AFFRONTIAMO ALCUNI QUESITI SOLLEVATI DALLA LETTURA DEL LIBRO OMOSESSUALITA' E VANGELO EDITO DAI FRATELLI GABRIELLI DI VERONA CON LE RISPOOSTE DI FRANCO BARBERO; A CURA DI PASQUALE QUARANTA.
LA DOTTRINA TRADIZIONALE DELLA CHIESA, L'HUMANAE VITAE E LE SCIENZE UMANE DI FRONTE AL PROBLEMA DELL'OMOSESSUALITA'. RIFIUTO O ACCOGLIENZA?

di Carlo Castellini

LE NUOVE VIE DELL'ETICA SESSUALE. I CONTRIBUTI CRITICI DELLA RIVISTA INTERNAZIONALE DI TEOLOGIA CONCILIUM. I NUOVI ORIENTAMENTI DELL'ASSOCIAZIONE DEI TEOLOGI CATTOLICI AMERICANI SULLA SESSUALITA' UMANA, EDITI DALLA QUERINIANA DI BRESCIA.


                          Il problema, quello dell’omosessualità, è aperto, anzi apertissimo, e per molti esistono ancora forme di ignoranza grassa e supina, atteggiamenti di rifiuto colpevole e assurdo, pregiudizi dettati da paura del dialogo e del confronto, chiusure aprioristiche ingiustificate e fondamentalistiche. Allora siamo tornati sull’argomento con l’entusiasmo e l’intenzione di trovare alcuni punti sicuri per chiarire il problema, con la formulazione di alcune domande, cui cercheremo di rispondere con l’aiuto di esperti.
 
                          QUAL E’ LA POSIZIONE DELLA CHIESA UFFICIALE ESPRESSA NEI SUOI DOCUMENTI UFFICIALI DI FRONTE AL PROBLEMA DELLA SESSUALITA’ UMANA E DELLE PERSONE OMOSESSUALI?
 
R. Ci aiuta a far chiarezza Franco Barbero, che nel libro dei Gabrielli Editori di San Pietro in Cariano di Verona, “OMOSESSUALITA’ E VANGELO”, annota come nella Chiesa cattolica, le persone omosessuali e non solo omosessuali, si trovano in una posizione così paradossale, che crea loro grande sofferenza, fisica e psicologica. Perché?
 
                           Da una parte, i documenti ed i testi vaticani, insegnano
-         che l’omosessualità ostacola gravemente un corretto relazionarsi con donne e uomini;
-         che l’omosessualità è collegata ad una immaturità psicologica;
-         che la condizione omosessuale è disordinata;
-         che gli atti omosessuali impediscono di realizzarsi e di essere felici;
-         che l’amore delle persone omosessuali è contrario alla volontà di Dio;
-         che le coppie gay e lesbiche legalmente riconosciute, sono un pericolo per l’umanità.
 
 
                            MA CHE COSA CI DICONO I RISULTATI DELLE SCIENZE UMANE, BIOLOGIA, PSICOLOGIA, GENETICA? CI AIUTANO A FARE BRECCIA NEL MURO DELL’IGNORANZA COLPEVOLE, DELLA PAURA IMMOTIVATA, DELLA PALUDE DEL PREGIUDIZIO?
 
 
 
R.     I risultati sicuri delle scienze umane mostrano come
 
    - l’omosessualità non impedisce corrette e sane relazioni umane e che il riconoscimento legale delle coppie gay e lesbiche giovi alla società umana ed al civile consorzio;
 
-         le coppie omosessuali e le loro famiglie sperimentano che il loro amore li rende felici;
-         che l’omosessualità è per loro una delle opportunità della loro vita e non un problema;
-         varie ricerche filosofiche e bibliche, e teologiche, mostrano come non ci siano ragioni  stringenti per seguire la teoria secondo la quale, la condizione omosessuale è disordinata e l’amore delle coppie gay e lesbiche è contrario alla volontà di Dio.
 
