Milano,7 Marzo 2003- I TEOLOGI DI MILANO CONTESTANO LA DISCRIMINAZIONE PALESE DI PIPPO BAUDO AL FESTIVAL DI SANREMO NEI CONFRONTI DI GAY E TRANSESSUALI- UN FESTIVAL DELLESCLUSIONE - GRAVI PRECEDENTI DEL CONDUTTORE TELEVISIVO NEI RIGUARDI DI GIOVANI ARTISTI GAY- E LIPOCRISIA DI UNA RAI CHE SI SVELA SENZA RETICENZA- SOLIDARIETA AI MANIFESTANTI DAVANTI AL TEATRO ARISTON-
E con grande rammarico e disappunto che apprendiamo da un Gruppo di otto giovani artisti del trasformismo gay, che durante una trasmissione di qualche anno fa, a Canale 5, Pippo Baudo fece allontanare-presente Alba Parietti- gli stessi attori e cantanti dal programma serale condotto dalla Cuccarini e da Columbro, dal titolo "A TUTTA FESTA". Viene finalmente alla luce linsofferenza e lintolleranza di Baudo per gay e transessuali, cosa del resto poi confermata dallesclusione della cantante Bugatty allo stesso Festival di SANREMO di questi giorni. I giovani gay esclusi fecero causa a MEDIASET e vinsero con congruo risarcimento del danno patito per la mancata esecuzione delle loro performance (in base al contratto stipulato con lemittente). Mentre si escludono i gay e i trans a priori- forse per far piacere ad un moralismo ancien regime caro alle cariatidi della politica clerico-oscurantista italiana- si da invece voce ad una schiera di comici e cabarettistici che fanno degli improperi e delle volgarità una loro bandiera ed orgoglio. Luciana Littizzetto ad esempio, che si è profusa in ripetuti baci con Baudo, fa uso di una comicità scurrile e volgare, intrisa di violenza verbale e di trivialità, eppure la RAI la manda in onda e le fa tenere banco in mezzo al Festival: se un gay ed una lesbica o un trans dovessero chiedere di poter presentare una loro opera canora si vedrebbero sbattere- come la transessuale Bugatty- la porta in faccia. Una situazione paradossale, vergognosa, dove a chi è cosiddetto "normale" tutto è permesso,anche le volgarità e blasfemie, mentre ad un "diverso" qualunque cosa faccia- anche la più nobile o artistica, e precluso ogni accesso preventivamente. UNA RAI DEL GENERE FA DISONORE ALLO STESSO SENTIMENTO DI UGUAGLIANZA COSTITUZIONALE DELLE PERSONE E GETTA UNA LUCE FOSCA SU UN FESIVAL CHE E DIVENUTO UNA "FIERA DELLA DISCRIMINAZIONE". DOMANI I GAY E I TRANS AVRANNO LA NOSTRA PIENA SOLIDARIETA MENTRE PROTESTERANNO DAVANTI AL TEATRO ARISTON.
COMITATO DIRETTIVO DEI TEOLOGI prof. Giovanni Felice Mapelli Coordinatore _____
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Venerd́, 07 marzo 2003
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