Vattimo candidato sindaco a San Giovanni in Fiore

febbraio 2005
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VATTIMO: MI CANDIDO A SINDACO IN CALABRIA

Corriere della Sera, 21 febbraio 2005
Ha accettato "con molto entusiasmo": il filosofo torinese Gianni Vattimo sarà uno dei candidati sindaci a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. Vattimo ha deciso di accettare la proposta di un gruppo di giovani che hanno dato vita a un movimento e a un periodico chiamato La Voce di Gioacchino. Ieri sera l’annuncio durante un incontro a San Giovanni in Fiore, al quale erano presenti alcune centinaia di giovani: "Accetto la candidatura a sindaco - ha spiegato Vattimo - perché Gioacchino Da Fiore è una guida. E lo faccio con molto entusiasmo. La mia è una candidatura fuori dai partiti e dalle appartenenze". Vattimo ha anche rivolto un invito al centrosinistra perché si riesca a realizzare un "percorso condiviso".
VATTIMO: "IO, SINDACO PER LA MIA CALABRIA"

Il filosofo in lista a San Giovanni in Fiore La Stampa - Torino, 22 febbraio 2005.
Intervista di Giampiero Paviolo
La notizia è ufficiale da ieri: il professor Gianni Vattimo sarà candidato sindaco della città di San Giovanni in Fiore, mille metri di altitudine, provincia di Cosenza.
Capeggerà una lista civica che porterà il suo nome, composta in buona parte da giovani.
Professore, ma cosa le è venuto in mente di presentarsi in Calabria?

Intanto sono calabrese pure io, calabrese di Cetraro per parte di padre. Parlo anche un po’ di dialetto, comunque lo capisco molto bene. A parte ciò è nato tutto per caso, in seguito a una conferenza sull’abate Gioacchino da Fiore che ho tenuto in paese. Lì ho trovato entusiasmo, voglia di fare, di cambiare il modo di amministrare. Da cosa nasce cosa, come si dice.
Galeotta la conferenza dunque. L’abate è la gloria locale, ma è roba del 1100. Oggi è tutta un’altra storia.

Già, storia difficile, di forte emigrazione. San Giovanni avrà circa 15mila abitanti, ma almeno altri cinquemila stanno fuori, sparsi per il mondo. Del resto non è che offra molto sul piano occupazionale, a parte il solito assistenzialismo, né su quello dello svago: un cinema aperto due sere la settimana per proiettare i film di Neri Parenti. Mancano le strutture, l’unico centro polifunzionale è diventato una specie di pizzeria. Eppure il paese ha un bel centro storico, un po’ malandato ma ci si può lavorare. Però, capisce, se nel 2005 il problema è ancora un acquedotto con le tubazioni tutte rotte è chiaro che la gente preferisce andarsene.
Parla già da sindaco.
Calma, la strada è lunga. Però domenica, in una serata piena di freddo e neve, c’erano 400 persone ad ascoltarmi. E tanti ragazzi, giovani che hanno una laurea o un diploma di scuola superiore e non ne possono più di un modo di amministrare vecchio, un po’ consociativo. Staremo a vedere.
Un passo indietro. Lei fa la conferenza, si ferma a parlare con i giovani.
E poi? E poi mi scrivono, mi telefonano, chiedono un aiuto. All’inizio sembrava un gioco, ora è una cosa seria.
Mettiamo per ipotesi che lei abbia vinto. Amministrare un comune di quelle dimensioni non è uno scherzo. Addio Università?
No, penso che riuscirei a fare il pendolare, soprattutto con una buona squadra di assessori.
Eppure si è dimesso da consigliere provinciale a Torino…

Ma quella è un’altra storia. I comunisti italiani mi avevano chiesto di entrare in lista per Strasburgo e anche per la provincia. Io ho accettato e sono caduto nel tranello. Il risultato è che gli ho fatto vincere un collegio, il Centro, che nemmeno si sognavano. Ma cosa ci stavo a fare lì? Con tutto il rispetto il passo dall’Europa a Palazzo Cisterna mi sembrava un po’ troppo lungo.
E non, invece, da Strasburgo a San Giovanni in Fiore?

E’ diverso. Intanto perché sarebbe un’esperienza nuova, perché io l’amministratore non l’ho mai fatto. E poi c’è una sfida, che non è quella di abbattere il centro-sinistra che governa Palazzo Civico di superare il centro-destra. No, è quella di concorrere alla rinascita di una cittadina che ha nei giovani tutte le energie e le potenzialità per incamminarsi sul sentiero già percorso da altri paesi della zona.



Mercoledì, 16 marzo 2005