Il 28 novembre il dialogo cristianoislamico a Mantova
Una proposta, il comunicato stampa ed una storia di dialogo dal basso
promosso da
Chiesa Evangelica Valdese di Mantova
Comunità Islamica Mantovana
Diocesi di Mantova
S.A.E.- Segretariato Attività Ecumeniche
Centro educazione interculturale della Provincia di Mantova
UNA PROPOSTA Fare del 28 novembre 2003 la giornata del dialogo islamico cristiano mantovano COME
UN APPUNTAMENTO venerdì 28 novembre 2003 ore 19.30 “Casa di Mottella” via Virgilio n.9 - Mottella di S.Giorgio silenzio, preghiera, incontro per la paceRifletteremo insieme sul tema dell’acqua. In tutte le principali fedi è un simbolo legato alla vita oltre che un simbolo religioso. E’ primariamente un bene indispensabile al quale, purtroppo, milioni di persone nel mondo non hanno un facile accesso. L’acqua è diventata una emergenza mondiale. Sulla base di queste considerazioni e partendo dalla lettura di brevi brani dai rispettivi libri sacri, Bibbia e Corano, le diverse comunità religiose proporranno alcune riflessioni a cui seguirà un momento di silenzio e di condivisione. Romperà il digiuno un momento di convivialità. La traccia per il digiuno potrà essere ritirata presso gli enti promotori. PROMUOVONO Chiesa Evangelica Valdese di Mantova Comunità Islamica Mantovana Diocesi di Mantova S.A.E. – Segretariato Attività Ecumeniche Centro educazione interculturale della Provincia Comunicato del dialogo cristiano islamico mantovano Nel novembre 2001, a poche settimane dagli attentati dell’11 settembre, un gruppo di cristiani di svariate confessioni, responsabili di ordini missionari, islamologi, intellettuali ed educatori idearono un “Appello ecumenico” affinchè quanto era accaduto non mettesse in discussione tutte le iniziative di confronto e le esperienze di dialogo che erano in corso Raccogliendo il nuovo appello, che diverse personalità hanno lanciato a livello nazionale, la Comunità Islamica di Mantova, la Chiesa Valdese, la Diocesi di Mantova, il S.A.E., e il Centro Interculturale della Provincia di Mantova propongono una giornata di dialogo cristiano – islamico da tenere venerdì 28 novembre 2003. La giornata sarà caratterizzata dalla proposta del digiuno e da un incontro di spiritualità e di riflessione che si terrà alla Casa di Mottella a partire dalle ore 19.30. Le comunità religiose propongono di riflettere insieme sul tema dell’acqua. In tutte le principali fedi l’acqua è un simbolo legato alla vita. La terra senz’acqua sarebbe un deserto arido, il paese della fame e della sete. Un luogo dove né l’uomo né le bestie potrebbero vivere. Nelle regioni desertiche, i pozzi e le sorgenti sono segni di vita, luoghi di speranza. Lì riprende coraggio l’uomo, lì nascono i contatti e le amicizie. L’acqua oltre che un simbolo religioso è primariamente un bene indispensabile alla vita al quale, purtroppo, milioni di persone nel mondo non hanno facile accesso. L’acqua è diventata un’emergenza mondiale. Sulla base di queste considerazioni e partendo dalla lettura di brevi brani dai rispettivi libri sacri, Bibbia e Corano, le diverse comunità religiose proporranno alcune riflessioni a cui seguirà un momento di silenzio. Ci sarà poi lo spazio per una condivisione e uno scambio di opinioni sulle possibilità e sulle difficoltà che incontra il dialogo fra le religioni. Insieme si romperà il digiuno con un momento di convivialità. L’invito a riflettere sul dialogo cristiano-islamico è rivolto a tutte le comunità parrocchiali e a tutte le realtà associative anche con le modalità e i tempi che riterranno più opportuni. Alcune indicazioni in tal senso, assolutamente non vincolanti, possono essere le seguenti: 1. organizzare incontri pubblici fra cristiani e musulmani; 2. invitare esperti a parlare delle opportunità e dei problemi delle relazioni cristiano-musulmane; 3. visitare una moschea e rompere insieme il digiuno di Ramadan; 4. invitare nella propria chiesa, in parrocchia o nella comunità un musulmano, immigrato o no, a raccontare la propria esperienza ("spazio di narrazione"); 6. nelle eucaristie e nelle liturgie di quel giorno e dei giorni seguenti, pregare per il dialogo ecumenico e interreligioso; Le offerte raccolte potranno essere destinate ad alcuni progetti di costruzione di pozzi d’acqua in paesi del Sud del mondo o al sostegno della Campagna Italiana sull’acqua. Una storia di dialogo dal basso Dalla strada si entra in un cortile rettangolare attorniato da alcune case, addossate l’una all’altra, e da un orticello ai bordi del quale si alza un capitello con l’immagine della Madonna. E’ il “centro” di Trivellano, una località della frazione di Bondanello nel comune di Moglia. Da sempre gli abitanti onorano l’immagine della Madonna con fiori, qualche lume e con la recita del Rosario nelle sere di maggio. Nel 1999Taher Mohamed Abu proveniente dal Banglades, di religione islamica, acquista la casa di Cornelia, deceduta qualche mese prima. Dal catasto risulta che l’orticello e l’immagine della Madonna sono ora di proprietà di Abu. Negli abitanti “cattolici” della borgata sorge un interrogativo preoccupato:”…E adesso come facciamo? Non volgiamo rinunciare ad una tradizione tanto cara. Chi gli va a parlare?” La preoccupazione si risolve in poco tempo. Taher Mohamed Abu è un tipo aperto e socievole, si fa voler bene e la sua famiglia è accolta con simpatia. “Maria è madre; è importante per i cristiani e per i mussulmani. Fate come sempre”. Questa è stata la sua risposta. Così a Trivellano ci si saluta e si dialoga amichevolmente senza distinzioni. Come sempre anche quest’anno, qui e nelle altre località, si solennizza la “chiusura del mese di maggio” con la celebrazione della Messa e un momento conviviale dopo. Abu, visto il tempo incerto, toglie la sua automobile dal garage che ha costruito vicino alla Madonnina, lo apre e lo illumina dicendo ai convenuti che possono liberamente entrare per ripararsi. Non piove. Come negli anni precedenti, Abu con la sua famiglia assiste alla celebrazione stando sulla soglia della sua casa. Poi partecipa al convito festoso, perché le donne del vicinato, dove il salame mantovano impera, hanno preparato bocconcini e dolci nel rispetto delle norme della religione islamica. Le ragazze e le donne presenti fanno a gara nello spupazzare l’ultimo nato della famiglia di Abu, che sorride divertito. E’ una festa completa. Mercoledì, 26 novembre 2003 |