 
                             MA NEL CUORE DEL PROBLEMA CI STANNO LORO: LE PERSONE OMOSESSUALI E NON SOLO OMOSESSUALI. COSA PROVANO? COSA DICONO?
 
R.  – Non possono prendere la parola, argomentando in base ai risultati sicuri delle scienze umane.
 
      - Fanno riferimento all’esperienza loro e alle loro famiglie;
      -ai contenuti delle ricerche filosofiche, bibliche, e teologiche, per mostrare che le loro ragioni sono le ragioni della chiesa e non un loro capriccio;
      -per chiedere di riesaminare quei giudizi infondati o discutibili, pena l’accusa di fare del male a se stesse ed alla chiesa; un’accusa che, proporzionatamente alla rilevanza ecclesiale della richiesta, si concretizza nella indifferenza, nel silenzio obbligato, e nell’espulsione.
 
 
                             QUAL E’ STATO L’ATTEGGIAMENTO DELLA CHIESA UFFICIALE, DEI VESCOVI E PRETI, CHE SONO A CAPO DELLE DIOCESI E COMUNITA’ ITALIANE?
 
 
                               L’indifferenza è l’atteggiamento assunto dai vescovi italiani negli ultimi ventidue anni. Sollecitati da un documento redatto dal gruppo “IL GUADO”, che fa capo al DOMENICO PEZZINI di Verona, auspicarono di considerare in positivo la condizione omosessuale e di evitare l’emarginazione delle persone omosessuali. (ATTI DEL CONVEGNO DELLA CHIESA ITALIANA DI LORETO, 1985)
 
 
 
                               MA QUESTO AUSPICIO SORTI’ QUALCHE EFFETTO POSITIVO O IL FRONTE DELLA CEI E’ ANCORA CHIUSO, OTTUSO E COMPATTO NELLA SUA IDEOLOGIA DI CHIUSURA E DI RIFIUTO?
 
 
R. Invece il CONVEGNO DELLA CHIESA ITALIANA DI PALERNO DEL 1995, no ha dato nessun segno di ricezione di un documento inviato dal gruppo “LA FONTE” . A questo riguardo DOMENICO PEZZINI  ha scritto:”VENT’ANNI DI ASSOCIAZIONISMO TRA I GAY CREDENTI IN ITALIA”, IN J. GAFO, “OMOSESSUALITA’ UN DIBATTITO APERTO”, PAGG.319-320 e per il testo dei due documenti inviati ai due convegni, pagg. 330-338. Di fatto l’auspicio, formulato nel 1985 fu l’ultima parola positiva proferita dalla chiesa italiana sulla condizione omosessuale. Da allora, non ostante le molte riflessioni sull’essere chiesa e non ostante tutte le sollecitazioni provenienti dalla società civile, i vescovi italiani non hanno intrapreso alcune iniziativa a favore delle “persone omosessuali cattoliche” in quanto “POPOLO DI DIO”, non in quanto categoria di “MALATI DA CURARE”. Però qualche vescovo non si è lasciato sfuggire l’occasione per proferire PAROLE NEGATIVE  sulle persone in quanto omosessuali.
 
QUALI SONO ALLORA QUESTI DOCUMENTI VATICANI CHE NEGANO RISPETTO, ACCOGLIENZA E DIALOGO NELLA CHIESA CATTOLICA A QUESTE PERSONE OMOSESSUALI? CHE COSA FARE PER CERCARE ANCORA SECONDO IL CONSIGLIO DEL MORALISTA PROF. ENRICO CHIAVACCI? MA ALLORA IL VANGELO A CHE COSA SER VE? SOLO A FAR CARRIERA?
 
