L’alimentazione halal ed il suo significato oggi.

di Amina Salina

Anche quest’anno la stampa islamofoba si é sbizzarrita nell’ipocrita critica alla pratica dello sgozzamento degli animali sacrificati per l’Aid. La Padania ha addirittura titolato "Fiumi di sangue" dimenticando quelli ben più copiosi e con ben maggiore sofferenza che scorrono tutti i giorni nei mattatoi del sazio mondo occidentale. Mi ricordo di aver visto in Tv con orrore un documentario in cui si parlava della vita( o della morte)di milioni di pulcini tenuti 24 ore al giorno stipati negli allevamenti senza aver mai razzolato in vita loro con una alimentazione artificiale che accorcia la loro vita cosicché possono essere uccisi dopo pochi mesi per arrivare alle tavole di americani ed europei. E se anche le mucche se la passano un po’ meglio comunque il consumo eccessivo di carne in Occidente é un dato di fatto. Altro che sgozzamenti dell’Aid che si celebra una volta l’anno e permette a popolazioni sovente denutrite di aver accesso a cibo di qualità. (a differenza delle schifezze da supermercato dell’industria alimentare). I criticoni sono gli stessi che tacciono quando scoppiano gli scandali come quello recente delle uova marce vendute per la produzione di uova in polvere per l’industria dolciaria e per i pastifici. Nella polvere di uova c’era cadaverina e putrescina cioè gli enzimi che si formano nella putrefazione dei cadaveri. Segno che questa polvere era fatta di pulcini morti, vermi e roba del genere. La notizia é sparita dopo meno di una settimana. Questo si aggiunge alla nostra giornaliera jihad quando giriamo per i supermercati dove almeno il trenta per cento dei cibi é haram. (per la presenza di alcoolici o maiale)E poi ci tacciano di essere dei fanatici. Nel caso dei numerosi scandali dell’industria alimentare di frodo, si tratta certamente di cibo haram che nuoce gravemente alla salute, può portare a gravi forme di allergie così frequenti oggi nei bambini piccoli. I danni dei vari fast-foods all’alimentazione ed alla salute - pur nel formale rispetto delle leggi vigenti- sono sotto gli occhi di tutti. Va aperto certamente un dibattito con i nostri amici non musulmani sulla vera sanità dell’alimentazione. Il senso del cibo "halal" é quello del cibo che fa bene, che mantiene fisicamente e spiritualmente sani, che ci preserva dalle malattie oggi così diffuse come il diabete, la pressione alta, l’obesità.. E non basta che non ci sia maiale o alcool per essere in queso senso halal, e la cosa non dovrebbe riguardare solo i musulmani.. L’usanza tradizionale delle donne islamiche di prepararsi i cibi in casa, lungi dall’essere una cosa antiquata e fonte di sottosviluppo o di povertà, é invece un provvidenziale mezzo di tutela della salute della comunità stessa, di mantenimento della salute, di autodifesa. Visto quello che ci fanno mangiare. L’educazione alimentare é parte dell’educazione islamica. Assuefatti al cibo da supermercato a basso costo, ingrassante e pieno di grassi vegetali dannosi alla salute, non ci ricordiamo nemmeno più del vero sapore della farina e dell’olio genuino. Pani insipidi e senza profumo, biscotti che sanno di sintetico, immarcescibili cibi pieni di sale, come certi snack micidiali per la salute, conservanti e coloranti dovunque. E’ progresso questo?? salam amina



Sabato, 21 gennaio 2006