Scuola araba Fajr

Presentazione delle attività e delle strategie che si intendono adottare


Invio una nota informativa sulla Scuola di via Quaranta, che spiega in modo esauriente i passi avanti fatti dalla scuola in questione verso la piena legalizzazione.

Questi passi sono stati fatti d’intesa con l’Assessorato all’Educazione del Comune di Milano, al fine di poter disporre di una sede idonea alternativa (l’unico vero problema esistente).

Le polemiche, i pregiudizi ed i veti sembrano costringere il Comune a ritornare sui propri passi.

Non si può che esprimere rincrescimento per una parola data che viene a mancare, ma il problema rimane ed ad esso va data una soluzione secondo le linee che erano state studiate e concordate in proposito.

Sandro Antoniazzi

Milano, 7 settembre 2005


Scuola araba Fajr

Presentazione delle attività e delle strategie che si intendono adottare

La Scuola araba Fajr è un’associazione culturale a scopo sociale e senza fini di lucro, che si è costituita nel marzo 2005 per promuovere la legalità attraverso il processo di autorizzazione al funzionamento come scuola straniera operante in Italia (domanda presentata alla Direzione scolastica regionale della Lombardia in aprile 2005) e contemporaneamente attraverso l’avvio progressivo di una sezione di scuola paritaria, a partire dal primo anno della scuola primaria, per cui l’Associazione ha già assunto formale impegno che, in tempi stretti, sarà confermato dalla presentazione della documentazione necessaria. Perché si attui la legalità il vincolo ineludibile è la disponibilità di una sede idonea e, pertanto, l’Associazione ha chiesto al Comune di Milano un sede scolastica a canone agevolato, visto che la comunità degli utenti è formata in gran parte da famiglie spesso numerose e con modeste disponibilità economiche.

Inoltre una sede dedicata esclusivamente alla scuola permetterebbe di rendere evidente l’assoluta distinzione sempre esistita fra la moschea operante in via Quaranta e la scuola che non è mai stata una scuola coranica.

Tale percorso porterà la scuola a trasformarsi in scuola bilingue aperta a tutti gli utenti stranieri e italiani, in grado di consegnare competenze linguistiche crediamo interessanti soprattutto per quanto riguarda lo studio dell’arabo. Come in passato, la scuola è aperta e desidera riattivare forme di collaborazione con le scuole del territorio.

La situazione delineata è il risultato di un lungo cammino iniziato circa 10 anni fa con un piccolo nucleo di famiglie che speravano di fare ritorno in Egitto e quindi avevano scelto di far sostenere annualmente ai propri figli gli esami di idoneità presso il consolato egiziano.

Ora non è più così. Le famiglie continuano a volere che i loro figli facciano gli esami della scuola egiziana fino alla terza media, ma nel contempo desiderano, visto che si sono stabilizzate, uscire dall’illegalità e avere per i loro figli una preparazione che li metta in grado di affrontare la scuola superiore italiana.

Ecco in sintesi il cammino percorso.

Dal 1991 la Scuola Familiare, Scuola Araba – Fagr Il Islam – svolge l’attività di preparare gli alunni per affrontare gli esami di idoneità presso il consolato egiziano. Ma col passar del tempo, tale aspetto non risponde più allo stato di fatto per molte famiglie che hanno in prospettiva di stabilirsi in Italia, visto che il consolato offre esami d’idoneità fino alla classe IIª superiore.

A questo punto, l’alternativa è quella di un’offerta formativa che coniughi i programmi egiziani con quelli italiani, in modo da consentire il proseguimento degli studi in Italia fino all’Università.

L’obiettivo è di mantenere la cultura d’origine e di consolidarla con il progresso scientifico e didattico offerto dal programma statale italiano.

Nell’anno scolastico 2002/2003, con le classi a partire dalla materna e Iª, IIª, e IIIª elementare (il primo ciclo elementare), nonostante le difficoltà affrontate e superate, si è formato il Primo Vero Nucleo per una Scuola Bilingue in piena armonia con il programma statale italiano.

Le classi bilingue dell’anno scolastico 2004/2005 sono dalla materna fino alla Vª elementare.

Da quest’anno verrà aggiunta la Iª media e così di seguito secondo il modello elaborato da una commissione (docenti italiani ed egiziani di area umanistica e scientifica) che ha lavorato a un’ipotesi di strutturazione della scuola media bilingue che metta in grado gli studenti di affrontare sia la scuola superiore egiziana che quella italiana. Il lavoro si è articolato nelle seguenti fasi:

 confronto fra i piani di studi e proposte di integrazione a partire dal piano di studio egiziano che è quello vigente;

 confronto fra i programmi delle discipline comuni ai due piani di studio e proposte di integrazione a partire dal piano di studio egiziano che è quello vigente;

 elaborazione di ipotesi di quadro orario che accolga le necessarie integrazioni;

 definizione della lingua veicolare delle singole discipline: è importante un equilibrio di impegno orario e una diversificazione della tipologia delle discipline in modo che gli allievi arabofoni acquisiscano competenze comunicative mediante la costante produzione orale e scritta applicata a ambiti diversi che richiedono quindi un lessico specifico.

In questi anni gli alunni hanno sostenuto gli esami di idoneità di pari livello presso la scuola italiana.

Al fine della piena legalità e dell’apertura verso un’utenza non egiziana, è necessario che gli allievi continuino a sottoporsi periodicamente agli esami di idoneità presso la scuola statale italiana.Tale procedura appare inoltre importante al fine di un controllo sulla qualità del servizio erogato dalla scuola.

Progetti e collaborazioni:

Negli ultimi tre anni la comunità ha collaborato con diverse enti:

- Comune di Milano Area disagio

- Associazione Risvegli

- Centro studi e ricerche sul disagio e sul disadattamento -

Università Cattolica

- Cisem- Provincia di Milano

- Enaip Lombardia

Per le alunne delle superiori negli ultimi due anni, attraverso progetti mirati, sono stati effettuati dei LARSA (Laboratorio di recupero e sviluppo dell’apprendimento) alla fine dei quali le stesse hanno sostenuto con successo esami di idoneità di liceo linguistico e di liceo delle scienze sociali. Il costante rapporto fra operatori e famiglie ha portato a una svolta importante: queste alunne nell’a.s. 2005-2006 frequenteranno la scuola statale italiana: appare così superato il problema che aveva indotto a proporre il progetto Agnesi che prevedeva la formazione di una classe di soli ragazzi musulmani, in deroga ai criteri di formazione classi dell’istituto, ma inseriti in un iter con momenti di confronto, iniziative condivise, crescita interculturale.



Venerdì, 09 settembre 2005