E’ morto Pierangelo Bertoli

"Eppure il vento soffia ancora...."


E’ morto la scorsa notte, al policlinico di Modena, Pierangelo Bertoli un vecchio compagno di lotte, maestro di dignita’. Nato a Sassuolo (Modena), il cantante aveva 60 anni ed era costretto su una sedia a rotelle dalla poliomelite.

Lunga e controcorrente la carriera di Bertoli. Fin dall’esordio, nel 1976, il cantante sceglie di puntare sui temi dell’impegno sociale, della riscoperta delle radici e del dialetto. Il successo arriva con "Certi momenti", album del 1981, in cui, oltre alla famosa "Pescatore" in coppia con Fiorella Mannoia, c’è "Certi momenti". Una canzone che sceglie un tema forte, sostenendo il diritto all’aborto e criticando chiesa e moralisti.

Nel 1986, per festeggiare i dieci anni di carriera, Pierangelo Bertoli produce un doppio album antologico, "Studio & Live", e nel 1987, in "Canzone d’autore" interpreta alcuni brani di Conte e De Andrè. L’anno successivo, nel disco "Tra me e me", Bertoli canta anche una canzone dell’allora sconosciuto Luciano Ligabue, "Sogni di rock’n’roll". L’anno dopo esce "Oracoli", che contiene un duetto con Fabio Concato. Nel 1989, Bertoli vince un Telegatto per lo spot televisivo della "Lega per l’emancipazione dell’handicappato".

Nel 1991 Bertoli si presenta a San Remo. Al suo fianco, per cantare "Spunta la luna dal monte", c’è il gruppo sardo dei Tazenda. L’anno dopo Bertoli torna al Festival con "Italia d’oro", un’accusa alle truffe politiche e sociali.

Lo ricordiamo pubblicando una delle sue canzoni piu’ belle e struggenti. La riprendiamo da Michele L. Straniero (a cura di), Pierangelo Bertoli, Lato Side Editori, Roma 1981, p. 65.
(7 ottobre 2002)

che la terra ti sia lieve

Eppure soffia


E l’acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
uccelli che volano a stento malati di morte
il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte
un’isola intera ha trovato nel mare una tomba
il falso progresso ha voluto provare una bomba
poi pioggia che toglie la sete alla terra ch’e’ viva
invece le porta la morte perche’ e’ radioattiva.
Eppure il vento soffia ancora
spruzza l’acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie.
Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
ha dato il suo putrido segno all’istinto bestiale
ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
e tutta la terra si e’ avvolta in un nero sudario
e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
cosi’ copriranno di fango persino i pianeti
vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
i crimini contro la vita li chiamano errori.
Eppure il vento soffia ancora
spruzza l’acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie
eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne tra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli
eppure il vento soffia ancora...



Luned́, 07 ottobre 2002