Pedagogia della morte.

L’esperienza del morire e l’educazione al congedo


Un libro di Raffaele Mantegazza, Città Aperta Edizioni, in libreria da ottobre 2004


"Gli uomini non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l’ignoranza hanno risolto, per vivere felici, di non pensarci". Queste parole di Pascal sono quelle che, forse, meglio inquadrano la situazione nella quale viviamo. In un mondo dominato dalla Tecnica e dal Capitale, la morte, unico limite invalicabile dell’uomo, è taciuta; poiché in una siffatta società che può tutto non si accettano limiti insuperabili, altrimenti si andrebbe incontro allo scacco. Anche la medicina tace di fronte al suo temibile ed invincibile nemico.

Purtroppo anche la pedagogia ha spesso evitato quel tratto di strada che l’avrebbe portata a parlare della morte. Questo libro, invece, con il suo particolare excursus, vuole battere quella via spesso sopita e nascosta; "vuole essere un balbettamento attorno al limite ultimo di tutte le cose, anche e soprattutto dell’educazione". Si tratta di provare a dire la morte, non per eliminare il dolore e la paura che la caratterizzano, ma per cercare di smuovere la paralisi che ci prende quando essa ci assale e c’invita al suo gioco; non per imparare ad amarla, ma per poterci addestrare ad accompagnare e ad "accompagnarci" verso il suo orizzonte definitivo. Scuotendo gli animi, provocando anche risolini imbarazzati e nel peggiore dei casi qualche triviale toccamento.

Ponendo grande attenzione ai giovani - il futuro del mondo - che con la loro innocenza non si sono fatti corrompere dall’attuale società, questo libro vorrebbe provocare quel salutare sgomento che spinge a pensare la morte, a pensarsi vivi nel solco delle mille morti quotidiane, a credere che attorno alla morte si possa, barbugliando, costruire un percorso educativo.

Raffaele Mantegazza insegna presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Milano Bicocca. Si occupa di un progetto di ricerca denominato "Pedagogia della resistenza" che cerca di individuare le strategie e le metodologie pedagogiche di resistenza e opposizione nei confronti di qualunque tipo di dominio. È formatore di insegnanti ed educatori. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Con pura passione. L’eros pedagogico di Pier Paolo Pasolini (Palermo 1996); Filosofia dell’educazione (Milano 1998); Una città per narrare (Roma 2000); Come un ragazzo segue l’aquilone. Metafore dell’educazione (Milano 2000). Presso Città Aperta Edizioni ha pubblicato L’odore del fumo. Auschwitz e la pedagogia dell’annientamento (Troina 2001) e Pedagogia della resistenza. Tracce utopiche per educare a resistere (Troina 2003). SAGGI

Città Aperta Edizioni - Via Conte Ruggero, 73 - 94018 Troina (En) - Tel. 0935.653530 - Fax 0935.650234 - email: editrice@oasi.en.it

ISBN: 88-8137-164-2, pagine 220, euro 15,00 (i.i.)
In libreria da ottobre 2004



Lunedì, 13 settembre 2004