene le libertà personali... ma se non si sa distinguere il discrimine che sta tra esprimere opinioni e recare danno con l’insulto, o peggio incitare altri ad odio sociale, allora significa che manca qualche percezione del rispetto dell’altro, del limite della propria libertà, e delle regole di convivenza civile, che spetta , nei casi più gravi all’autorità investita di competenza sanzionare nella fattispecie...
Viceversa chi è più debole soccombe, non c’è via d’uscita, checchè ne pensi il nobile animo di Galli della Loggia.
Certo impiegare ed impegnare il lato sinistro della prima pagina del Corriere della Sera per fare editoriali in cui si spulcia la lana caprina del diritto di inveire con l’insulto verso altri soggetti sociali, invocando la non necessità di leggi ad hoc, con la scusa di codici penali già presenti (che ovviamente non sortiscono effetti se i gay ovunque subiscono sempre più crescenti atti di violenza non soltanto verbale)...non è una gran causa sinceramente...
E mentre un tempo su quella stessa pagina vi scriveva un uomo, omosessuale, come Pier Paolo Pasolini che poi, proprio perchè il clima sociale non era allora come s’illude oggi sia Galli della Loggia, fu ucciso con particolare violenza su un lido ad Ostia, oggi tace ogni voce gay che pensa e scrivono quelli che ai gay forse concederebbero tutto fuorchè la dignità del rispetto, e cioè di se stessi.
Certo, Sartre che stava tra gay e algerini, magari bivaccando dentro le università del 68 francese, e poi manganellato dalla polizia e portato nelle questure...si beccò pure il Nobel, che rifiutò di ritirare...quel Nobel per la letteratura che nasceva dalla sua passione di esistenzialista vero.... ateo, quindi oggi fuori moda, eppure autentico, di lotta e di passioni ,uomo vero di fede laica,cento volte meglio di quel credere fanfarone che è di Buttiglione.
Nobel cui Galli della Loggia potrebbe ambire, da liberale storico come è, e sicuramente meritato, per la difesa dei pidocchiosi... che amano denigrare stando al riparo da ogni conseguenza, e dar sfogo al loro livore ed odio verbale , benpensante, sempre motivato dal loro specchiato senso della moralità e della decenza.

Teologo laico*
Centro Studi Teologici di Milano



Giovedì, 09 dicembre 2004