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www.ildialogo.org 15 settembre 2018 – L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento (art. 33 Cost.),di Augusta De Piero

15 settembre 2018 – L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento (art. 33 Cost.)

di Augusta De Piero

Riprendiamo questo articolo, su segnalazione dell'autrice che ringraziamo, dal suo blog http://diariealtro.it/?p=6110
Il contesto
Leggo in un recentissimo comunicato dell’Agenzia ANSA       [14 settembre – Fonte 1]
“Sono una persona liberale e di fronte alla locandina, in accordo con il sindaco, ho scelto di muovermi con prudenza e memore di tutta una serie di precedenti” relativi ad altri manifesti di eventi”.
É la spiegazione che l’assessore Giorgio Rossi del Comune di Trieste, assessore alla cultura, sport, giovani, servizi finanziari, ha offerto per spiegare la chiusura della sala del comune che avrebbe dovuto ospitare una mostra organizzata da un liceo cittadino.
Nel merito è intervenuta la dirigente scolastica, Cesira Militello. Ha chiarito che il 31 agosto la referente del progetto era stata convocata dall’assessore comunale alla cultura, e, nel corso dell’incontro (c’è da supporre quindi una comunicazione solo verbale), le era stato chiesto di modificare il manifesto dell’iniziativa.
La stessa dirigente scolastica ha aggiunto: “Ho scritto chiedendo dettagli sulle modifiche, ma non ho ricevuto risposta” quindi “abbiamo rinunciato alla sala”. [Fonte 2]
A scuola si studia. Ma guarda un po’
Il liceo Petrarca – al termine di un lavoro svolto evidentemente anche dagli studenti- aveva organizzato una mostra dal tema “RAZZISMO IN CATTEDRA”
La mostra era stata promossa dal liceo Petrarca in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università, il Museo della Comunità ebraica di Trieste, l’Archivio di Stato e, ovviamente, il Comune che ne ha preteso la modifica a fronte della coorganizzazione dell’evento e della concessione della sala. Ho copiato l’elenco e mi scuso, senza farmene responsabile, se qualcuno è stato dimenticato ………………………………………………………….. [Fonte 3]  
Io vorrei che questa iniziativa fosse resa nota mantenendo il suo carattere fondamentale di iniziativa nata in una scuola, elaborata da studenti per conoscere meglio la loro storia, la storia della loro città che fu occupata e di fatto  annessa al Territorio del Terzo Reich.
Infatti ll 23 settembre 1943 nacque la Repubblica di Salò cui  vennero sottratte due zone d’operazioni, costituite con ordinanza di Hitler del 10 settembre 1943:
a) la Zona d’Operazioni Prealpi (Operationszone Alpenvorland), con le province di Bolzano, Trento e Belluno) affidata al Gauleiter del Tirolo Franz Hofer in qualità di Commissario supremo e
b) la Zona d’Operazioni Litorale Adriatico (Operationszone Adriatisches Küstenland), che raggruppava le province di Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume, Lubiana e le isole del Quarnaro. La Zona d’Operazioni Litorale Adriatico era governata dal Gauleiter della Carinzia, l’austriaco Friedrich Rainer, con il titolo di Commissario Supremo.
Il documento, citato come punto di partenza del discorso, è datato 3 settembre 1938, secondo quanto risulta da un articolo de Il Piccolo e dallo stesso comunicato dell’ANSA.
Non conosco la mostra ma quel 3 settembre suona come un avvertimento: due giorni dopo sarebbe stata promulgata la prima norma razzista intesa a cancellare con effetto immediato, la presenza ebraica nelle scuole del Regno. [Fonte 4]
Altro tipo di informazione ebbe la senatrice Liliana Segre che così ne scrive: ““Era stata per me – bambina che non veniva informata di quello che succedeva nella politica, degli annunci e delle tensioni che agitavano da mesi l’Italia – un’estate normale di una normale famiglia italiana, borghese e agiata. Ma quel giorno le facce di mio padre e dei miei nonni non erano normali, erano diverse dal solito.
‘Ti dobbiamo dire una cosa’, ripeté papà. ‘Non potrai tornare a scuola, a ottobre. Sei stata espulsa’”.
Vedremo la mostra?
Mentre spero che qualcuno assicuri ai ragazzi del Petrarca lo spazio per poter rendere noto il loro lavoro provo a scrivere una mia raccomandazione all’assessore che si è lasciato andare a costruire un così rozzo impedimento, garantito dal consenso del Sindaco.
Trattandosi di assessore alla cultura mi posso permettere una citazione latina.
Scrisse Quintiliano: maxima debetur puero reverentia .
Si tratta di una citazione che mi è cara e che ritroviamo in una sentenza, ripetuta in un verso di Giovenale (Satire XIV, 47), in cui si ammoniscono i padri a non dare il cattivo esempio ai proprî figli.
Riapro il vecchio ormai ingiallito dizionario Calonghi, uno dei primi acquisti che feci dopo la mia iscrizione all’università, che riprende la citazione di Quintiliano e fra le varie traduzione indica anche la parola ‘rispetto’.
[Fonte 3 ]
triesteprima.it
[Fonte 4]
5 settembre 1938 – Regio Decreto Legge 5 settembre 1938-XVI, n. 139
Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista
E ancora poiché il decreto era stato accuratamente preparato
– Il 14 luglio 1938 era stato pubblicato, su ““Il Giornale d’Italia” il Manifesto degli scienziati razzisti
o Manifesto della razza.
– Il 5 agosto 1938 Fu pubblicato il primo numero della rivista La difesa della razza che uscì, con
cadenza quindicinale, fino al 20 giugno 1943. Ebbe fra i suoi redattori anche Giorgio Almirante
– Il RD del 5 settembre aveva garantito l’inizio dell’anno scolastico senza ebrei , né scolari, né
studenti, né insegnanti in tutte le scuole del Regno e venne integrato pochi mesi dopo dal
– RD-L 15 novembre 1938, n. 1779, Integrazione e coordinamento in unico testo delle norme già
emanate per la difesa della razza nella Scuola italiana e infine confluì nel Testo Unico delle norme
emanate per la difesa della razza nella scuola italiana
L 5 gennaio 1939, n. 98, Conversione in legge del Regio decreto-legge 15 novembre 1938-XVll, n. 1779
– Il 18 settembre Mussolini stesso da Trieste (piazza Unità) pronunciò un famoso discorso in cui
urlò , secondo il suo stile, l’italianità delle leggi razziali



Domenica 16 Settembre,2018 Ore: 19:20
 
 
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