R.                      Un noto e importante documento vaticano riguardante le persone omosessuali insegna che “l’attività omosessuale impedisce la propria realizzazione e felicità perché è contraria alla sapienza creatrice di Dio. Questo  documento è importante perché è il primo documento vaticano a definire “SOGGETTIVAMENTE DISORDINATA”, la tendenza, l’inclinazione, la condizione omosessuale”, vedi i n. 3, 8 e 10. Al n. 7 e altrove usa l’espressione “ATTIVITA’ OMOSESSUALE” per indicare specificamente “l’ATTO OMOSESSUALE”. Queste idee ed espressioni sono contenute nella “LETTERA SULLA CURA PASTORALE DELLE PERSONE OMOSESSUALI”, 1° OTTOBRE 1986, N. 7;L’OSSERVATORE ROMANO,31 OTTOBRE 1986, PAG. 5.
 
MA CHE COSA AFFERMANO LE FAMIGLIE CHE HANNO FIGLI OMOSESSUALI?
R.      L’esperienza di persone e di famiglie affermano invece un’idea ed una esperienza diversa e contraria. Cresce infatti anche in Italia il numero dei genitori che si rallegrano per avere trascorso una bella festa di Natale con il figlio, la nuora, i nipoti, tutt’insieme felicemente, a casa della loro figlia e della sua compagna; delle mamme felici di potere contare sull’aiuto del compagno del loro cognato, quando per esempio, c’è da portare e andare a prendere il bambino a scuola; delle coppie gay e lesbiche felicemente inserite nel solito tran tran della vita di ogni giorno.
 
QUALI SONO GLI ASPETTI PECULIARI NEI QUALI VOGLIONO ESSERE CAPITI?
R. Diversi sono i motivi che possono rendere felici le persone gay e le lesbiche nei Paesi occidentali. Tra gli altri, tre sono caratteristici del nostro tempo. Primo: la libertà di poter essere se stesse;
non avendo più la necessità di nascondere se stesse, il proprio orientamento sessuale; secondo: di simulare con parenti e conoscenti una relazione eterosessuale inesistente; terzo: l’impegno a perfezionarsi e realizzarsi in un progetto di vita di coppia legalmente riconosciuta, come accade in altri venti paesi del mondo.
 
QUALI SONO ALLORA GLI STATI NEL MONDO IN CUI VIENE RICONOSCIUTO IL LEGAME OMOSESSUALE COME COPPIA GENITORIALE CON POSSIBILITA’ DI ADOZIONE DEI FIGLI?
                                       R. In alcuni stati è in vigore il matrimonio: BELGIO, CANADA, NORVEGIA, OLANDA, REPUBBLICA SUDAFRICANA, SPAGNA, MASSACHUSETTS, CALIFORNIA. Vi sono anche altri stati che riconoscono il vincolo giuridico matrimoniale con l’adozione congiunta come ANDORRA, AUSTRALIA OCCIDENTALE, DANIMARCA, FINLANDIA, FRANCIA, GERMANIA, ISLANDA, LUSSEMBURGO, NUOVA ZELANDA, NUOVO GALLES DEL SUD, PORTOGALLO, REGNO UNITO, REPUBBLICA CECA, SVEZIA, SVIZZERA, CONNECTICUT, NEW JERSEY, VERMONT.
 
ANCHE GIOVANNI PAOLO II AVEVA PRESO POSIZIONE E CHE COSA AVEVA DETTO?
R. Sul riconoscimento legale delle unioni tra persone dello stesso sesso GIOVANNI PAOLO II ha dichiarato:”Ciò che non è moralmente ammessa l’approvazione giuridica della pratica omosessuale…….si deve dire che con la risoluzione del Parlamento Europeo si è chiesto di legittimare un disordine morale. Il Parlamento ha conferito indebitamente un valore istituzionale a comportamenti devianti, non conformi al piano di Dio…..senza la fondamentale consapevolezza delle norme morali la vita umana e la dignità dell’uomo sono esposte alla decadenza e alla distruzione”. (ANGELUS, DEL 20 FEBBRAIO1994; L’OSSERVATORE ROMANO, 21-22 FEBBRAIO 1994, PAG. 1).
 
