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www.ildialogo.org I crimini fascisti nella ex Jugoslavia ricordati a Pistoia,di Mauro Matteucci

I crimini fascisti nella ex Jugoslavia ricordati a Pistoia

di Mauro Matteucci

Venerdì 7 febbraio 2020 nel Circolo Arci Garibaldi di Pistoia si è svolto l'incontro con la studiosa triestina Claudia Cernigoi sui crimini fascisti in Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale. All'iniziativa è stata negata la biblioteca San Giorgio dalla direttrice ossequiente alla volontà della giunta comunale di centro-destra. Un pubblico numerosissimo ha seguito attentamente la rigorosa esposizione della Cernigoi che ha smontato stereotipi e mistificazioni sulle vicende relative al confine nordorientale. La serata è continuata con la proiezione di uno sconvolgente documentario sulle stragi compiute dall'esercito italiano nei confronti delle popolazioni civili iugoslave. Le autorità italiane hanno sempre rifiutato di consegnare agli Jugoslavi i responsabili di questi crimini, a partire dal generale Roatta, che rimproverava che si "ammazza troppo poco".

È opportuno ricordare quanto scrive su Roatta wikipedia.

“Mario Roatta, in qualità di comandante dell'esercito italiano nella provincia di Lubiana, il 1º marzo 1942[5] emanò la "Circolare 3C", che equivale a una dichiarazione di guerra contro la popolazione slovena civile.[6][7] Le disposizioni del generale Mario Roatta erano del tutto simili a quelle impartite dai comandanti tedeschi[8]: rappresaglie, incendi di case e villaggi, esecuzioni sommarie, raccolta e uccisione di ostaggi, internamenti nel Campo di concentramento di Arbe e nel Campo di concentramento di Gonars.

Il 18 marzo 1942 venne nominato comandante della 2ª Armata in Croazia dove ordinò nella guerra partigiana di "...applicare le sue disposizioni senza false pietà", dando così inizio a una vera e propria azione di terrore contro i civili che davano supporto logistico alle bande partigiane. Applicando la circolare 3C dove si diceva di applicare il criterio della testa per dente, vennero devastati numerosi villaggi.

Il generale Roatta emanò inoltre anche ordini espliciti: "(...) Se necessario, non rifuggire da usare crudeltà. Deve essere una pulizia completa. Abbiamo bisogno di internare tutti gli abitanti e mettere le famiglie italiane al loro posto"[9], ‘'(…) l'internamento può essere esteso… sino allo sgombero di intere regioni, come ad esempio la Slovenia. In questo caso si tratterebbe di trasferire, al completo, masse ragguardevoli di popolazione… e di sostituirle in loco con popolazioni italiane'’[10][11]. “

Altro che "Italiani brava gente", come ha denunciato il grande Angelo del Boca in un libro demistificante.




Sabato 08 Febbraio,2020 Ore: 16:04
 
 
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