- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (149) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org L’Università di Catania e il Pentagono. Ricerca libera? No grazie!,di Antonio Mazzeo

L’Università di Catania e il Pentagono. Ricerca libera? No grazie!

di Antonio Mazzeo

15 milioni di dollari americani del Dipartimento della Difesa USA, US Army, US Air Force e US Navy per sovvenzionare programmi, sperimentazioni, conferenze, workshop e scambi internazionali delle università e dei più noti centri di ricerca nazionali. Catania con un milione e centomila dollari si colloca all’ottavo posto tra le università italiane beneficiate. I concorsi truccati ma anche gli AFFARI CON I SISTEMI (SPAWAR E C4ISR) che operano nel settore di guerra, sorveglianza sottomarina e operazioni di spionaggio e intelligence contro obiettivi nazionali ed esteri. Certamente la ricerca in Italia è una Cenerentola, ma non ci piace la militarizzazione delle scuole. Non ci piace che la ricerca italiana sia condizionata da chi ha o mette più denari. E che sia sempre più finalizzata allo sviluppo di armi e tecnologie belliche con il “generoso” contributo delle forze armate degli Stati Uniti d’America.
E che non si dica alla fine che non si guadagna nulla a vivere ed operare accanto alla principale installazione di guerra nel Mediterraneo della Marina militare degli Stati Uniti d’America. Taluni sindaci hanno ottenuto che un paio di marines muniti di scope e sacconi di plastica liberassero piazze e giardini da foglie secche ed erbacce. Qualche dirigente scolastico è riuscito invece a impiegare i “volontari” a stelle e strisce a imbiancare i muri di aule e palestre. Cose di poco conto si dirà, e forse è vero. Di ben altra portata è invece la sempre più invasiva presenza delle forze armate USA nelle attività e nei programmi di ricerca di più di un dipartimento scientifico dell’Università degli Studi di Catania. Stando infatti ai data base del Governo di Washington relativi ai contributi finanziari o ai contratti sottoscritti dal Pentagono con laboratori, enti e centri accademici italiani, appare più che mai centrale il ruolo assunto oggi dagli accademici etnei.
Conti alla mano, in meno di due decadi più di un milione e centomila dollari sono stati elargiti all’Università di Catania dal Dipartimento della Difesa o dai maggiori comandi della Marina militare USA. Relativamente alle sovvenzioni a titolo gratuito delle forze armate statunitensi, Catania si colloca all’ottavo posto tra i centri accademici italiani beneficiari con 372.500 dollari nel periodo 2010-18, al primo posto però tra le università con sede nel mezzogiorno d’Italia. In verità a incassare quasi integralmente il grant della più grande macchina da guerra planetaria è stato il Dipartimento di Ingegneria Elettronica e Informatica, grazie ad alcuni programmi di ricerca scientifica di base e applicata. Il maggiore di esso – per il valore complessivo di 240.000 dollari - è stato finalizzato allo sviluppo delle fonti energetiche (Advanced Nonlinear Energy Harvesters in The Mesoscale: Exploiting a Snap-through Buckling Configuration, for The Autonomous Powering of Electric, la denominazione) ed è stato condotto nel periodo compreso tra il luglio 2016 e il maggio 2018. Continua in: antoniomazzeoblog.blogspot.com



Martedì 15 Ottobre,2019 Ore: 19:34
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Scuola

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info