E LA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE CHE COSA AVEVA ERIBADITO?
R. “Riconoscere legalmente le unioni omosessuali oppure equipararle al matrimonio, significherebbe non soltanto approvare un comportamento deviante, con la conseguenza di renderlo un modello nella società attuale, ma anche offuscare valori fondamentali che appartengono al patrimonio comune dell’umanità”. (CONSIDERAZIONI CIRCA I PROGETTI DI RICONOSCIMENTO LEGALE DELLE UNIONI TRA LE PERSONE OMOSESSUALI, 3 GIUGNO 2003, N. 11; L’OSSERVATORE ROMANO, 1 AGOSTO 2003, PAG. 4).
 
MA DA DOVE DERIVANO QUESTE COVNINZIONI CHE L’ATTO OMOSESSUALE, COME L’USO DEGLI ANTICONCEZIONALI ED IL SESSO SOLITARIO, SIANO CONTRARI ALLA SAPIENZA CREATRICE DI DIO?
R. “E’ un giudizio che è stato condiviso per secoli nelle società cristiane. Esso deriva dalla dottrina tradizionale, ribadita dall’enciclica “HUMANAE VITAE”, secondo la quale esiste una CONNESSIONE INSCINDIBILE, CHE DIO HA VOLUTO E CHE L’UOMO NON PUO’ ROMPERE DI SUA INIZIATIVA, TRA I DUE SIGNIFICATI DELL’ATTO CONIUGALE:IL SIGNIFICATO UNITIVO E IL SIGNIFICATO PROCREATIVO”. Di conseguenza compiere l’atto coniugale “distruggendo, anche soltanto parzialmente, il suo significato e la sua finalità è contraddire alla natura dell’uomo come a quella della donna e del loro piu’ intimo rapporto, e perciò è anche contraddire al piano di Dio e alla sua santa volontà”.
 
L’ HUMANAE VITAE:L’ENCICLICA CONTESTATA. DA CHI? E PER QUALI MOTIVI?
NUOVE VIE DELL’ETICA SESSUALE. ASSOCIAZIONE DEI TEOLOGI CATTOLICI AMERICANI, COS AFFERMANO? LA RIVISTA INTERNAZIONALE DI TEOLOGIA “CONCILIUM”.
R. “Da alcuni decenni, come è noto, questa dottrina tradizionale è ampiamente disattesa e apertamente contestata. Il sesso solitario, l’uso degli anticoncezionali, l’atto omosessuale non vengono più considerati in se stessi un male, perché si ritiene che la dottrina tradizionale, non tenga adeguatamente conto di tutti gli aspetti della natura umana, oggi conosciuti grazie anche alle scienze umane; e perché si ritiene che le ragioni addotte a sostegno della dottrina tradizionale non siano più solidamente fondate”. (Si vedano i contributi di AMBROGIO VALSECCHI:”NUOVE VIE DELL’ETICA SESSUALE. DISCORSO AI CRISTIANI, QUERINIANA, BRESCIA, 1989;ASSOCIAZIONE DEI TEOLOGI CATTOLICI AMERICANI:”LA SESSUALITA’ UMANA. NUOVI ORIENTAMENTI NEL PENSIERO CATTOLICO AMERICANO”, QUERINIANA, BRESCIA,1978). Vedi anche la seconda parte della rivista internazionale di teologia “CONCILIUM”, 1-2008, pagg. 149-188), che raccoglie tre contributi critici sulla dottrina dell’HUMANAE VITAE.
 
MA ALLORA CI SI PONGONO DELLE DOMANDE CHE SONO ANCORA IN ATTESA DI UNA RISPOSTA.
R. In base a quali ragioni possiamo affermare con certezza che Dio ha voluto inscindibili i fini-significati unitivo e procreativo dell’atto coniugale? Perché il sesso solitario è in se stesso un male? Perché l’uso degli anticoncezionali è in se stesso contrario alla volontà di Dio? Perché l’atto sessuale è in se stesso contrario alla sapienza creatrice di Dio?
 
A questi e ad altri interrogativi cercheremo di rispondere nel prossimo articolo con l’aiuto delle scienze umane.
 
                                                                                                                         CARLO CASTELLINI
 


Venerd́ 26 Giugno,2009 Ore: 16:48