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www.ildialogo.org LA SCANDALOSA LEZIONE D'AMORE, DI ROSANNA VIRGILI, l'INCHINARSI DI GESU', IL SUO LAVARE I PIEDI, E UN TERZO MOTIVO ESTETICO,A CURA DI CARLO CASTELLINI

LA SCANDALOSA LEZIONE D'AMORE, DI ROSANNA VIRGILI, l'INCHINARSI DI GESU', IL SUO LAVARE I PIEDI, E UN TERZO MOTIVO ESTETICO

A CURA DI CARLO CASTELLINI

La sera dell'ultima cena GESU' ebbe un'idea bizzarra: lavare i piedi agli apostoli. Nudo e munito solo di un grembiule, Gesù si abbassò fino a terra, per essere all'altezza dei piedi dei discepoli.
C'erano tutti, anche GIUDA.
Inammissibile per il rude e riverente cuore di PIETRO l'accettare un simile gesto. Capirlo innanzitutto. Pietro è geloso di un Maestro che è capo e Messia, il Figlio di Dio e non può curvarsi sui piedi impuri di un pescatore di CAFARNAO.
Perchè? Cosa non accettava Simone?
Innanzitutto l'INCHINARSI DI GESU'.
Proprio lui che aveva detto:”Il Signore tuo Dio adorerai”, quando SATANA lo tentava, promettendogli il mondo, in cambio di un semplice inchino (Lc, 4, 8). E come poteva essere che Lui che era Dio, si inchinasse, ora, ai piedi dell'ultimo mortale?
Quel suo LAVARE I PIEDI degli apostoli gli pareva un mestiere troppo prosaico. Da schiavi non da uomini liberi. Anche gli antichi principi greci, davanti ai pur sacri dove dell'ospitalità, adibivano un servo – più spesso un'ancella – al bagno dell'ospite.
Un terzo motivo potrebbe essere quello puramente ESTETICO:
non è bello vedere un capotavola, com'era Gesù in quella cena, alzarsi e lavare i piedi a tutti i commensali! Persone semplici e sospette: gente nota ma anche inaffidabile, come lui che, di lì a poco, lo avrebbe per tre volte rinnegato. Ed ecco allora apparire una ragione più profonda: Pietro non accettava un messia rovesciato, un Dio minore, un Docente accovacciato come fosse un discente, un Signore supplice, un Re-Servo. Rifiutava l'ombra della divina vergogna della CROCE.E fors'anche, che, in seguito, anche a lui toccasse fare altrettanto.
Ma come mia GESU' compie questo gesto tanto inusuale che il VANGELO DI GIOVANNI rende essenziale nella sua Ultima Cena?
Proviamo fare un'anamnesi: qualche giorno prima Gesù aveva fruito di un simile gesto da parte di MARIA DI BETANIA. Ella aveva versato sui piedi del Signore un vaso d'olio di nardo pregiato, stimato ben trecento denari. E anche lì ci fu qualcuno che si scandalizzò: questi era GIUDA che , infatti, vendette il cadavere del Signore per soli trenta denari. Da quella donna Gesù aveva avuto una straordinaria LEZIONE D'AMORE.
Un'altra volta il Rabbi aveva goduto di una lavanda di baci: era in casa di un Fariseo che – ironia della sorte! - si chiamava anch'egli SIMONE. Una prostituta, seduta a terra, usava le sue lacrime come acqua di abluzione per i piedi del Maestro che poi asciugava con i suoi capelli. Dinnanzi allo scandalo del fariseo, Gesù aveva spiegato:”Molto le sarà perdonato, perchè ha molto amato” (Lc, 7, 37).
E lui, che nella sua ultima settimana al mondo, dopo avere amato i suoi, voleva amarli “sino alla fine” (Gv 13, 1) volle farlo cominciando dai piedi. “Non mi laverai i piedi in eterno”, dice Pietro; “se non ti laverò non avrai parte con me”, replica paziente Gesù, con parole in realtà sibilline. Ma che Pietro, in uno dei suoi imprevedibili picchi di genialità, capisce al volo, riparando in un repentino:”Signore, allora non solo i piedi, ma anche le mani e il capo” (Gv 13 8-9).
QUELLO CHE HA FATTO PAPA FRANCESCO di baciare i piedi dei due potenti leaders del SUD SUDAN è molto più che un gesto di umiltà e il contrario di una umana umiliazione. E' un'UBBIDIENZA all'invito di Gesù:”Come io ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” e una pagina di quelle lezioni d'amore che Gesù continua a dare alla Chiesa e all'umanità.
“Svuotò sé stesso”, dice Paolo: ogni bacio ai piedi è una goccia di Pace che, dalla fronte e dalle labbra del Signore va a sciogliere le rughe delle estremità ferite e spaccate della terra. La domenica delle Palme un Messia ancora capace di scandalizzare entra in Gerusalemme: portatore di gioia e non di potere, inerme e sorridente, non dietro a squilli bellici, di trombe; umile e alto, rapito d'amore per la santa città. Cavalca un asinello, che certamente, capisce più di noi di che pasta sia fatto questo figlio di David. (ROSANNA VIRGILI, a Cura di Carlo Castellini)



Martedì 23 Aprile,2019 Ore: 23:20
 
 
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