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www.ildialogo.org Parola di Dio secondo l'uomo,di Mario Mariotti

Parola di Dio secondo l'uomo

di Mario Mariotti

Oggi mi è venuto di pensare al momento della vita di Gesù nel quale Lui, nell'orto del Getzemani, passa le ore che precedono la sua cattura, e, al culmine della sofferenza, chiede al Padre, se Gli e possibile, di allontanare da Lui stesso il tragico destino che incombe su di Lui. Se questo non è possibile, che sia Latta la Sua volontà, pensando a tale episodio io trovo conferma della mia tesi che anche il Vangelo a volte, non è Vangelo, cioè Verità; e che quindi non vada mai preso alla lettera, ma solo ih spirito. Una prima riflessone da Pare sarebbe la seguente: chi era il possibile testimone che avrebbe raccolto le parole del Signore, quando lo stesso testo afferma che gli apostoli, intorno a Lui, se ne stavano beatamente, dormendo? Già a questo punto qualche dubbio potrebbe affacciarsi; ma la cosa su cui riflettere per me e un'altra: Siccome Nostro Signore non è morto dal freddo, ma è stato assassinato dalla casta dei sacerdoti del Dio di Mosé, cioè dalla religione, che quando incontra la Verità, la accusa di blasfemia e cerca di metterla a tacere, è impossibile che il Signore pensi che quello che sta per subire e patire in modo così doloroso e straziante sia volontà di suo Padre; Padre che lui ha caratterizzato come un Soggetto che ama incondizionatamente le sue creature anche se non lo meritano.
Anche questa, forse, è una delle tante elocubrazioni di quel S,Paolo che aveva nella testa la logica religiosa: del sacrificio, ed aveva avuto il coraggio di dire che il Padre si beava al soave odore del sacrificio del Figlio perché esso era conforme alla Sua volontà! Mettiamo pure che la bestemmia di Paolo sia colposa; ma, su questa sua allucinazione purtroppo si è basata la prostituzione dell'Incarnazione in religione; si è soffocato il messaggio del Signore che si è spesò per cercare di liberarci dalla religione e per farci capire che noi siamo le mani dell'amore di Dio per noi; e ci si è incanalati nei secoli e secoli di cristianesimo reale che, il Signore quasi non l'ha neppure sentito tossire....
A questo punto altre due riflessioni, su due elementi che rasentano l'assurdità. Il primo se abbia senso una preghiera nei termini degli enunciati dell'orto del Getzemani e del Padre nostro come sono riportati nel 'Vangelo: non ha senso pregare Uno, che faccia quello che Lui stesso vuole fare,
e che viene definito come Sua volontà. La preghiera servirebbe per far modificare tale volontà. Il secondò si riferisce alla logica sottesa al concetto di sacrificio. Questo è sicuramente il parto del bipede umano, che, fin dai primi tempi, ha cercato di svicolare dalle proprie responsabilità personali ed ha inventato un Dio allucinante che si placava vedendo un colpevole che scaricava le sue colpe su di un innocente e lo ammazzava, sgozzava, inchiodava al posto di lui stesso.
Questo pagare di uno al posto di un altro, o far pagare ad uno i peccati di tutti, oltre ad includere un concetto di Dio grezzo e superficiale, sintomo dell'egoismo micidiale della creatura umana come si esplica nella religione. La logica laica, l'etica, invece, dice che ognuno risponde per quello che fa lui stesso; è che si deve impegnare per contrastare l'ingiustizia di uno che paga al posto di un altro. Questo corrisponde all'imperativo etico del fare agli altri ciò che si vorrebbe ricevere da loro, dato che il sacrificio ha senso solo se laico, e deciso dal soggetto che si vuoi far carico di toglier sofferenza e portare il necessario e la gioia agli altri viventi perché ne ha compassione e perché li ama. Il laico Gesù viveva quest'etica della responsabilità, e la completava di compassione e di amore.
Quindi, per concludere, letto il Vangelo dono l'enunciato “Paro1a di Dio” è meglio aggiungere “secondo l'uomo”, perché nel Vangelo non tutto è Verità, oppure non è tutta la Verità.



Sabato 06 Aprile,2019 Ore: 13:55
 
 
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