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www.ildialogo.org Farete delle cose più grandi delle mie,di Mario Mariotti

Farete delle cose più grandi delle mie

di Mario Mariotti

Dopo cinquant'anni di domande e di ricerca di risposte, ecco intuita la testata d'angolo che può fare nuove tutte le cose, Dio è Verbo; il soggetto Dio è Verbo, è "Fare"; il Verbo-Soggetto è "Spezzare",- cioè "Condividere"; il complemento-oggetto è il necessario alla vita formalizzato dal termine "pane"; a coniugare il Verbo, cioè a materializzare il "Condividere" il necessario alla vita siamo noi, soggetti, interconnessioni, corpi, mani, persone, atomi, tralci necessari a Lui Soggetto Verbo per operare nella materialità della concretezza storica e trasformare, o meglio, per portare a compimento il creato, inferno vuoto di Lui, nel Regno tutto compiuto secondo Amore.
Da questa testata d'angolo, da questo tema-generatore, hanno origine delle conseguenze imprevedibili e dirompenti: il soggetto-uomo è necessario al Soggetto-Spirito-Dio per passare dalla trascendenza all'immanenza di questo mondo. La distinzione umano-divino non ha più senso: quando l'uomo condivide, è atomo di Dio, Corpus-Domini che porta il necessario e la gioia ad ogni
vivente. In questo modo la laicità viene divinizzata; la Divinità laicizzata: mentre l'uomo fa il Bene, è lui stesso il Bene.
Ancora: E’ possibile arrivare a questa visione partendo dal Vangelo: l'uomo che ama, se e quando, lo fa è Dio che si incarna in Gesù; è padre-madre di Gesù e quindi è Dio; è fratello del Signore e Figlio del Padre come Lui mentre Lo segue come Paradigma, come modelle dell'Amare e Condividere. Questo aspetto è molto importante, perché il Vangelo si rivela come lo strumento posto per demolire la religione, la quale semplicemente rovescia la realtà e la Verità. Sempre la Parola dice che il figlio dell'Uomo è venuto non per essere servito, ma per servire. Ecco che il laico, cioè l'uomo, divenuto Dio mentre coniuga il Verbo-Spezzare-Condividere, ha come destinatario del proprio servire non Dio, ma l'uomo stesso, cioè tutte le creature della terra dei viventi.
Nella religione l'uomo deve adorare, ringraziare, placare e pregare Dio; in questa nuova visione, riassunta dal termine Incarnazione, è l'uomo che deve diventare Dio per l'uomo; e il "Dio dell'uomo" deve essere la Vita, cioè ogni vita, l'unico miracolo che può riempire di senso l'indifferenza e la mancanza di senso del freddo universo in espansione.
Il concetto di "Incarnazione", poi, demolisce a sua volta la distinzione credenti-non credenti. Dato che il soggetto Dio è Verbo, e che il Verbo deve trovare chi Gli dia corpo per trasformare il creato in senso positivo, i verbi credere-non credere vengono sostituiti dal Verbo Condividere o non condividere. Lo Spirito-Dio è nel "Fare", non nel "credere". Gli atei o gli agnostici che condividono sono, mentre lo fanno, iI Verbo che opera nel mondo; e questo succede perché il meccanismo dell'Incarnazione è strutturale, e non implica l'autocoscienza di chi pratica il Condividere. I credenti, invece, che pensano di cavarsela col credere e con l'utilizzo dei meriti di Colui che avrebbe pagato per tutti, cioè del Signore, laico-compagno prostituito in religione per permettere loro di evadere dalla responsabilità dell'Incarnazione, avranno delle brutte sorprese. Si stanno autoescludendo dall'eternità dello Spirito-Dio; e quindi, anche se vivi, sono già morti!
Il concetto Incarnazione poi, è estremamente importante per leggere, capire ed intervenire nella concretezza della realtà storica, per unificare il genere umano. Il Termine-Dio può essere sostituito da quelli di Giustizia, Solidarietà, Egualitarismo, Fraternità, anche Verità.
Questi Valori, che possono trovare buona sintesi anche nella nostra Costituzione, per esistere e diventare operativi, devono trovare chi li materializzi in scelte, giudizi, comportamenti giusti e solidali nella concretezza della, propria, esperienza esistenziale.
Se questo non viene fatto, Essi non, esistono, come non esiste quella parte della nostra Costituzione che non è stata ancora materializzata, ad esempio quella che fonda la Repubblica sul lavoro, che vede nel lavoro un diritto umano fondamentale; e che sarà concretizzata solo quando tale diritto sarà stato reso fruibile da tutti i cittadini.
Credenti, non credenti, atei, agnostici, sacro-profana, umano-divino, religione-laicità, fede-scienza: tutti binomi da superare nell'unica dimensione laica dell'incarnare il "Condividere" il necessario alla vita! La naturalità religiosa dell’uomo trova nell'Incarnazione lo strumento che supera e demolisce lei stessa; lo sguardo dell'uomo si rivolge non a Dio ma all'uomo; finalmente finiscono: le divisioni provocate dalle religioni e si afferma la laicità come unica dimensione unificante il genere umano.
Credenti, agnostici, laici, atei: tutti quanti sono interpellati a superare il "credere", dimensione che li coinvolge tutti, sia quelli che credono di credere e sia quelli che credono di non credere, e ad impegnarsi nel "fare"; e questo "fare" ha la sua testata d'angolo nello “spezzare il pane”, cioè nel condividere fra tutti, il necessario alla vita.
In questo modo si dà un senso all'avventura dell'esistenza; si toglie sofferenza dall'inferno di questo mondo o si usa il dolore per fare un futuro senza dolore; ci si apre alla resistenza al negativo che incombe; e diventeranno possibili e reali dei traguardi impensabili di pace, di serenità, di gioia, di qualità e senso della vita.
Tutti dobbiamo far esistere Dio questo è il motivo per cui esistiamo...



Mercoledì 24 Febbraio,2021 Ore: 08:34
 
 
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