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www.ildialogo.org In spirito o per scelta?,di Mario Mariotti

In spirito o per scelta?

di Mario Mariotti

Se io dico: Beati i poveri in spirito, alludo ad un distacco spiritualizzato, e quindi virtuale dei ricchi dalle loro ricchezze. Questa lettura della Parola permette loro di continuare a mantenere il proprio accumulo; di sentirsi in pace con sé stessi; di trovare conforto anche in quella parte dell'Ant. Testamento che concepisce la ricchezza come una benedizione di Dio per coloro che Lo temono.
Se io dico: Beati i poveri per scelta, dato che nella cultura degli estensori dei Vangeli lo spirito era la sede della volontà, le cose cambiano radicalmente. La Parola dice che il progetto, che il futuro è di coloro che scelgono la povertà; la quale, in accezione evangelica, non è miseria, ma cultura del necessario. Sempre la Parola aggiunge che la ricchezza è una condizione maligna, perché i ricchi epuloni non vedono la sofferenza dei poveri Lazzari, e quindi sì autoescludono dallo spirito che è "Condividere"; ed infine da qualche parte c'è anche scritto il "Guai ai ricchi". Ora, a questo punto, bisogna chiedersi come mai S.R.Chiesa, quando nella Messa manda la Parola, continua ad inviare la prima formulazione, e non pensa affatto ad inviare la seconda.
Se lo so io che non sono certo un teologo, che la traduzione di "in spirito" è “per scelta”, per cui il messaggio del Signore è un invito a scegliere, ad accontentarsi del necessario ed a condividere ciò che eccede con chi ne è privo, possibile che lei, S.R.Chiesa, con tutti i secoli di studi teologici che ha alle spalle, continui a rimanere nella prima versione e ad insabbiare la seconda? Se lei è in buona fede, può pensare che la Parola, che la Rivelazione sia esaustiva della Verità nei termini cristallizzati nei Vangeli. La Rivelazione è già compiuta; va semplicemente trasmessa; e andrebbe anche lasciata in quella lingua che è stata usata per secoli, fino a ieri. Se è vera questa ipotesi, il peccato che lei sta vivendo è micidiale. Essa pensa che la Verità, cioè Dio, sia un fossile intangibile; che sia già stata tutta definita e chiarita; che sia di proprietà di lei stessa che avrebbe il compito di custodirla e di annunciarla alle pecorelle fedeli e credenti in un modo del tutto decontestualizzato. A contestualizzarla ci avrebbe, anzi ci ha sempre pensato lei, a seconda delle esigenze di coloro che vivono il "Beati i poveri" solo in spirito, e non per scelta. Se lei è in "cattiva fede", sa che l'"in spirito" significa "per scelta"; ma non lo dice perché lei stessa rifiuta la scelta in quanto ricca; perché lei stessa non lo vive e quindi non si può porre come modello; perché infine vuole tenersi buoni coloro che sono poveri in spirito ma ricchi in "sesterzi".
Il fatto dell'uso per secoli di una lingua incomprensibile per coloro che avrebbero dovuto capire la Parola per materializzarla con la loro vita può far piegare la bilancia in favo re della seconda ipotesi, la malafede, per lo meno ai vertici dell'Istituzione. In entrambi i casi, però, il peccato è micidiale, perché la ricchezza è strutturalmente "non-condivisione", ed essendo Dio Verbo, ed il Verbo "Condividere", essa di fatto Lo contraddice, Lo contrasta, Lo bestemmia. Cosa di più semplice dell'enunciato: Dio è Verbo; il Verbo è Condividere, spezzare il pane; i soggetti che devono coniugare il Verbo nella propria vita, che devono condividere il necessario alla vita siamo mani dell'amore di Dio per noi? Cosa di più semplice di capire che il necessario per scelta è l'unico mezzo che ci mette la condizione di equa1izzare le condizioni di vita di tutti i cittadini del Pianeta, estinguendo finalmente la divisione ricchi e poveri e quelle ingiustizie blasfeme che sono la radice prima di ogni violenza? Eppure questo resta fantascienza; la Chiesa da ricca proclama, beati i poveri; i ricchi si sentono poveri in spirito; lei stessa si sente povera in spirito; i ciechi guidano i guerci a diventare come loro stessi.
E Nostro Signore?
"Se io avessi vissuto l'incarnazione "in Spirito" e non per scelta sarei morto beatamente di vecchiaia dopo aver avuto il permesso dì di morire in qualche sottoscala della reggia vaticana.
C'è qualcuno che da circa diciassette secoli ce la mette tutta per farmi pentire...".



Sabato 13 Ottobre,2018 Ore: 11:07
 
 
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