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www.ildialogo.org La sete di Dio,di Mario Mariotti

La sete di Dio

di Mario Mariotti

Se a me sfugge di dire che il mondo :é un casino, subito vengo interrotto dal citofono: è l'ufficiale giudiziario che mi consegna la citazione dell'ordine dei casini per diffamazione!
Fra il negativo ontologico: la morte strutturale alla vita, la vita come lotta per la vita, il più forte che si impone ed il più debole che soccombe, la vita dell'uno correlata alla morte dell'altro, il pulcino più debole che viene gettato dal nido, l'impossibilità, per vivere, di non recare dolore ad altri viventi; ed il negativo causato dall'alienazione, dalla cattiveria, dall'irrazionalità, dalla mancanza di memoria storica, dalla facilità con cui è esposto alla strumentalizzazione il bipede umano, a parlare di casini si finisce con l'elogiare il mondo stesso, che ha solo bisogno di guardarsi allo specchio per vedere e percepire di essere l'inferno! Ed è per questo che lui ha bisogno di Dio, ha un
bisogno estremo di Dio. Questo enunciato, tuttavia, non esaurisce il problema, perché l'uomo fino ad oggi, ha creato lui stesso Dio, l'ha concepito come l'Altissimo, rivestito dei poteri di questo mondo, si è sentito creato da Lui, si e rapportato a Lui in termini religiosi, si è sentito un' eletto perché credeva in Lui, poi Lo ha preso come alleato nella lotta contro i propri nemici, che erano nemici del popolo eletto e quindi di Dio, e ché, per questo terribile peccato di non credere in Lui, un tempo meritavano persino la tortura e la morte.
Questo modo di concepire Dio in termini religiosi, fondato sul "credere' ha sempre fatto parte della storia umana; ma i frutti di questo "credere" li vediamo materializzati dalla storia stessa, inclusa quella del cristianesimo reale, appunto storico. Non c'è casino che non abbia avuto come autori dei cosiddetti "credenti".
Ed allora è vero che il mondo ha bisogno di Dio, ma ha bisogno non dell'Altissimo in cui credere, ma del Padre che si incarna nel Figlio quando noi, mani, corpi di Lui, amiamo ogni creatura della terra dei viventi e condividiamo con tutti il necessario e la gioia. Il mondo non ha bisogno di religione, ma di Incarnazione; ha bisogno di compassione che fa esistere Dio come Padre di tutti, ed ha bisogno di condivisione, che dà esistenza, vita a Lui nel Figlio per trasformare questo casino-mondo nel Regno dell'amore: tutto compiuto in tutti.
E’ la compassione che ci fa sentire figli dello stesso Padre; oppure ci fa vedere, nel prossimo, uno come noi, esposto al dolore, con la paura della morte, con il bisogno d'affetto; ed è la condivisione la natura dello Spirito-Verbo, che, quando viene fatta esistere, cioè praticata da noi, ha l'enorme potere di equalizzare le condizioni di vita di coloro che oggi vivono nelle ingiustizie e disuguaglianze estreme.
Il mondo è un casino saturo di sofferenza, di dolore innocente, di dolore recato e subito: siamo noi che dobbiamo far esistere Dio nel mondo, incarnandolo come Giustizia, Uguaglianza, Fraternità, Amore che condivide. La porta è la Compassione, lo strumento è la Condivisione, il fine è il necessario e la gioia ad ogni vivente, inclusi i minimi, le piccole vite.
Invece di "credere" in Dio arriveremo mai a capire, e a scegliere di farlo esistere noi, che siamo, possiamo essere mani di Lui?'



Lunedì 16 Marzo,2020 Ore: 16:46
 
 
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