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www.ildialogo.org Buone notizie "di colore" : una scuola viva grazie (anche) ai migranti,di Giampiero Monaca

Buone notizie "di colore" : una scuola viva grazie (anche) ai migranti

di Giampiero Monaca

Buongiorno a tutti, sono Giampiero monaca maestro elementare a Serravalle , frazione di Asti , coordino il progetto Bimbisvegli , un piccolo esperimento di  scuola pubblica democratica, aperta, all'aperto, impegnata del sociale accogliente e pacifista.
Grazie alla disponibilità e all'investimento economico della loro società,  alcuni volontari profughi, coordinati da due loro educatori, in coordinamento con gli insegnanti di classe a partire dall' anno scolastico 2018/2019 gestiranno due giorni di "scuola pomeridiana" gratuita e perfettamente integrata nel progetto educativo scolastico.
I bambini , anzichè essere rispetiti a casa alle  12,30  il martedì ed il giovedì dopo il pranzo in mensa , seguiranno laboratori qualificati di ecodidattica, espressione linguistica, inglese , teatro ecc.
Questo non solo permetterà un arricchimento consistente dell'offerta formativa (a costo zero per le famiglie) ma anche una garanzia di sopravvivenza per il plesso , in quanto pare che l'insediamento in frazione del progetto abbia invertito la tendenza delle iscrizioni , balzate in questi due anni dai 3/4 alunni ai 10/15 alunni all'anno.
Unpiccolo esempio di umanità diffusa, senza passaporto nè confini: chi aiuta chi?
Tutti e ciascuno
La Storia
In questi giorni di barbarie, credo possa essereinteressante raccontare quel che è successo e sta per succedere nella nostra piccola scuola.
L'estate scorsa  mi sono trasferito in questa scuola (prima insegnavo ad Asti in una scuola più grande ma dello stesso circolo) , come ogni "nuovo arrivato" a casa d'altri ho fatto un giro di presentazioni e saluti: i volontari della pro loco, i negozianti, il parroco, qualche vicino di casa.
Durante il mio andirivieni per il trasloco del materiale  che per 12 anni ho utilizzato nella vecchia scuola, identifico un particolare gruppetto di "indigeni" della frazione.
Hanno la pelle scura, vivono in una villetta, salutano e spesso li incontro, anche loro come me, in bici sulla strada che collega Serravalle con Asti.
Mi fermo, ci presentiamo, sono migranti (come me) anche loro, ma  loro sono arrivati lì da un po' più di tempo. 
Mi raccontano di essere arrivati attraverso la Libia da Gambia , Mali, Nigeria…
poche parole , molti sorrisi e una grande disponibilità: "vuoi una mano teacher?"
Così organizziamo grazie alla disponibilità della ex dirigente prof Trotta un laboratorio interculturale di allestimento e riqualificazione della scuola che in più di un mese coinvolge  più di 30 persone  : miei alunni ed ex alunni, i loro genitori, insegnanti aderenti alla Rete di Cooperazione Educativa provenienti da tutta italia , colleghe e volontari della frazione, di tutte le etnie.
Così la nostra scuola che , ironia della sorte è initolata a un giovane aviatore  morto mentre bombardava la Libia, è diventata la scuola dei colori , meta di incontro tra persone di ogni colore, scampate ai lagher libici.
Terminati i lavori manuali, inauguriamo la struttura con il paluso di Sindaco ed assessore all'Istruzione del Comune di Asti Loretta Bologna, della responsabile USP per la didattica, della nuova dirigente la prof Alessandra Longo , riceviamo un premio Regionale  ritirato insieme , bimbi e migranti… arriva il mese di ottobre e sembra che  ci si debba salutare. Tutto finito?
Ci sembra strano che un rapporto di collaborazione positivo tra persone debba interrompersi,  forse le attività "intellettuali" di una prima elementare sono troppo complicate per chi è stato utile e prezioso per svolgere lavori pratici?
Proviamo a sovvertire questo preconcetto.
Grazie alla intraprendenza dei dirigenti della società Agathon che gestisce il centro migranti di Serravalle , la sinergia con gli uffici della Prefettura e il coraggio della dirigente Longo, scriviamo un progetto  e stipuiamo una convenzione che rende possibile la collaborazione a livello didattico tra i migranti ed il progetto Bimbisvegli di Serravalle.
Grazie a questa preziosa sinergia, Lamine Hagie, Baba, Coulibaly, Paul, Bright, Taiwo, Daniel e altri diventano degli "assistenti didattici" molto speciali.
Loro parlano inglese e sanno scrivere , ma non sanno l'italiano, i nostri bimbi devono imparare a leggere e scrivere e a capire qualche parolina in inglese , c'è modo per essersi utili a vicenda.
Con cadenza quasi settimanale i "nostri amigi" come vengono chiamati dai bambini, vengono in classe , a disposizione di noi maestri (solo coloro che hanno ritenuto aderire, nessuna imposizione agli altri ) per seguire al meglio il percorso di apprendimento dei bimbi.
Sin da subito emerge il "di più" che questa presenza  apporta al percorso umano e didattico. Sono pazienti, si mettono in gioco, rappresentano un modello di ventenne-fratello maggiore accudente che ormai nella nostra società è molto raro, sono volenterosi, hanno problemi seri che timidamente e con pudore cercano di tenere per sè.
Scopriamo nonostante la loro tendenza a non mettere in piazza i loro problemi, che alcuni di loro rischiano il rimpatrio se non saranno giudicati meritori di un certificato di status di rifugiato politico
"cosaaaa?" esclama Luca in un impeto di preoccupazione e indignazione "ma non lo sanno , i signori della commissione, che loro son scappati dalla povertà e dalla guerra?"
"loro sono i nostri amici" esclamano altri.
