- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (178) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org PERCHE'? PERCHE'? PERCHE'? DA BATTAGLIE SOCIALI, (ACLI), LILIANA SEGRE SOPRAVVISSUTA ALLA SHOAH MATRICOLA 7519O RISPONDE AI GIOVANI DI OGGI, DI VANESSA FACCHI,di a cura di Carlo Castellini

PERCHE'? PERCHE'? PERCHE'? DA BATTAGLIE SOCIALI, (ACLI), LILIANA SEGRE SOPRAVVISSUTA ALLA SHOAH MATRICOLA 7519O RISPONDE AI GIOVANI DI OGGI, DI VANESSA FACCHI

di a cura di Carlo Castellini

PERCHE'? PERCHE'? PERCHE'? È la domanda che LILIANA SEGRE, sopravvissuta alla SHOAH, pone ossessivamente a a sé stessa e a tutti noi. Ogni volta che scorge quel numero di matricola tatuato sull'avambraccio , 75190, dimenticare diventa impossibile.
Lei,all'epoca, solo una bambina, “solo un pezzo” tra i tanti. “Stucke” così i nazisti usavano definire le donne e gli uomini presenti nei campi di sterminio. Pezzi di una fabbrica di odio e di orrore. Così le leggi razziali fasciste del 1938.
LILIANA nata a Milano, appena tredicenne viene espulsa dalla scuola “perché ebrea”. Nel gennaio del '44, dopo sette giorni di viaggio a bordo di un treno partito dal BINARIO 21 DELLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO, viene deportata nelcampo di concentramento di AUSCHWITZ-BIRKENAU e separata dal padre che non rivide mai più.
Messa ai lavori forzati per un anno, la piccola LILIANA, superò la MARCIA DELLA MORTE (lo spostamento in massa dei prigionieri organizzato dai nazisti per sfuggire alle forze sovietiche giunte in Polonia).
A fronte dei 776 bambini deportati ad AUSCHWITZ, LILIANA fu tra i venticinque sopravvissuti. Oggi LILIANA SEGRE è senatrice a vita nominata dal Presidente della Repubblica MATTARELLA ed è testimone della storia, la sua, e quella che riguarda tutti noi.
Ad ottobre di quest'anno, nel proporre l'istituzione di una COMMISSIONE PARLAMENTARE di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, LILIANA si è rammaricata – e insieme a lei l'Italia intera – nel constatare come il razzismo, sia ancora oggi, una piaga sociale.
L'istituzione della Commissione, sebbene abbia ricevuto 151 a favore, ha registrato parecchie astensioni, sono 98 i senatori, (tra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia) che scegliendo di non scegliere, hanno dato prova della loro totale e grave carenza di cultura etico-politica nonché di coscienza comune.
La Commissione costituita da 25 senatori, monitorerà i fenomeni di intolleranza, oltre ad avere compiti di controllo sull'attuazione delle leggi e delle convenzioni relative relative ai fenomeni di razzismo, promuovendo iniziative e campagne di sensibilizzazione sia a livello nazionale che internazionale.
Queste tematiche nn sono punti di un programma elettorale contrattabili a suon di consensi. Sono conquiste dell'intera società,sono principi consacrati nelle moderne CARTE COSTITUZIONALI; in quanto tali non possono essere messi in discussione e devono ritenersi esclusi dall'alveo delle”questioni opinabili”.
Nonostante ciò, le degenerazioni non mancano, sopratutto nel WEB, ridotto a pericoloso “veicolo d'odio”: sono centinaia di messaggi di insulti di LILIANA è destinataria ogni giorno. Lei che è sopravvissuta allo sterminio e agli orrori di AUSCHWITZ , che ne è diventata - suo malgrado – testimone, affinchè tutto quello che già sappiamo non accada mai più.
A questa sopravvissuta a cui miracolosamente è stato concesso il privilegio di invecchiare, finora non siamo riusciti a dare una valida risposta all'interrogativo iniziale. Non possiamo che condividere il suo timore per una deriva xenofoba e razzista per una “fascistizzazione del denso comune”, a partire dal linguaggio .
Quello politico, poi, è sempre più violento, e, agendo indisturbato nell'indifferenza generale, pare affannarsi unicamente per aumentare i followers suddivisi in “lettori ed elettori”.
Ma a questa donna, a LILIANA cosa possiamo dire? Restiamo in silenzio e ci limitiamo a fornirle una scorta. E ci consideriamo soddisfatti, in che il grave episodio avvenuto tra le mura del Parlamento, avrebbe invece suggerito capaci come siamo di riflessioni più profonde e di misure più incisive. (VANESSA FACCHI, a cura di Carlo Castellini).



Martedì 28 Gennaio,2020 Ore: 17:35
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Storia

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info