Perché si vuole uccidere Kant?

Una breve nota sull’ultimo lavoro di Maurizio Ferraris, "Goodbye Kant!"


di Federico La Sala

Ferraris si mangia la coda, e non se ne accorge: mangia "qualcosa, anche senza sapere con esattezza che cosa"! Almeno da quanto si comprende dal riassunto, fatto dallo stesso Autore ("Buonanotte, Immanuel", Il Sole-24 ore, Domenica, 31.10.2004), delle tesi di fondo del "Goodbye Kant! Cosa resta oggi della Critica della ragion pura" di Maurizio Ferraris (di prossima uscita nei Tascabili Bompiani), credo che - a questo punto - sia più da dire "Buonanotte, Maurizio", che "Buonanotte, Immanuel"! A mio parere, l’eredità di Kant non mi sembra che stia nelle risposte sbagliate che ha dato ("asserendo che le leggi che la Mente dà al Mondo sono quelle della fisica, che offre la vera via di accesso a nozioni sicure quanto le operazioni matematiche, e dense, cioè piene di contenuto, come quelle che traiamo dall’esperienza"), ma nella domanda cruciale che si è e ha fatto. E la domanda fondamentale resta ancora e sempre quella: come è possibile la scienza?, come sono possibili giudizi sintetici a priori?, o, ancora e più radicalmente, come sono possibili quegli esseri che noi siamo -"fatto indubitabile" - due in uno?, come è possibile il soggetto?, come è possibile l’essere umano?
La fallacia di Kant, rimasta in piedi nell’ontologia, è rimasta in piedi solo nella testa di Ferraris -  e, a quanto pare, egli è felice di ri-aggirarsi tra gli spettri e i fantasmi ... della risorta chiesa swedenborghiana del nuovo millennio!  Nella realtà, in Europa come nel mondo, ciò che oggi si aggira sempre più forte è il programma di Kant (come di Marx e dello stesso Lenin),  il coraggio di sapere e l’uscita dallo stato di minorità - quello di un "altro" mondo (La pace perpetua), possibile!  O forse, mi sbaglio, Ferraris aspira a proporsi - visto ! che "al posto di individui maturi s’avanzan strani bambocci: adulti mostruosi e mai cresciuti che prendono la vita come un grande gioco, una parodia dei trastulli dei più piccoli"(Francesco Cataluccio) - come il teorico e il teologo dell’Immaturità di massa e ... del berluscattolicesimo aggressivo e galoppante? Boh?! E Bah?! "Con nostalgia e rispetto, ma anche senza nasconderne le debolezze, le macchinosità, i cetrioli e le Trabant", Goodbye Maurizio! Goodbye!



Mercoledì, 03 novembre 2004