Decidiamo di scrivere quel che ciascuno di loro ha fatto con noi e di inviare queste "lettere di referenza" alla commissione: devono sapere che Lamine ed Hagie ci insegnano inglese, che con Paul e Bright e Taiwo recitiamo…"
Non è tutto rose e fiori, non posso nascondere che  la presenza di queste "ombre nere" nella scuola ha smosso qualche critica e verso metà anno abbiamo dovuto ri motivare più volte le ragioni fondanti del progetto.  Ma ci crediamo e siamo andati avanti.
A fine anno abbiamo sintetizzato il nostro percorso e le riflessioni suscitate grazie a questa collaborazione  con uno spettacolo teatrale in cui  i bambini italiani dovevano emigrare in Africa e dovevano fare i conti con la diffidenza, i dubbi e le paure degli africani (i bimbi impersonavano gli italiani migranti e i nostri amici Africani , impersonavano gli africani cui tocca accogliere)
Ora siamo di nuovo in estate e stiamo aspettando da qualche settimana il nullaosta della nuova dirigente per riproporre una nuova edizione del "laboratorio di allestimento e manutenzione della scuola" le adesioni ci sono già , mancano gli ultimi timbri di autorizzazione da parte del consiglio di circolo se vorrà autorizzare la richiesta dell'associazione Agathon che quest'anno, per risolvere alcune difficoltà, si assumerà responsabilità per l'iniziativa.
Una favola?
Allora bisogna chiudere in bellezza!
Come tutti sappiamo le risorse per la scuola sono particolarmente esigue e sempre più risicate.
Il progetto Bimbisvegli nasce in un contesto di tempo pieno e , ragionevolmente, ha bisogno di un tempo scuola piuttosto espanso per poter sviluppare degnamente programmi e progetti, in modo da consentire apprendimenti di conoscenze specifiche attraverso la pratica di competenze trasversali.
La mancanza di risorse avrebbe portato ad una riduzione del tempo scuola da 40 ore settimanali a 28/30 ore. Impossibile sviluppare questo progetto in un contesto orario così ridotto. Le esigenze delle famiglie tra l'altro vanno ormai in direzione di una sempre maggiore richiesta di copertura oraria.
Che fare?
Ecco che "gli Agathon's" (i bambini ormai li chiamano così, manco fossero dei supereroi) vengono in nostro appoggio.
Grazie alla disponibilità e all'investimento economico della loro società,  alcuni volontari profughi, coordinati da due loro educatori, in coordinamento con gli insegnanti di classe gestiranno due giorni di "scuola pomeridiana" gratuita e perfettamente integrata nel progetto educativo scolastico.
I bambini , anzichè essere rispetiti a casa alle  12,30  il martedì ed il giovedì dopo il pranzo in mensa , seguiranno laboratori qualificati di ecodidattica, espressione linguistica, inglese , teatro ecc.
Questo non solo permetterà un arricchimento consistente dell'offerta formativa (a costo zero per le famiglie) ma anche una garanzia di sopravvivenza per il plesso , in quanto pare che l'insediamento in frazione del progetto abbia invertito la tendenza delle iscrizioni , balzate in questi due anni dai 3/4 alunni ai 10/15 alunni all'anno.
Unpiccolo esempio di umanità diffusa, senza passaporto nè confini: chi aiuta chi?
Tutti e ciascuno
Grazie  per la cortese attenzione
rimango a disposizione per eventuali chiarimenti o per invio di contributi video o foto.
Buon lavoro a tutti voi
Giampiero monaca
cell 3383110707
La Scuola Piero Donna di Serravalle d'Asti fa parte del 5° Circolo didattico che include 
E' situata in una piccola scuola di frazione a soli 5 km da Asti pienamente inserita e partecipe del contesto sociale della comunità locale e con una forte propensione all'apertura alla società e all'Ambiente.
Un ambiente inteso come comunità di persone: partendo dal gruppo classe, alle relazioni famigliari, arrivando fino a comprendere l'impatia con tutte le persone che abitano il pianeta.
Le  attività mirano a favorire benessere individuale, la coscienza di sè, le relazioni positive e la valorizzazione degli altri attraverso incontri significativi, attività calate nel sociale, esperienze formative.
Ambiente inteso come luoghi: grande attenzione è stata posta nell'allestimento degli spazi e nella scelta degli arredi. L'ambiente scolastico e gli spazi comuni all'aperto sono intesi come strumenti educanti che affiancano i docenti ed agevolano gli studenti nell'approcciarsi alla conoscenza ed allo studio delle discipline. Accoglienti ed allegri, sicuri e funzionali, fruibili in autonomia per esperienze ed approfondimento personale e laboratori in cui l'apprendimento cooperativo può rendere lo studio più proficuo e piacevole .
Ambiente inteso come eco-sistema: la natura ed i boschi si aprono al di là del cancello. Frequenti uscite in natura rendono possibile un'esperienza di apprendimento sperimentale, tattile e sensoriale delle discipline scientifiche , ambientali e geografiche , ma altrettanto empatica, piacevole ed esperienziali per quelle umanistico letterarie.
Nella scuola Primaria di Serravalle d'Asti è attivo il progetto "Bimbisvegli" un approccio cooperativo libertario e solidale per una educazione particolarmente attenta a rendere i piccoli consapevoli ed attivi della propria funzione sociale. 
Teatro- Profughi, Lingua, musica , Ethicamensa
La scuola dispone di una sezione di scuola dell'infanzia e di un corso di studi di scuola primaria ed aderisce a Rete scuole all'aperto, Rete di Cooperazione educativa, Rete scuole di Pace.



Mercoledì 01 Agosto,2018 Ore: 20:05
 
 
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Scuola

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