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www.ildialogo.org Lonato, il presepe vivente della solidarietà: partecipano anche i richiedenti asilo,di MILLA PRANDELLI - IL GIORNO

Lonato, il presepe vivente della solidarietà: partecipano anche i richiedenti asilo

«Nel 2018 - ha spiegato il parroco don Franco Bontempi - la nostra natività assume un significato ancora più forte"


di MILLA PRANDELLI - IL GIORNO

Alcuni momenti del presepe vivente messo in scena durante le festività natalizie dalla parrocchia di Esenta di Lonato
Lonato, 27 dicembre 2018 - Nel Bresciano, per il decimo anno consecutivo, è tornato ad essere inscenato uno dei più belli e toccanti presepi viventi d’Italia: quello di Esenta di Lonato. A renderlo del tutto speciale, da qualche anno, è la presenza, tra i figuranti, di una decina di richiedenti asilo politico per motivi umanitari. Sono quasi tutti di fede musulmana. Da quest’anno si sono aggiunti altri stranieri provenienti dall’Africa, donne e bimbi compresi. Non solo.
«Nel 2018 - ha spiegato il parroco don Franco Bontempi - la nostra natività assume un significato ancora più forte. Tra i pastori e gli altri personaggi, difatti, ci sono dieci giovani ospiti della Comunità Lautari di Pozzolengo, che assiste ex tossicodipendenti e diverse badanti dell’est. Hanno voluto partecipare anche dei disabili, tra cui una signora in carrozzella. Insieme a loro, naturalmente, c’erano i nostri parrocchiani. Mai come oggi posso dirmi felice, perché tante culture e persone si sono incontrate. È un bellissimo segno di pace». Don Franco ha voluto esprimere un pensiero speciale per quelli che chiama i «suoi» fratelli mussulmani. «Nel Corano Gesù è presente come profeta - ha rimarcato - non ha il significato che riveste nella religione cattolica. Scegliendo di partecipare al nostro evento i nostri fratelli hanno dimostrato un grande rispetto per il cristianesimo e una grande voglia di essere parte viva della comunità. A loro va uno speciale ringraziamento e l’invito a essere presenti alle nostre iniziative».
Per il parroco il presepio vivente di Esenta, andato in scena la notte della vigilia, il giorno di Natale e ieri sera, ha un significato profondo, in linea con il pensiero di Papa Francesco. «Natale deve per noi tutti rappresentare il mistero dell’accoglienza - ha aggiunto don Franco - Così come i Re Magi hanno accolto in modo trionfale il Bambin Gesù, così noi dobbiamo essere in grado di accogliere nel modo migliore i pellegrini, gli umili e tutti coloro che sono bisognosi». E la sensazione, vedendo la sfilata fatta da 50 persone provenienti quasi da tutto il mondo, è stata proprio quella di un gruppo di fedeli senza differenza alcuna, liberi di credere nel proprio Dio senza costrizione alcuna. «Esenta vuole essere un esempio - ha concluso il sacerdote - di convivenza e rispetto. Tutti i volti visti inscenare la nascita del Salvatore ce lo hanno dimostrato. Le persone che hanno voluto assistere alle rappresentazioni hanno plaudito la nostra idea, anche grazie al fatto che il nostro è un presepe parlato, in cui gli attori recitano e raccontano il miracolo della nascita di Gesù Cristo».



Giovedì 27 Dicembre,2018 Ore: 22:08
 
 
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