Secondo il modestissimo parere del sottoscritto, modestissimo dato che io non ho mai letto integralmente né il Vangelo né il Capitale di Carlo Marx, perché penso che la Verità debba essere accessibile anche a coloro che non hanno avuto la fortuna o la scalogna di accostare i precedenti testi; secondo tale parere se c'era qualcuno che non conosceva Nostro Signore era proprio San Paolo. La concezione che l'Altissimo sarebbe stato placato e gratificato dal soave profumo del sacrificio del Figlio dimostra che il Santo era ancora ancorato alla logica dell'Antico Testamento, dell'Uno che paga per tutti, della crocifissione come ubbidienza alla volontà del Padre, Padre però che non è nemmeno lontano parente del Padre del Figliuol prodigo, cui sottende la qualità della paternità di Dio che ci viene rivelata dal Signore. Quest'ultima non allude all'Altissimo che vuole essere adorato, ringraziato, placato e pregato, ma ad un Padre che ama incondizionatamente le proprie creature, perché è ostaggio del Suo amore per loro.

La crocifissione del Figlio Lui, la deve aver vissuta con una sofferenza tremenda, anche perché ad assassinarglielo erano stati proprio coloro che si autoqualificavano come gli esperti, i sacerdoti di Lui stesso. A cosa vuole portare. allora, questa riflessione? Al fatto che S.R.Chiesa, purtroppo, ha preso San Paolo come testata d'angolo della propria concezione di Dio, per cui anche lei, del "nuovo di Dio" portato dal Signore, dell'annuncio rivoluzionario della paternità e laicità di Dio, e della sua onnipotenza che non è tale perché passa per le nostre mani, mani spesso colpite da distrofia aggravata e continuata, ebbene)lei di tale messaggio non ha ancora metabolizzato niente. Poi,

per aggiungere acqua al bagnato, sempre lei ha spolverato S.Agostino, che farneticava che ogni autorità viene dall'Alto, e quindi dall'Altissimo; e il gioco era fatto.

La Verità, e quindi Dio, veniva cristallizzata in Rivelazione; la custodia della Rivelazione trasformata in potere, in supplenza di Dio stesso nell'assolvere o condannare; il servizio all'uomo veniva trasformato in dominio e sfruttamento delle pecorelle fedeli e credenti; la ricchezza da omissione di solidarietà a benedizione di Dio per coloro, la casta sacerdotale, che volevano liberare le suddette pecorelle dallo sterco del demonio... Gesù si era incarnato per insegnarci a costruire il Regno, frutto del nostro amare e condividere; la casta Lo ha usato per costruire un regno per sé stessa; ha trasformato il mondo da riempire di amore e condivisione in un periodo di prova per accedere al Regno dei Cieli; ha trasformato l'indignazione per l'ingiustizia, la resistenza a mammona, l'impegno a condividere il necessario alla vita in umiltà verso i potenti, ubbidienza alle autorità discese dall'Alto, rassegnazione infine davanti alle ingiustizie ed alle porcate messe in atto proprio da coloro che erano discesi dall'Alto!

Ecco, allora, la Chiesa ancora ancorata all'Altissimo che, prima dell'Illuminismo, faceva le crociate sia contro gli infedeli che contro i fedeli che mettevano in discussione le sue ricchezze; arrostiva gli eretici pensando di dar gloria a Lui; e dopo quella ventata dì Spirito Santo che era stata l'Illuminismo aveva continuato a rimanere ancorata ai ricchi ed ai potenti di questo mondo, "scelta atlantica" che persiste anche oggi, dato che, fra capitalismo e socialismo, non ha mai avuto dubbi su quale dei due avrebbe fatto scendere la sua benedizione.

Colui che si era incarnato per insegnarci a costruire il Regno si è visto traslocare il Regno stesso nell'alto dei Cieli, e trasformare le pecorelle fedeli e credenti in un popolo conservatore impegnato a mantenere il mondo, periodo di prova, nel contenitore di ingiustizie blasfeme e di estrema violenza sui poveri quale è lo schifosissimo mondo di oggi!

Povero Signore, potevamo fargli uno scherzo peggiore di questo? Si sarebbe mai aspettato di trovarsi impegolato nella scelta atlantica e ridotto a sponsor di mammona? E poi, però, noi siamo proprio sicuri che la Sua pazienza sia infinita