Alcuni giorni prima che Colin Powell rivelasse di fronte al Consiglio di sicurezza dellONU le presunte prove segrete sulle armi di distruzione di massa in possesso di Saddam, accompagnandole dai soliti ritornelli militaristici sulla necessità di una guerra contro lIraq, nelledificio sullEast River erano in corso grandi preparativi. Lintervento igienico principale è stato effettuato sul quadro "Guernica" di Picasso, che zelanti burocrati dellONU hanno deciso di coprire con una grande tela azzurra. "Sarebbe imbarazzante", ha ammesso uno di loro, "vedere il segretario di stato fare un discorso sulla necessità di un bombardamento alleato contro lIraq di fronte a un quadro che mostra le vittime di un attacco aereo: un bambino, donne e animali morti". "Si tratta solo di una misura temporanea", si è giustificato un altro funzionario, "e durerà fino a quando le telecamere non se ne andranno. Sapete, se la gente vedrà delle riprese con il quadro di Picasso sullo sfondo, nessuno si renderà conto di guardare qualcosa che si sta svolgendo nelledificio delle Nazioni Unite". ""Io non ho nulla a che fare con tutto questo", ha affermato il padrone di casa formale, cioè il segretario generale dellONU, Kofi Annan. "Se pensate che tutto quello che si fa qui lo si faccia a mio nome vi sbagliate: dovrei essere onnipresente. E non lo sono. Da quanto ho sentito, lintervento è stato fatto per motivi artistici". "Abbiamo avuto, sa, per così dire, dei problemi con il cavallo", sono le parole con cui Abdellatif Kabbaj, responsabile delle relazioni esterne, ha spiegato tali "motivi artistici". "Dovete ammettere che non sarebbe stato bello vedere qualcuno parlare a un microfono dellONU sotto, mi si perdoni lespressione, un sedere di cavallo". Loccultamento della riproduzione a parete del quadro di Picasso, in cui viene mostrato lo sterminio di 1.006 abitanti del villaggio basco di Guernica, si è trasformato, a livello sia fattuale che simbolico, in un avvenimento chiave dei nostri tempi, in un atto per il quale le future generazioni ci ricorderanno e grazie al quale avranno il diritto di vergognarsi di noi. La storia ricorderà gli odierni "difensori della civiltà occidentale" come coloro che si sono impegnati in una guerra criminale fino al punto di nascondere, non a caso, proprio il quadro che illustra il massacro compiuto contro civili da Francisco Franco, anchegli a suo tempo proclamato "difensore della civiltà occidentale" grazie allaiuto aereo dei suoi alleati nazisti e fascisti. Li ricorderà perché si sono erti a difesa della civiltà nascondendo agli occhi del mondo la più importante opera darte contro la guerra che la civiltà abbia mai creato. Li ricorderà come coloro che creano la propria arte gettando bombe dagli aerei e nascondento allo stesso tempo con un telo impenetrabile una vera opera darte come "Guernica" di Picasso, che accusa non solo il generalissimo Franco, ma tutti gli assassini di massa del mondo. Colin Powell ha mostrato le foto satellitari dellIraq di fronte al "Guernica" occultato. Così facendo, ci ha fatto capire in modo diretto che lIraq presto potrebbe apparire come una tela azzura sullimmagine del mondo. Sempre che si riesca a trovare abbastanza stoffa azzurra per coprire tutto lorrore che stanno pianificando Bush, Rumsfeld, Powell e tutti gli altri sinonimi di Power. (titolo di "Notizie Est - Balcani")
Domenica, 23 febbraio 2003
|