- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (189) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org La "didattica delle incompetenze",di Lucio Garofalo

La "didattica delle incompetenze"

di Lucio Garofalo

A proposito dei "compiti autentici", o di realtà (che dir si voglia), mi permetto di sollecitare una riflessione personale. 
Da marxista, so bene che una "sintesi dialettica" tra teoria e prassi è la giusta risposta fornita all'antica questione che colloca i due termini in netta antitesi. 
L'una non esclude l'altra, anzi: sono due valori che si compenetrano tra loro in un rapporto dialettico. Per cui anteporre l'una all'altra, o viceversa, è un errore. 
Sul versante didattico, la disputa degli ultimi tempi tra quanti si ostinano ad anteporre le competenze pratiche alle conoscenze teoriche, o viceversa, si risolve in una sintesi dialettica (ossia in una relazione di interdipendenza logica e pedagogica) tra due elementi preziosi ed indispensabili alla formazione integrale, organica e dinamica della cultura e della personalità di un soggetto in evoluzione. 
Il pragmatismo insito nelle competenze e nelle esperienze reali, serve a tradurre le conoscenze in capacità pratiche ed operative, a mitigare l'astrattismo, quasi metafisico, racchiuso nell'idealismo di origine gentiliana che impregna la nostra tradizione scolastica. Per contro, la tendenza anti-idealista della "didattica delle competenze", è il frutto marcio di una esacerbazione, a livello ideologico, della corrente di pensiero che avvalora il primato delle competenze pragmatiche ed empiriche sulle cognizioni teoriche. 
Alla stessa stregua, è da scongiurare il rischio, speculare, di esaltare la presunta "supremazia" della teoria sulla prassi. 
Ripeto: sono entrambi ingredienti di una "sintesi dialettica", che serve alla crescita più equilibrata della personalità umana. 
Il problema non è tanto di "format", bensì di "forma mentis", vale a dire che la questione non è una serie  di crocette da inserire, in più o in meno, quanto l'idea o la visione di scuola, di cultura e società, che si ripara dietro cumuli di scartoffie e di griglie, perlopiù aride e vuote, in cui gli alunni in carne ed ossa sono solo cifre. 
Il tema spinoso, che in realtà dovrebbe essere posto al centro della discussione, è quello della libertà di insegnamento, un valore che va a farsi benedire con tutta la muffa burocratica calata "dall'alto" e non condivisa "dal basso", essendo incassata tacitamente e supinamente dalla massa del corpo docente, o quantomeno dalla stragrande maggioranza delle scuole. 
Ritengo sia sempre proficuo rivendicare e rispolverare il principio stabilito dall'art. 33 della Costituzione: "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato." Giusto per la cronaca, conviene rinfrescare la memoria dei funzionari che si mostrano fin troppo "smemorati" e che orbitano attorno alle "alte sfere" del Miur.
Lucio Garofalo



Giovedì 22 Novembre,2018 Ore: 09:28
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Scuola

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info