Un Fiore sulla Cassia: forza nuova o antica?

di Doriana Goracci

Stamattina, camminavo "fuori porta" da Capranica, lungo viale Nardini che di fatto è in quel tratto la Cassia. E’ una sosta che faccio spesso lungo quel viale, perchè lì si trova lo spazio comunale per le affissioni, quelle che riportano le notizie del paese, che riguardano la vita comunale di noi cittadini, i nostri diritti e doveri nella vita civile e collettiva,lo spazio pagato dagli esercizi commerciali e comuni limitrofi di Viterbo e lo spazio dedicato ai necrologi. Oggi si era salvato, forse non a caso, solo il comunicato comunale per il 4 novembre che annunciava la festa delle forze armate; per il resto tutto, tutto era un’unica lenzuolata di manifesti che annunciano la fiaccolata in difesa dell’italianità, giovedì prossimo 17 novembre alle ore 18, che si concluderà con il discorso di Roberto Fiore, il numero uno di Forza Nuova.

Alle 15 di oggi, ho sporto denuncia ai Carabinieri della Stazione di Capranica, in quanto danneggiata doppiamente, come cittadina e come antifascista.
Chiedo al Comune di rimuovere quella vergogna che copre anche le sue di comunicazioni, di scrivere sul sito nuovo di zecca e per il quale sono stati destinati vari fondi, tutte le notizie che altrimenti sono visibili solo lungo la strada, che a quanto pare è alla mercè delle "forze nuove" impegnate nel Paese.

Ho saputo che è stata fatta una richiesta alle istituzioni da parte di associazioni democratiche di Viterbo e provincia, come alcuni rappresentanti -Antonella Litta e Peppe Sini- che stimo da sempre, per non autorizzare questa manifestazione razzista indetta dall’organizzazione neofascista Forza Nuova, che dovrebbe concludersi con il comizio nella piazza del Comune del segretario Fiore, "noto pregiudicato, condannato per associazione sovversiva e banda armata".Ho usato volutamente il condizionale, perchè questa provincia italiana non è nuova ad accogliere raduni anche internazionali di questa fatta.

Prego chi mi legge di inoltrare, così tanto per sapere che non sempre dal letame nascono i fiori, come diceva un’ indimenticabile canzone di Fabrizio De Andrè e che il silenzio non è d’oro, è una malattia.

Doriana Goracci
Capranica (Vt)



Marted́, 13 novembre 2007