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www.ildialogo.org Catania 21 marzo...il monumento al boschetto della Plaja che durante la dittatura fu dedicato anche ai “ martiri della rivoluzione fascista”,di Domenico Stimolo

Catania 21 marzo...il monumento al boschetto della Plaja che durante la dittatura fu dedicato anche ai “ martiri della rivoluzione fascista”

di Domenico Stimolo

Raccontano le cronache, riportate dal quotidiano “ La Sicilia” in un articolo dell’edizione catanese del 23 marzo, che domenica 21 marzo da parte degli aderenti “ all'associazione culturale Uzeda” è stato effettuato un presidio ( la fotografia pubblicata mostra una quindicina di partecipanti) in un luogo del boschetto della Plaja – la rinomata località di mare a ridosso della città - davanti al monumento dedicato ai caduti della grande guerra ( 1915-1918).
In una nota stampa diramata dall’associazione suddetta viene puntualizzato : “ L’area del Boschetto della Plaja è frutto di un rimboschimento del periodo fascista. In quegli anni ogni città italiana era dotata di un parco della rimembranza per tutti i caduti della Grande Guerra ( …..quella dei seicento mila morti italiani fatti sacrificare). Concetto che venne esteso, nel corso del Ventennio, ai martiri della Rivoluzione fascista. Il monumento è stato fatto inaugurare nella nuova veste, presumibilmente in occasione della visita a Catania di Benito Mussolini, nell’agosto del 1937”.
La scelta della data è già fortemente significativa. Infatti nella memorialistica fascista la data del 23 marzo ( due giorni dopo dell’evento catanese) ricorre l’anniversario ( 1919) della nascita del movimento dei Fasci di Combattimento a Milano, piazza S. Sepolcro.
Ma chi furono i cosiddetti “ martiri fascisti”?
Furono i componenti delle bande fasciste, dette anche squadriste, che dal 1919 alla marcia su Roma - ottobre 1922 – rimasero uccisi durante i continui e drammatici assalti ai luoghi che caratterizzavano la democrazia italiana.
Infatti i tre anni che precedettero la cosiddetta “ Marcia su Roma” ( organizzate dalle squadre fasciste che a decine di migliaia convennero a Roma il 28 ottobre 1922 su decisione di Mussolini e del quadrumvirato – Bianchi, De Bono, Balbo, De Vecchi - che ordinarono l’insurrezione armata fascista per dare il colpo finale allo stato liberale) furono precedute dalla messa in opera dalle bande armate degli squadristi, potentemente armate di un clima di terrore, di scientifiche, efferate e diffusissime violenze che si consumarono in tutto il territorio nazionale contro i cittadini, uomini e donne, militanti delle organizzazioni politiche di sinistra, cattoliche, liberali, delle strutture sindacali, leghe contadine e cooperative, e contro gli organi di stampa che in maniera precisa volevano difendere la democrazia in Italia.
Contemporaneamente furono metodicamente assaltate e devastate migliaia di sedi e strutture politiche e sindacali. Purtroppo in molti casi le forze di polizia e carabinieri svolsero un ruolo “ benevolmente neutrale”. In non poche occasioni assunsero preciso ruolo di supporto attivo agli atti compiuti dagli squadristi.
Molti storici concordano nell'assommare a quasi tremila le vittime provocate dalla violenza fascista. Decine di migliaia i feriti – 40.000 solo nel 1921 -.
Nello stesso periodo 20.000 antifascisti sono costretti ad abbandonare l’Italia per sfuggire alla violenza omicida fascista.
Solo dal 1° gennaio 1921 al l’1 settembre dello stesso anno i fascisti distrussero:
17 tipografie di giornali, 59 Case del Popolo, 119 Camere del Lavoro, 107 Cooperative, 83 Leghe Contadine, 8 Società di Mutuo Soccorso, 141 sezioni e Circoli comunisti e socialisti, 100 Circoli di Cultura, 10 biblioteche popolari e tatri, 1 Università popolare, 28 sedi di sindacati operai, 53 Circoli operai e ricreativi, per un totale di 726 sedi di organizzazione dei lavoratori.
PER NON DIMENTICARE!
Con la “ Marcia su Roma” calò sulla democrazia e sui cittadini il cappio sanguinario di repressione e piombo che in maniera scientifica fu perpetrato durante il ventennio della Dittatura fascista.
LA LIBERTÀ’ RITORNERÀ’, CONQUISTATA DURAMENTE, IL 25 APRILE DEL 1945.
di “ Lettera Memoria e Libertà”



Lunedì 29 Marzo,2021 Ore: 10:30
 
 
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