Sabato 26 settembre, ore 10 davanti all’Hitachi in via Ciliegiole pullman per Roma organizzato dai Cobas
PIOGGIA O NON PIOGGIA, ARRIVEREMO A ROMA

È cominciata la settimana che si concluderà con la manifestazione di Priorità alla Scuola a Roma, sabato 26 settembre, dalle 15,30 in piazza del Popolo.  
La settimana è cominciata con la grande maggioranza delle scuole chiusa: chiuse quelle che avevano riaperto ma sono state sede di seggio e riapriranno domani, o dopodomani, alcune persino venerdì, in ordine sparso; chiuse quelle delle regioni o dei comuni dove la ripresa ancora non c’è stata, e per alcune è ancora lontana. Chiusa per quelle classi in Dad diventata strutturale (si chiama Ddi, non è una canzone di Khaled ma la Didattica digitale integrata); chiusa per quelle bambine-i, ragazz-e-i, insegnanti e classi finiti-e in quarantena: a loro la nostra più grande solidarietà.
Qualcuno negli ultimi giorni ci ha rimproverato: “siete troppo catastrofici”, potranno esserci problemi in alcune scuole, ma la Scuola è ripartita. Consigliamo di parlare con genitori e studenti che cominceranno il 1 ottobre, oppure con insegnanti precari ancora in attesa di nomina, oppure con tutte le bambine-i e i ragazzi-e ancora a orario provvisorio fino a data da destinarsi.
Ci hanno scritto anche per farci notare che questa è la settimana in cui riprendono gli scioperi della scuola. Priorità alla Scuola non è una sigla sindacale e di conseguenza non proclama scioperi; anche potendo, pensiamo che non sarebbe stato il momento giusto. Ora è il momento di coltivare e rinsaldare la comunità educante, tenerne insieme tutte le componenti, considerandosi con reciproco rispetto.
Gli scioperi e le manifestazioni studentesche del 25? Quelli li appoggiamo, anche perché sono scuola: l’educazione politica e sentimentale che fa parte della scuola, anche se si svolge per le strade.
La nostra manifestazione del 26 è un’altra cosa ancora. Quando l’abbiamo indetta sapevamo quale sacrificio avrebbe potuto costare a chi, di sabato, lavora e va a scuola, e faticherà a conciliare gli orari e gli impegni, a raggiungere Roma in tempo. L’abbiamo messa sotto l’etichetta di “sciopero sociale”, formula che non ha implicazioni tecniche né giuridiche, ma vuole esprimere l’attenzione che intendiamo portare sulla scuola, che contiamo di far portare sulla scuola dalla società intera. È un’idea che riassumiamo in quello che sarà lo slogan principale della manifestazione: “Senza scuola non ci sono diritti”.
È cominciata una settimana bagnata, con previsioni del tempo non buone: dicono che sabato a Roma pioverà. Non facciamoci scoraggiare, Priorità alla Scuola non esisterebbe se non pensassimo che le previsioni si possono smentire, gli esiti cambiare. E caso mai canteremo sotto la pioggia: sporchi e bagnati eppure felici, come facevano – più o meno – i compagni di Cantacronache una sessantina di anni fa. Pensando a un 25 aprile milanese del 1994, non ci verrà nemmeno un raffreddore.
“Stanno arrivando da lontano con il futuro nella mano sotto la pioggia… / Sotto la pioggia batte forte il cuore / Ma la pioggia non ci bagna”.
PRIORITÀ ALLA SCUOLA