Carissimi fratelli credenti, io penso che sia giunto il momento di istituire una commissione teologica per ridefinire quel Credo che viene recitato durante la Messa, e fa, di noi stessi, dei credenti. Se Dio ha creato tutte le cose visibili ed invisibili, è autore anche della Spagnola, dell'Asiatica, della Sars, dell'AIDS, dell'Ebola e oggi del Coronavirus; e noi Lo mettiamo autore, complice e connivente di tutto il negativo che impesta il "disegno intelligente" che sottende al nostro mondo. Quelli poi che continuano ad affermare che tutto é volontà, o avviene col permesso dell'Altissimo, non sanno il rischio che corrono non appena Lui si accorgerà di questa accusa infamante e blasfema! Quando, in un futuro lontano, ci renderemo conto che il casino di questo nostro mondo non è imputabile a Lui, ma che Lui va fatto esistere da noi, per trasformare il casino in Regno, le cose finalmente si metteranno ad andare un po’ meglio. L'intervento di Dio nel mondo, infatti, è laico; come laici siamo noi che dobbiamo incarnarlo per renderLo operativo; e sarebbe ora che noi ci accorgessimo che esso non passa per i miracoli e le intercessioni di Maria e dei Santi, ma per la ricerca, la scienza e l’etica amorosa dell’applicazione dei loro risultati a favore di tutti i viventi.

Non ci sono crocifissi speciali per salvarci dal Coronavirus; e le benedizioni Urbi et orbi, alla città ed al mondo, non risulta abbiano efficacia antivirale. La preghiera, poi, per incidere sulla trasformazione storica in senso positivo andrebbe ridefinita e contestualizzata:

Preghiamo perché la ricerca e la scienza riescano quanto prima a mettere a punto il vaccino per debellare questa nuova pandemia.

Preghiamo perché il potere politico la pianti di fare tagli del bilancio alla sanità ed alla scuola, in modo che gli strumenti messi a punto dalla scienza arrivino ad essere accessibili a tutti coloro che ne hanno bisogno. . .

Preghiamo perché i cittadini escano dal loro rincoglionimento, e la piantino di votare per coloro che promettono di abbassare le tasse, arrivando finalmente a capire che esse servono appunto per là sanità e la scuola.

Preghiamo perché i1 virus della compassione accompagni quello che ci attanaglia oggi, aprendo i nostri occhi anche sulle tante tragedie, ad esempio sui 70 milioni di profughi da guerre e carestie che popolano i campi in Siria, Turchia, Grecia, Libia campi che corrono il rischio, se il virus arriva anche là, di diventare degli sterminati cimiteri.

Preghiamo perché i capitali enormi destinati agli armamenti per massacrare il prossimo vengano ridotti ed azzerati a favore di una sanità globalizzata che non esponga i risultati della scienza alla logica di mercato, e che non lasci nessuno fuori dalla porta.

Preghiamo perché gli undici milioni di evasori fiscali non vengano più tollerati, ma accusati di furto e omissione di soccorso; vengano sequestrati i loro beni, vengano aggregati all'Ordine benedettino che si fonda sull’ora et labora, in modo che il labora forzato ripari i danni compiuti dai loro reati.

Preghiamo finalmente perché una Patrimoniale non venga più recepita come una bestemmia che fa perdere voti, ma come uno strumento di redistribuzione della ricchezza del Paese, in modo che chi più ha, più contribuisca al bene comune, secondo quanto indica la nostra Costituzione.

Ho dato un esempio di ridefinizione della preghiera perché siamo noi stessi la risposta alle nostre preghiere; e finché noi delegheremo a Dio il compito di fare quello che siamo noi a dover fare, il casino resterà perpetuo, ed i vari coronavirus tenteranno invano di convertirci.