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www.ildialogo.org "Il progetto-Uomo".,di Mario Mariotti

"Il progetto-Uomo".

di Mario Mariotti

Se ci pensiamo bene, il Signore è il progetto-Uomo secondo Dio, è il Paradigma di come dovrebbe essere l'uomo per trasformare questo nostro mondo in Regno, in un futuro con l'Amore tutto compiuto in tutti. Qui il sacro non c'è più, la dimensione è laica, il Paradigma è laico come sono laici coloro che dovrebbero imitarlo. E come dovrebbe essere l'uomo per adeguarsi al Paradigma-Gesù? Ecco come la penso io. Per prima cosa dovrebbe aprirsi alla compassione per la miseria e sofferenza che incontra, come il Buon Samaritano. Poi dovrebbe vivere del necessario e rifiutare la ricchezza come condizione maligna che soffoca la compassione e rende ciechi sulla sofferenza dei poveri Lazzari. Poi dovrebbe scandalizzarsi e stramaledire coloro che, invece di servirla, si servono della Verità per acquisire prestigio, ricchezza potere personali.
In questa categoria rientrano gli scribi ed i farisei del tempo di Gesù, ed i sacerdoti ed i teologi dì oggi, che hanno trasformato il Paradigma-Gesù in Salvatore, e con questa favola prostituiscono l'Incarnazione in religione (quelli che lo fanno, certo non tutti). Poi dovrebbe rifiutare in modo assoluto la violenza, e farlo anche quando subisce ingiustizia, ricorrendo alla disubbidienza civile. Inoltre dovrebbe distinguere fra la persona e la condizione, perché i buoni ed i cattivi ci sono dappertutto, mentre le condizioni sono inconciliabili (ad esempio il Beati i ricchi é la bestemmia del “Beati i poveri per scelta"del Discorso della Montagna.
Poi dovrebbe contrastare la lettura religiosa dell'evento-Gesù, che separa la creatura dal Creatore e pone fra loro la casta sacerdotale; e dovrebbe comprendere lui stesso, per poterla comunicare agli altri, la propria condizione strutturale di mano dell'amore di Dio per l'uomo, per tutte le creature, anche per le piccole vite. Poi dovrebbe denunciare la mistificazione della divisione del prossimo in credenti, agnostici ed atei; proponendo quella fra coloro che praticano solidarietà in rapporto all'affamato ed all'assetato, e coloro che usano il prossimo per soddisfare il proprio egoismo. Poi dovrebbe sostituire all'umiltà, all'ubbidienza ed alla rassegnazione l'indignazione per l'ingiustizia, la resistenza al negativo del potere, l'impegno a non accettare nessun negativo come irreversibile. Inoltre sarebbe fondamentale che lui sapesse vedere, in tutti coloro che amano condividendo, Dio che si incarna nel Figlio; e il tutto nella dimensione non del sacro, ma della laicità fraterna e solidale.
Il Verbo è Amare-condividendo e dove e quando questo avviene ad opera dell'uomo, lì Dio che si interconnette col mondo per trasformarlo in Regno, indipendentemente da quello che credono o non credono i credenti o gli atei. Tolti gli occhiali religiosi del sacro, ogni nascita é nascita di un potenziale salvatore, che potrà salvare usando gli strumenti della ricerca e della scienza per mettere a punto quello che è necessario per curare le malattie, perché i miracoli sono laici, e si chiamano antibiotici, chemioterapici, vaccini, trapianti, antidolorifici e via di seguito.
Inoltre, siccome l'amore di Dio per noi passa per le nostre mani, colui che ha capito questo si rende conto che la resurrezione del Paradigma-Gesù dipende da lui stesso, che Lo fa rivivere e Lo rende presente ed operativo quando ha compassione, ama condividendo, pratica solidarietà con l'affamato e l'assetato. Per terminare l'elenco dei condizionali, e non far andare in depressione il prossimo che legge questa riflessione scrivo un ultimo concetto molto significativo ed esaustivo. L'adeguamento al Paradigma è perfetto nella dimensione laica dell'amare condividendo gratuitamente; per compassione; perché ci si mette nella condizione dell'altro e si fa a lui, quello che si vorrebbe ricevere se si fosse nelle sue condizioni.
Il Signore è presente ed operativo in questo amare gratuito che condivide; e la Sua esistenza dipende dalla nostra sequela, consapevole o no, a Lui-Paradigma.
Siamo noi quando amiamo condividendo, a portare Dio in questo mondo, per trasformarlo in modo che tutti i viventi, anche i minimi, possano sperimentare il necessario e la gioia.



Mercoledì 30 Dicembre,2020 Ore: 18:59
 
 
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