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www.ildialogo.org LETTERA APERTA ALLA CITTA’ A PROPOSITO DEL “GIORNO DEL RICORDO”,di ANPI di Catania; PCI, sezione Olga Benario – Catania; Associazione La Città Felice; Cobas; Rete Antirazzista – Catania; Collettivo Red Militant; CSP “Graziella Giuffrida”; Fronte militante per la ricostruzione del partito comunista; Rifondazione comunista.

LETTERA APERTA ALLA CITTA’ A PROPOSITO DEL “GIORNO DEL RICORDO”

di ANPI di Catania; PCI, sezione Olga Benario – Catania; Associazione La Città Felice; Cobas; Rete Antirazzista – Catania; Collettivo Red Militant; CSP “Graziella Giuffrida”; Fronte militante per la ricostruzione del partito comunista; Rifondazione comunista.

La legge n. 92 del 30 Marzo 2004 ha istituito il “Giorno del ricordo”, il 10 febbraio di ogni anno, “per le vittime delle foibe e per l’esodo degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia”. Con questa legge, voluta dal governo Berlusconi-Fini, si consente un racconto del passato parziale e incompleto, si alimenta il “revisionismo storico”, e si fa diventare l’Italia fascista un Paese aggredito. E’ insostenibile, alla luce degli avvenimenti, la tesi che vi sia stato nei confronti dell’Italia e degli italiani un “disegno annessionistico slavo” che “assunse i contorni sinistri di una pulizia etnica” ed è importante che nelle scuole e in tutti i luoghi pubblici ci siano ricostruzioni storiche corrette, ben più documentate e complete di quanto si è fatto fino a oggi. Occorre far sì che le iniziative in programma quest’anno e nei prossimi anni  coinvolgano, accanto alle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, studiosi, storici, associazioni culturali, istituti di diverso orientamento, ecc., impegnati nel dibattito e nella ricerca, affinché la questione venga trattata in modo trasparente, senza nascondere o travisare i fatti accaduti; senza censura di atti, documenti, filmati, testimonianze e di quanto può servire per conoscere approfonditamente la vicenda. Tutto ciò per riaffermare i valori di libertà, democrazia, eguaglianza, solidarietà, pace e giustizia sociale, per i quali combatterono le forze antifasciste nella Resistenza contro il nazifascismo e che devono rimanere il fondamento di ogni società democratica. Al contrario, gli eredi del fascismo repubblichino strumentalizzano il dramma delle foibe non per la pietà e il dolore suscitati da ciò che accadde in quei territori agli italiani uccisi e a quelli costretti all’esodo durante e subito dopo la guerra, ma come rivalsa contro l’ampio schieramento antifascista che nella Seconda guerra mondiale sconfisse il nazifascismo, tentando di far diventare l’anticomunismo la base della società italiana. In realtà i massacri furono perpetrati dal “fascismo di confine” e dai nazisti, che proprio in quelle zone organizzarono campi di concentramento e di sterminio come la Risiera di San Sabba a Trieste. 
Foibe ed esodo furono il drammatico epilogo di una contesa lunga un secolo e il risultato di responsabilità molteplici, in primo luogo del nazifascismo italo-tedesco.
Ecco perché il 10 febbraio, dalle 15:30 alle 17:00, ci ritroveremo in piazza Machiavelli (via Vittorio Emanuele) sotto la lapide di Graziella Giuffrida per ricordare, contro qualsiasi forma di “negazionismo” e di “revisionismo”, la partigiana trucidata dai tedeschi e con lei tutti coloro che si sacrificarono per sconfiggere la dittatura fascista che da più di vent’anni opprimeva il nostro Paese.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare affinché i valori dell’antifascismo non vadano dispersi e possano essere trasmessi alle nuove generazioni, che rappresentano il futuro dell’Italia.  
ANPI di Catania; PCI, sezione Olga Benario – Catania; Associazione La Città Felice; Cobas; Rete Antirazzista – Catania; Collettivo Red Militant; CSP “Graziella Giuffrida”; Fronte militante per la ricostruzione del partito comunista; Rifondazione comunista.



Lunedì 10 Febbraio,2020 Ore: 21:51
 
 
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